I “CORSI E RICORSI DELL’ACQUA” ALL’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE F. FILELFO DI TOLENTINO

IIS F.Filelfo TOLENTINO

Il corso di formazione ambientale esce dai confini territoriali del nostro CEA per sbarcare a Tolentino, dove l’Istituto di Istruzione Superiore F. Filelfo ha calorosamente aperto le porte all’iniziativa. La preziosa collaborazione degli insegnanti e l’accoglienza degli studenti ha permesso  una proficua ed  indimenticabile esperienza culturale ed umana, tanto per gli studenti che per gli operatori.

Liceo Scientifico

Lo stesso programma dell’Itis, ma con specifici approfondimenti sulla gestione locale delle risorse idriche, ha portato i ragazzi del Classico dello Scientifico e del Tecnico commerciale a prendere coscienza e consapevolezza dell’acqua come risorsa e sorgente di vita.

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 AD USO DEGLI STUDENTI DEL LICEO CLASSICO, LICEO SCIENTIFICO, IIA-IIB I.T.C. F. FILELFO TOLENTINO

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Liceo classico IIA

83 Risposte

  1. “Riflessioni di una mattina qualunque, forse l’ultima”

    Noi tutti pensavamo che non sarebbe mai arrivato nonostante gli avvertimenti continui, ci sembrava impossibile, o comunque troppo lontano da noi.
    Una domanda sorge spontanea: in milioni di anni di intelligenza estinta non era mai comparso il problema; come è possibile che in poche migliaia di anni la nostra specie è riuscita a portare la Terra così all’esasperazione?
    Si, proprio noi, i più intelligenti, i più geniali, i più moderni, i più innovativi esseri che siano mai comparsi sulla Terra, destinati ad essere la rovina di noi stessi e di quest’ultima.
    E invece il giorno è arrivato, senza che nessuno se ne rendesse conto, almeno finché questa mattina si è svegliato per lavarsi la faccia.
    Semplicemente compiere questo normalissimo e sciocco gesto quotidiano non è stato possibile.
    Di fronte a questo, ciò che si può fare è solamente invidiare le persone anziane che, serenamente, si sono spente durante la notte, contente di lasciare il mondo ai loro figli.
    Ora finalmente tutto è chiaro, il circolo si chiude: la terra era un luogo deserto e senza vita in principio e così tornerà: l’effetto serra provocherà una seconda era glaciale, (visto che in Fisica ci insegnano che ad ogni azione corrisponde una reazione) e chissà, magari fra due o tre miliardi di anni la vita si riformerà pian piano partendo dalle cellule più piccole e forse se le caratteristiche climatiche e fisiche della Terra non saranno troppo cambiate (ammesso che l’evoluzione sia un fiume che scorre sempre nello stesso verso) rinascerà anche l’uomo;
    tutto sommato non è male come futuro.
    Tuttavia non credo che sia una riflessione da buttar via: se scompare la vita sulla Terra (visto che è l’unico pianeta abitato), scompare anche nell’intero sistema solare.
    Si, credo che sia così, la Terra funziona a Cicli Vitali: la vita nasce con condizioni favorevoli, poi cresce sempre di più, fino a ricoprire la Terra e poi si brucia, una volta esaurita la materia prima che l’aveva fatta nascere.
    Mi sto stupendo di me stesso: è incredibile come un disastro del genere faccia riflettere su pensieri così profondi e importanti (anche se ormai inutili).
    Ma ora non voglio più pensare, è da ieri sera che non bevo, ed ho una voglia matta di un bicchiere d’acqua….

    Leonardo Casadidio

  2. Il signor Acqua
    Vi devo raccontare una storia, che poi è solo realtà, la quale narra un problema che tocca tutti noi .
    “C’era una volta un signore molto ricco, il signor Acqua che aveva più della metà del mondo sotto la sua proprietà, il quale purtroppo si andava invecchiando poichè sentiva i suoi miliardi di anni sulle spalle e era stato costretto a una esistenza difficile che lo aveva reso precario .
    Acqua aveva due figli, uno buono, altruista e generoso l’altro cattivo e presuntuoso .
    Al primo, il padre, permise di fare tutto quello che amava .
    Infatti Potabile, così si chiamava il primogenito, andò ad aiutare gli altri e le sue case erano i rubinetti, le fontane, le docce, le lavatrici, le lavastoviglie ed abitò anche in posti squallidi come nelle fogne, anche se per poco, infatti gli prese il posto il fratello cattivo .
    Si chiamava Nonpotabile ed era un nomade, viveva all’aria aperta, o nelle fogne, a volte anche a casa del padre, che però non lo voleva, qualche volta allora faceva incursione nella casa del fratello creando non pochi problemi di convivenza .
    Nonpotabile era andato a invadere anche Lago e Fiume, che prima erano di Potabile e del padre .
    Fu per questo che Acqua decise, a una certa età, di vendere Lago e Fiume ad alcune persone che egoiste come erano, utilizzarono Lago e Fiume per farne un Deserto .
    Tutti gli abitanti del mondo si dispiacquero perchè amavano Lago e Fiume per giocare, pescare, vivere .
    Gli abitanti tuttavia da molto tempo non andavano a trovare Acqua, anzi passava vicino a Lago e sporcavano, fu questo un altro motivo della vendita di Acqua .
    Chi ci rimase più male di tutti fu Potabile, che non sapeva più che fare, e morì tra la disperazione .
    Di questa morte molti erano rammaricati, perchè Potabile era un tipo buono, che aiutava tutti e tutti ora avevano bisogno di lui e solo adesso che l’avevano perso se ne rendevano conto .
    Gli uomini quindi, rimasti orfani di Potabile, cercarono di rendere più buono Nonpotabile con depurazioni, con filtri .
    Tutti lo andarono a cercare a Oceano, la terza reggia di Acqua, e fu lì, in via del Mare che trovarono Nonpotabile .
    Lo volevano come Potabile, ma lo trovarono come Potabile, infatti era morto, secco, insieme a suo padre, che si era suicidato dopo la perdita di entrambi i figli .
    A questo punto sconvolte, tutte le persone scapparono impaurite, correvano, correvano senza neppure saper dove andare, si accorsero troppo tardi che erano loro, la loro mancanza di affetto ad Acqua e figli, il motivo della loro fine .
    E adesso sono lì che aspettano, davanti al nuovo locale “Deserto” la loro morte, sapendo già di fare la stessa fine di Acqua e dei suoi figli . “
    P.S. Anch’io sto aspettando .

  3. Ogni goccia conta!!

    L’acqua.
    L’acqua è una delle materie prime di cui non possiamo fare a meno, ma se andiamo avanti così l’umanità sarà in grave pericolo.
    Forse non ci rendiamo conto, ma durante tutto l’arco del giorno usiamo un minimo di 40-50 litri d’acqua, per non parlare di chi fa sport a livello agonistico, che si deve lavare piu’ volte al giorno!!.
    Questi 40-50 litri d’acqua vengono per lo piu’ usati in due modi diversi:
    -uso domestico: con il trasferimento della popolazione dalla campagna alla città ci fu un incremento dell’utilizzo di acqua in usi domestici.
    -uso agricolo: secondo una statistica il 70-80% di acqua dolce serve per l’irrigazione.
    Negli anni ’60, grazie alla rivoluzione verde ci fu un aumento di produttività con l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti.
    Questi processi hanno sempre i pro e i contro; i contro sono che la forte irrigazione ha portato ad un impoverimento di terre e ad un’eccessiva evaporazione di sali minerali presenti nel suolo.
    Secondo alcuni dati, per la nostra necessità fisiologica, ci occorrono 5 litri ognuno di acqua al giorno; ma l’indagine piu’ preoccupante è che 1/5 di tutto il mondo non dispone di questi 5 litri e, questo in piu’ della maggior parte dei casi provoca malattie e morte.
    Uno dei paesi piu’ a rischio è l’ Africa, dove si sono rilevate molte morti a causa di disidratazione o per aver assunto acqua non potabile.
    Uno dei tanti problemi da non sottovalutare è la desertificazione e la siccità.
    Esse sono una minaccia per circa 2 miliardi di persone.
    Le regioni aride e semiaride sono il 40% delle terre emerse.
    Come noi sappiamo esistono due tipi diversi di acqua:
    -salata e dolce.
    Nel mondo è presente il 97,5% di acqua salata e per utilizzarla occorre costruire numerosi desalinizzatori.
    Il restante cioè il solo 2,5% è costituita da acqua dolce.
    Prima ho accennato che l’acqua è una risorsa indispensabile alla vita e per questo viene chiamata “oro blu”; il motto che bisogna ricordare è: ogni goccia conta!!.

    Budassi Martina 2B

  4. S.O.S Acqua
    Tolentino, 12 luglio 2058
    Sto tornando a casa dal lavoro,accendo la radio della mia auto a idrogeno nuova di zecca che mi è costata una fortuna. D’altronde però con questa posso viaggiare anche in autostrada; se avessi acquistato una utility elettrica avrei potuto andarci solo in città perché,per ora,le macchine elettriche sono ancora poco potenti e poco veloci. Eh si,da quando il petrolio è finito è un problema,l’economia è a rotoli,molta gente possiede ancora la macchina a benzina o a gasolio ma non sa che farsene perché non è possibile riconvertirle. Quelli che hanno l’automobile a metano girano ancora girano ma anche questa risorsa sta finendo. Per fortuna nel mio lavoro non è indispensabile il petrolio,perché se invece dell’Archeologo avessi fatto il camionista ,il tassista o l’operaio,forse mi sarei trovato senza lavoro. Ma dicevamo……..ah si!,accesa la radio ho sentito una delle tante notizie che girano in questi giorni sull’acqua: cioè che il livello dell’acqua degli oceani di tutto il mondo si è abbassato di altri cinque cm nelle ultime due settimane. Dopo lo scioglimento dei ghiacciai perenni l’acqua salata si era alzata di parecchi cm ma poi, con le apparecchiature per la desalinizzazione vendute dagli Israeliani ormai ricchi per le numerose vendite,ogni giorno che passava il mare pian piano si prosciugava. Alla radio avevano anche avvertito che,dalle nove alle sei della mattina dopo, tutt’Italia non avrebbe avuto acqua corrente da utilizzare. Notizia questa che mi lasciò allibito perché avevano indetto l’ultimo giorno del mese quello in cui non si poteva usare l’acqua per tutto il giorno e invece adesso era stato anticipato. Anche questo ero un segno premonitore a cui io non feci caso.
    Roma , scalo di Fiumicino , 24 agosto, ore 21.oo
    Sto aspettando seduto in una poltrona in attesa di prendere questo volo per Grenada dove dei miei amici archeologi mi attendono per raccontarmi qualcosa di incredibile. Mi sono portato molte bottiglie di acqua minerale perché mi hanno detto che li l’acqua costa tanto: quasi otto dollari a bottiglia. Quando me l’hanno riferito sono rimasto a bocca aperta perché in Italia costa solo la metà ma se ripenso a quando ero piccolo, tutta la confezione da sei costava si e no quattro euro. Riflettendoci bene se il prezzo è aumentato è anche per causa nostra che l’abbiamo usata in eccesso,ma soprattutto sprecata o inquinata. L’acqua dovrebbe essere un diritto di tutti e non un lusso. I Paesi più potenti del mondo, negli anni precedenti, si sono accaparrati con i soldi molte risorse acquifere anche di Stati più poveri. Questi ultimi, mossi dal bisogno, per far fronte alle difficoltà finanziarie derivanti dagli ingenti debiti accumulati nel tempo, incuranti delle necessità dei propri cittadini, hanno dato luogo ad uno scambio impari. La Chiesa, per fortuna, si è mobilitata in soccorso del Terzo Mondo con aiuti finanziari, grazie anche alle offerte dei fedeli, per costruire impianti per la distribuzione e il prelievo di acqua potabile. Se non ci fossero stati questi aiuti fondamentali i cittadini del terzo mondo, sarebbero stati costretti, con dispiacere, a lasciare le proprie terre. La situazione è molto critica e noi, che prima non ce ne siamo curati, ora non sappiamo come intervenire.
    Hidro-boing , cielo, 25 agosto, ore 7.3o
    Dopo il sonnellino di ieri sera ora sono come ringiovanito. Prima di appisolarmi pensavo alla fortuna di poter ancora viaggiare in aereo, in barca, grazie all’energia elettrica e all’idrogeno usato come combustibile. Per le industrie l’energia elettrica ormai viene prodotta con il fotovoltaico solare e l’eolico, anche le case utilizzano sistemi derivanti da energie rinnovabili. Ad un certo punto arriva la voce dell’hostess che mi risveglia : “ I signori passeggeri sono pregati di slacciare le cinture di sicurezza, siamo arrivati allo scalo di Grenada “. Finalmente sto per riabbracciare i miei amici.
    Grenada, scalo, 25 agosto, ore 8.oo
    Incontro i miei amici che mi conducono in albergo, qui trovo un’amara sorpresa : quando provo ad aprire i rubinetti dell’acqua nella mia stanza, non esce nulla ! Chiedo loro per quanti giorni al mese non avessero l’acqua corrente, ridendo essi mi rispondono che l’acqua corrente a Grenada c’è solo una volta al mese, quando arriva il rifornimento con la nave cisterna ed in certi periodi l’erogazione termina prima di dodici ore. Mi guardo intorno ancora più preoccupato e mi chiedo che cosa faremo quando l’acqua finirà del tutto . Sono tre mesi che non piove in tutto il mondo. E’ colpa dell’effetto serra, causato da petrolio, carbone, ecc.
    Grenada, 26 agosto
    Dopo un giorno di riposo in albergo, che all’età di sessantacinque anni fa sempre bene, oggi i miei amici mi porteranno a vedere la spiaggia di Grenada. La vista è agghiacciante, le coste si estendono per metri e metri, le barriere coralline si stanno essiccando. Nel Mediterraneo le coste si stanno ampliando a vista d’occhio. I miei amici però mi hanno chiamato anche per farmi vedere all’azione i cacciatori di tesori, che grazie alla sempre minore profondità dell’oceano ritrovano molti antichi relitti e stanno arricchendosi. Sono sempre più depresso e triste: il mondo è così cambiato a causa nostra, degli uomini, tra il XX ed il XXI secolo, tutto per l’errato uso delle risorse naturali. Se l’acqua continuasse così a retrocedere, le terre emerse diventerebbero un immenso deserto, con qualche eccezionale oasi qua e là; tutti gli animali scomparirebbero ad eccezione, forse, di insetti e scorpioni. Di sicuro morirebbero tutti i pesci e si estinguerebbero come gli animali dei poli e delle regioni fredde. Al massimo tra due o tre anni forse tutto questo accadrà ! Ma io spero di non essere qui a raccontarlo, perché sarà qualcosa di terribile. Confido che l’uso delle energie rinnovabili ripristini l’equilibrio dell’ambiente naturale e migliori le condizioni biologiche del nostro pianeta. Spero che si trovi al più presto un rimedio e che Dio sia amorevole e ci aiuti in questo momento di difficoltà.
    Tolentino, 1 gennaio 2060
    Accendo la Tv, leggo i giornali, forse ci siamo,forse il nostro mondo ritornerà a rifiorire e sarà ancora una volta il più bel pianeta del sistema solare . Il buco dell’ozono si sta richiudendo;tra pochi mesi i raggi del sole saranno, di nuovo, tutti filtrati. L’acqua potabile è ritornata a precipitare in abbondanza e tutto ciò grazie ad un più consapevole operato dell’intelligenza umana. Molte specie di animali dello zoo ripopoleranno i loro Habitat naturali,così come piante e vegetali. Sono molto contento,anzi contentissimo. Al pianeta terra è stata concessa un’altra opportunità. Credo che Dio sia stato clemente e ce l’abbia voluta dare. Oggi molti credenti di tutte le religioni staranno pregando chi nelle Chiese, chi nelle Moschee,chi nelle sinagoghe. Sono sicuro che in tutto mondo da ora in poi si farà più attenzione alla natura:soprattutto all’acqua che è un bene comune e di vitale importanza.

  5. Io e l’ acqua

    Io,persona che abita la Terra e l’acqua,elemento che ricopre la maggior parte della superficie terrestre:rapporto fondamentale,inscindibile di esistenza.
    Lei,così semplice,composta da due semplici atomi di idrogeno e uno di ossigeno ma preziosissima a tutti gli effetti. Insostituibile perché non abbiamo un’altra sostanza che svolga tutte le sue funzioni che potrebbero essere sintetizzate in una sola: la possibilità di vivere.
    Composto oggettivamente trasparente,inodore ed insapore ma che soggettivamente ha per me l’odore ed il sapore della vita.
    Rara ed irraggiungibile per alcuni stati africani perché oltre al problema della poca acqua c’è anche quello dell’inesistenza di mezzi finanziari per distribuirla alla popolazione,di conseguenza è del tutto assente la costruzione di apparati fognari per cui un abitante su due della Terra vive in condizioni igieniche impossibili.
    Lei soprannominata oro blu,forse più preziosa dell’oro nero,causa di conflitti tra alcuni stati per accaparrarsela.
    Io,individuo che insieme a tantissima altra gente la utilizza inconsapevolmente senza pensare a quante persone non la hanno o a chi per sopravvivere ,si fornisce di quella inquinata. Infatti 1,2 miliardi di persone,circa 1/5 degli abitanti della Terra non hanno acqua potabile a sufficienza e bevono acqua “non sicura”. Inoltre 3,4 milioni di persone,di cui 5 mila bambini al giorno, ogni anno muoiono a causa di malattie trasmesse dall’acqua.
    Io,essere che la spreca ipotizzando distrattamente che essa sia inesauribile,anche se so che,continuando a sprecarla, un giorno, prima o poi, scomparirà ed allora saranno guai per tutti. Ogni famiglia può produrre un risparmio di 8000-11000 litri all’anno seguendo questo piccolo decalogo:
    1)RIPARIAMO i rubinetti e gli sciacquoni che perdono acqua
    2)NON TAGLIAMO l’erba del giardino troppo corta perché quella più alta necessita di
    meno acqua.
    3)USIAMO lavatrici e lavastoviglie a pieno carico.
    4)LAVIAMO frutta e verdura in appositi contenitori senza utilizzare acqua corrente.
    5)RIUTILIZZIAMO per lavare i piatti l’acqua calda con cui si cuoce la pasta perché è
    un’acqua molto sgrassante, ottenendo così un lavaggio più efficace ed ecologico.
    6)LAVIAMO l’auto senza utilizzare l’acqua corrente.
    7)CERCHIAMO di risparmiare con lo scarico del water regolando opportunamente il
    livello del galleggiante.
    8)FACCIAMO la doccia a posto del bagno.
    9)INSTALLIAMO impianti duali in modo di dotare la casa di impianti idrici a due tubi,
    così da poter distinguere l’acqua potabile da quella non potabile.
    10)CONTROLLIAMO periodicamente lo stato di salute dell’ impianto idrico.
    Io come tutti gli altri devo (e non dovrei in futuro) essere consapevole della sua importanza,imparare ad usarla con giudizio e con responsabilità perché prevenire è ancora possibile ma curare impraticabile.

  6. L’ACQUA E’ DAVVERO UN ELEMENTO FONDAMENTALE

    TRA SOGNI E REALTA’

    Ero sicura che quello che stavo vedendo fosse realtà; una distesa di prato verde con alberi e fiori che lo ricoprivano dappertutto, ma quando aprii gli occhi mi resi conto che era solo uno splendido sogno.

    Allora mi alzai velocemente dal letto, corsi verso la finestra, sperando che quell’immagine impressa nella mente non fosse solo frutto della mia immaginazione, l’aprii e come in un incubo vidi quello che era diventato il nostro mondo, un immenso, infinito deserto.
    Con un tonfo al cuore chiusi la finestra, l’aria di fuori era irrespirabile per il caldo e questa sensazione di soffocamento ancora di più mi ricordò che eravamo nel 2040.
    Sapevo che la nostra fine sarebbe stata imminente, perché sulla terra non si ammirava quasi più nessuna forma di ambiente naturale e la bellezza che questo generava, ma la cosa più importante era che l’acqua cominciava a scarseggiare.
    Infatti era proprio la mancanza d’acqua la causa di tutto questo; quanto avrei voluto fare un viaggio nel passato e avvertire tutte le persone ad usare con parsimonia questa risorsa, perché non è un bene infinito; l’acqua è vita, e senza di essa non si sopravvive; ed io questo lo stavo sperimentando.
    Avevo paura, le gambe mi iniziarono a tremare per quel pensiero sempre più presente e opprimente e provai quel senso di nausea che ormai mi perseguitava da anni.
    Mi sedetti e iniziai a ricordare tutte le persone che sono morte per questa causa, dovevo ringraziare il cielo per essere ancora viva, nel mondo eravamo rimasti meno della metà.
    Ogni giorno il telegiornale annunciava decine di famiglie morte perché i rubinetti delle loro case si erano asciugati. Le persone si stavano rinchiudendo sempre più nelle loro abitazioni perché la temperatura all’esterno superava i 50°, e per questo avevano bisogno di bere acqua per dissetarsi. Però mancando quest’ ultima la gente impazziva e purtroppo moriva.
    Ormai non vivo più, perché il pensiero della morte e del mondo afflitto dal dolore, mi uccide.
    Sono convinta che se ora stiamo così male è anche per causa nostra, perché tanti anni fa non ci importava del futuro, ciò che ci interessava era il presente, in cui l’acqua c’era. Nel passato le persone non stavano attente all’uso che facevano di questa risorsa, anzi la sprecavano in mille modi, scaricando l’acqua del water troppe volte al giorno, tagliando l’erba dei prati corta, così che ci voleva più acqua per annaffiarla, oppure facendo la doccia lasciando l’acqua aperta. Ma soprattutto inquinando fiumi, laghi e mari tanto da compromettere il ciclo dell’acqua.
    Gli uomini sono stati egoisti, perché non hanno pensato di prevenire questo problema quando ancora c’era la possibilità di farlo? Io non so rispondere a questa domanda, ma so solo dire che questa situazione ha sconvolto tutti, perché eravamo abituati ad usare l’acqua in modo eccessivo e ora non ce n’è più quasi per niente.
    Ora tanto è inutile dare la colpa a qualcuno, il presente è questo e bisogna affrontarlo con coraggio, senza perdersi d’animo; anche se la paura non smetterà mai di esserci.

    Stanca per tutti questi pensieri, mi rimisi a letto, chiusi gli occhi e sperai con tutta me stessa che quel bel sogno di un mondo con l’acqua mi ricomparisse nella mente.

  7. L’ACQUA: CONOSCENDO I PROBLEMI

    “ Partiamo da un piccolo ecosistema per aiutare l’intero pianeta.”

    “Che cos’è un ecosistema ?” “A cosa serve conoscerne i problemi e il funzionamento?” “ Possiamo aiutarlo in qualche modo?”.Domande interessanti, ma a cui non tutti saprebbero rispondere o ancora peggio tanti risponderebbero “non m’interessa”. Perché essere così indifferenti nei confronti di quello che ci circonda. Noi possiamo e dobbiamo conoscere e aiutare il mondo in cui viviamo.
    Ultimamente questi progetti per educare alla conoscenza dei problemi con quali si confronta l’umanità sono frequenti. Proprio qualche giorno fa si è tenuto un seminario presso l’Aula Video del Istituto di Istruzione Superiore F.Filelfo di Tolentino per approfondire le conoscenze a proposito del “Lago delle Grazie” di Tolentino. Pochi sanno che il lago, conosciuto da tutti come una semplice risorsa idrica, è in realtà un ecosistema complesso che contribuisce alla vita di tutti i giorni per migliaia di esseri viventi. Infatti l’ecosistema è un insieme di tutti i organismi biotici e abiotici che fanno parte di una determinata area geografica in questo caso del nostro lago.
    Questo sistema apparentemente semplice è però regolato da un insieme di rapporti complessi tra gli organismi viventi e non. Infatti sapere come funziona un ecosistema aiuta a renderci conto della varietà che ci circonda. Quella varietà che inconsapevolmente distruggiamo ogni giorno. Quella varietà che solo conoscendola la apprezziamo. Quella varietà che dobbiamo salvaguardare. Da questo seminario si è potuto esplorare, anche se indirettamente il ciclo e la gestione dell’acqua. Abbiamo analizzato insieme la rimozione e l’utilizzo dell’acqua dal suo ambiente naturale. Abbiamo imparato la gestione dei flussi idrici. Abbiamo saputo come è il ciclo dell’acqua, del quale fa parte la captazione, il trattamento, l’adduzione, la raccolta e la depurazione. Il nostro lago anche se non molto vasto contribuisce comunque insiemi ad altri delle vicinanze a produrre energia elettrica.
    A parte tutto questo, un altro aspetto riguardante l’acqua di cui siamo stati informati e che tutti dobbiamo prendere in considerazione seriamente i problemi. Problemi minori per il nostro lago, maggiori per territori più vasti. Mi sto riferendo all’inquinamento presente in tutto il mondo, soprattutto nei paesi industriali. Sono presenti un sacco di inquinanti , che però si possono evitare. Infatti solo quando le cose si conoscono, si studiano , si vivono in prima persona, si apprezzano e si salvaguardano. Così io invito tutti a riflettere, e a partecipare a questi eventi importanti perché solo
    in questo modo attraverso la partecipazione e l’educazione si potranno prevenire gravi danni che sono già presenti. Ognuno, solo partendo da sé stesso può aiutare, nel suo piccolo il mondo intero. Un consiglio non sprecate le occasioni che ci offre la scuola e il paese possono aiutarci a vivere meglio. Andate quindi ai incontri, perché con l’informazione e un piccolo impegno si eviterà, forse una catastrofe che ogni giorno sembra più vicino.

  8. L’ultimo respiro, l’ultima goccia…

    La fine del mondo è arrivata. Lo sapevo, tutti lo sapevano, eppure è riuscita a coglierci di sorpresa, impreparati. Non avrei mai immaginato che sarebbe stata così lenta e dolorosa e che ci avrebbe fatto soffrire così tanto. So che, in passato, quando ipotizzavano sulla morte del pianeta Terra, avevano in mente mille teorie e credevano che un giorno saremmo morti di freddo a causa della morte del sole, ma non è stato così. Il sole c’è ancora. Purtroppo la causa è il fatto che è finita l’Acqua. Acqua. Mi basta pensare a questa parola per avere ancora più sete. In passato l’Acqua veniva sprecata, perché ce ne era così tanta che nessuno sentiva la mancanza di qualche litro in meno. Io non riesco neppure ad immaginarmelo quel mondo di una volta, tutto verde, pieno di piante, di fiori, di vita; ma soprattutto non riesco ad accettare che le persone siano state così stupide de non rendersi conto che stavano sprecando ciò che è più indispensabile alla vita. Oggi il mondo non è altro che una distesa di deserto e quelle parti non ancora desertificate sono soltanto campi di battaglia e gli uomini muoiono di continuo per impossessarsene. Sono pochi ormai al mondo quelli che non sono assassini; uccidere è diventato così naturale! A volte anche solo per qualche goccia d’acqua! Ho saputo che molto tempo fa, nel 2000 più o meno, (quando si aveva ancora a disposizione l’Acqua) cominciarono le guerre per il petrolio… che cosa stupida! Mi viene quasi da ridere al pensiero che qualcosa di non indispensabile, come il petrolio, veniva considerata importante quasi quanto l’Acqua oggi. Sono sopravvissuta fino ad oggi, a malapena, solo perché i miei genitori si sono impegnati tanto per fornirmi un po’ d’Acqua quasi ogni giorno (quei 5 litri di fabbisogno giornaliero) e per questo mi ritengo molto fortunata; ma in fondo lo so che non durerò a lungo; non mi dispiace, non ho paura della morte se la vita è solo sofferenza. L’unica cosa che mi spaventa è che il mondo sta morendo con me ed io non posso fare niente per impedirlo. Avrei voluto essere vissuta molti anni fa, quando l’Acqua ancora c’era, solo per avere la possibilità di spiegare agli altri quello che sarebbe successo in futuro e dire loro di non sprecarne neanche una goccia. Molte, troppe gocce invece sono state utilizzate senza pensare alle conseguenze future. Se solo gli abitanti della Terra avessero tenuto in considerazione quei semplici consigli, come ad esempio quelli di riparare rubinetti difettosi, riciclare l’Acqua per innaffiare le piante, usare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico, lavare l’auto senza Acqua corrente, fare la doccia invece che il bagno, forse oggi avremo un pianeta migliore. Anche i più potenti, che fino a poco tempo fa erano riusciti ad avere un po’ d’Acqua, stanno morendo. Siamo quasi alla fine; so che niente sopravviverà. Mi chiedo dove sia Dio in questo momento; se ci sta guardando perché non prova pietà di noi, perché non ci aiuta? Ma forse è meglio così, ce lo siamo meritato. Lascio il mio pianeta senza rimpianti, quasi volentieri, l’unico mio problema è che vorrei poter fare qualcosa per quelli a cui voglio bene. Anzi, forse un ultimo rimpianto ce l’ho: avrei voluto poter vedere la pioggia; mi è stato raccontato che è molto bello osservare le gocce che dalle nuvole cadono velocemente, per andarsi a posare sulla terra, nutrendola e donandole vita e speranza.

  9. C.R.A.S.

    Pianeta terra
    Caos,caos,caos! Ecco come si presenta il pianeta terra. L’acqua è finita! Scomparsa!non piove da più da mesi e la gente è completamente impazzita. Vaga per i super mercati sperando di trovare una bottiglia, un po’ di ghiaccio, della verdura o della frutta.
    Invece niente…
    Sugli scaffali dei negozi non rimane nulla, solo delle scatole di biscotti o delle confezioni di patatine che, invece di allietare l’animo della popolazione, mettono più sete.
    Sete. Sete. Sete. La sete è tanta!troppa! L’acqua non c’è più. Svanita! Scomparsa! La gente disperata è arrivata anche a bere l’acqua dei mari. Ma tanto è inutile perchè i 2/4 di essa è già stata destalinizzata, con delle grandi macchine che vaporizzano l’acqua e la raccolgono mentre lasciano il sale, ed è già stata consumata tutta.
    L’acqua restante negli oceani è impossibile da destalinizzare perchè ha un concentrato salino pari al 120-130% e le macchine non riescono a renderla “dolce.”
    I governi più potenti sono stati sciolti perchè non sono stati capaci di trovare delle risorse d’acqua per la popolazione.
    Almeno non esistono più le guerre, o perlomeno non ce ne sono più da dopo la seconda guerra fredda(in cui USA, Francia e Inghilterra si sono alleate contro la Russia per toglierle il monopolio dell’acqua).
    La popolazione di fronte a questo problema si considera tutta unita e non appartenente a razze, etnie o costumi diversi.
    Ormai essa ascolta e rispetta solo le leggi dell’Onu.
    Anche se a volte ci sono degli episodi di malcontento e di violenza che, man mano che scarseggia l’acqua, tendono ad aumentare.
    L’Onu comunque ha mobilitato i maggiori scienziati e geologi del mondo per risolvere questa situazione…
    Aula congressi numero 55 dell’Onu
    “dobbiamo trovare una soluzione! La gente là fuori sta morendo, soprattutto le persone che vivono in africa, nell’america del sud e nel lontano oriente.” Dice il presidente del C.R.A.S. (centro ricerche acqua scomparsa) il signor C. Brown.
    “ abbiamo appena concluso la prima fase; cercare l’acqua sulla superficie terrestre. I dati risultano negativi … l’acqua non è ne sulla superficie terrestre ne nel sottosuolo.” Risponde un geologo.
    “fino a che profondità avete cercato?” chiede un altro.
    “ più o meno sui 10-15 metri di profondità”riferisce li geologo di prima.
    Il presidente”allora cercherete l’acqua più in profondità. D’altronde vi dovete muovere!!! Non stiamo giocando!!! Questa storia sta già combinando un bel po’ di guai: la gente è impazzita, no capisce più nulla e cerca di continuo qualcosa da bere… come già sapete ci sono anche stati degli episodi di antropofagismo, come facevano i felini africani che mentre mangiavano le loro prede si dissetavano con il loro sangue.
    La situazione è grave! Per non parlare dei pesci e della flora acquatica che si sono estinti eccetto alcuni tipi di alga che riescono per miracolo a vivere nelle acque salate.
    Senza contare che gli animali soffrono e attaccano anche l’uomo se possono o addirittura anche i loro stessi simili, oltre ai vegetali e le pianti che sono quasi tutte inaridite”.
    Allora un geologo :” ma è presidente è praticamente impossibile cercare in tutto il sottosuolo… ci potrebbero volere anni.. Decenni! Non abbiamo tutto questo tempo!”
    “pensa che io non abbia considerato anche questo? Che sciocco! Cercheremo l’acqua dove c’è una maggior concentrazione di roccia permeabile come calcare o altro seguita da della roccia impermeabile. Lì sarà presente sicuramente dell’acqua e potrà aiutarci a uscire da questo pasticcio.” Riprende il collega con aria severa.
    Allora una vocina dal fondo si leva soave ma allo stesso tempo decisa:” propongo di cercare nell’america del nord, per la precisione i Canada, perchè in quei luoghi sono scomparsi di recente molti bacini lacustri e probabilmente l’acqua si trova ancora li sotto.
    È la voce della dottoressa Jane Watson, esperta in geologia e studio del comportamento dell’acqua.
    Tutti rimangono sorpresi e alcuni anche indignati perchè l’unica donna presente nella stanza è riuscita a trovare il luogo in cui può essere più facile la ricerca.
    “allora le ricerche avverranno là”intervenne il presidente “ per di più sarà la dottoressa Watson a capeggiare i lavori.
    Avete la nostra fiducia.”
    Il giorno dopo viene costituita la squadra 1, guidata dalla dottoressa, che parte subito per andare alla ricerca dell’acqua.
    La squadra è composta da cinque persone: la dottoressa J. Watson, Jim Macksen, Mary Smith, Adam Wells e Whilliam Cohen.
    Sono tutti geologi professionisti con la voglia di risolvere il problema della terra.
    Appena arrivano nel luogo scelto iniziano subito i lavori. Però per una settimana non arrivo alcun risultato positivo. La squadra è scoraggiata ma la dottoressa non si arrende.
    Infatti lei continua a lavorare anche mentre i suoi sottoposti dormono. È così che trova quello che cercava. È notte fonda, e Jane continua a cercare la falda quando sente uno strano rumore e pensando che fosse un animale pericoloso, si allontana di circa 10 metro i dal luogo in cui cercava da una settimana .Trova una piccola caverna e ,presa dalla curiosità, la percorre e trova…. La più grande falda acquifera mai esistita sulla terra!!! Grande come un tempo era il mar nero ed è composta da acqua pulitissima con alcuni esemplari di pesci che sembravano estinti. Corse all’accampamento e comunicò ai suoi la lieta scoperta.
    Dopo circa due giorni l’acqua venne classificata potabile e utilizzabile per uso domestico.
    Allora viene trasportata in tutto il mondo e successivamente si scoprì che l’acqua che sembrava sparita era finita tutta in quella falda.
    Il mondo si salvò e la squadra 16 capeggiata dalla dottoressa Watson verrà ricordata da tutte le generazioni successive a quel fatto.

    Agamennoni Annalisa 2B

  10. ORO BLU: INDISPENSABILE!

    A Silvercity è la mattina dell’11 Giugno 2025 e tutto procede come al solito: c’è chi si fa il bagno, chi si dà al giardinaggio innaffiando le piante, chi lava l’auto con l’acqua corrente o chi, ancora, gioca facendo gavettoni per strada; ma nessuno si rende conto che tra poco accadrà qualcosa di tremendo a sconvolgere la loro routine. Intanto sulla nuvola più grande e candida, si sta tenendo, in gran segreto, una riunione tra le più anziane gocce d’acqua salata, dolce, potabile e non.
    “Questi uomini non hanno ancora compreso che noi non siamo inesauribili” dice la goccia potabile.
    “E’ vero, nessuno si preoccupa più di noi, 15 anni fa venivano indetti convegni dove si spiegava l’importanza di non sprecare l’acqua” replica la goccia salata.
    “Giusto, mi sembra che dicevano: -Stiamo usando più acqua di quella che possiamo permetterci, le falde acquifere sono agli sgoccioli, andiamoci cauti! Per risparmiare, basterebbero pochi, semplici, ma importanti accorgimenti come:
    1)far riparare i rubinetti stillanti,
    2)riciclare l’acqua, utilizzata prima per cucinare la pasta, per lavare poi i piatti,
    3)fare la doccia al posto del bagno,
    4)verificare lo stato di salute dell’impianto idrico,
    5)lavare frutta e verdura in appositi contenitori, senza usare acqua corrente,
    6)o, ancora, riutilizzare l’acqua usata in precedenza per innaffiare le piante- ve lo ricordate care goccioline?”
    Diversi mormorii di assenso si levarono tra le gocce, poi la stilla non potabile prende la parola: “Noi non possiamo essere bevute a causa dei residui delle sostanze che l’uomo utilizza per l’alimentazione e per le attività quotidiane, ma anche e soprattutto per gli scarichi delle industrie.”
    “Dobbiamo fare qualcosa per cambiare la situazione, lanciare un segnale forte: bisogna che capiscano che noi prima o poi finiremo se continuano a sprecarci e a non usare attenzioni per noi” esclama la goccia dolce.
    “Forse ho un’idea, che dite se spariamo dai ‘rubinetti’ della Terra?” propose l’acqua salata.
    “Ok, proviamo a vedere se, davanti al fatto compiuto, impareranno a rispettarci!”
    Detto fatto nel giro di qualche giorno quasi tutta l’acqua potabile, salata e dolce evaporò, rimase però quella non potabile.
    Così, un giorno, gli uomini appena svegli si accorgono che qualcosa non va in quanto le previsioni meteorologiche avevano promesso un’acquazzone tremendo e invece nel cielo non c’è una nuvola, ma solo un sole che ti invoglia a fare un salto al mare. Perciò quasi tutti inconsapevoli si dirigono in spiaggia, ma si trovano di fronte a uno spettacolo agghiacciante: l’acqua del mare è sparita come per magia. Tornano a casa assetati e sconsolati a causa del gran caldo, aprono i rubinetti per rinfrescarsi, ma non esce nulla!
    Tutti assaliti dalla sete prendono d’assalto i supermercati, con la speranza, se pur vaga, di trovare una goccia d’acqua, ma anche lì niente: non c’è più nulla da bere!! Gli scienziati alla TV espongono e indicano colpe e responsabilità e descrivono scenari apocalittici ormai imminenti.
    Le goccioline, osservando dalla loro nuvoletta, capiscono che la persone si sono finalmente convinte che senza acqua la vita è finita e così tornano a cadere abbondanti sulla Terra.
    L’acqua è fondamentale per la vita, un bene prezioso e, come hanno imparato i nostri amici del futuro, non possiamo sprecarla.

  11. Noi e l’acqua: l’acqua nel nostro immaginario

    L’acqua è senza dubbio un elemento di vitale importanza, una risorsa insostituibile che accompagna l’esistenza di ogni forma di vita nel nostro pianeta. Purtroppo a causa di cambiamenti climatici e soprattutto del fenomeno dell’ “effetto serra”, si ipotizza in un futuro prossimo di avere carenza d’acqua; rischiando di divenire oggetto di conflitti internazionali come lo è oggi il petrolio ( per questo chiamata anche “oro blu”).
    Tutti quindi dovremmo avere una maggiore consapevolezza, nei modi d’uso e nei consumi, tutelandone possibilmente la purezza e la qualità.
    Nella quotidianità di ognuno di noi si ha un contatto differente con l’acqua: c’è chi ama soltanto berla ed ha il terrore di fiumi, laghi e mari, chi invece gli dedica la propria esistenza (marinai), per molti è fonte di guadagno o sopravvivenza (pescatori), altri ancora la vedono come una meta di meritato riposo (vacanza). Io ho sempre avuto un buon rapporto con l’acqua; grazie a mio padre che fin da piccolo mi ha stimolato a prendere confidenza con essa e mi ha insegnato a nuotare fortunatamente in piscina. Infatti lui ha avuto il suo primo contatto con l’acqua, facendo il bagno nel fiume Potenza: gareggiava con i suoi amici per arrivare primo nell’altra sponda, costruiva zattere e barchette traballanti, ma ricorda con gioia questi momenti di gioco felici.
    Oggi questo non è più possibile e nonostante sia passato solamente qualche decennio, la situazione è totalmente cambiata; fiumi inquinati carichi di immondizie varie, non fanno presagire nulla di buono.
    L’uomo sta rovinando il proprio habitat naturale e se non corriamo ai ripari rischiamo di cambiare il nostro ecosistema. Dovremmo ognuno di noi farci un esame di coscienza e fare uno sforzo per non distruggere il nostro mondo.

  12. Noi e l’Acqua …
    “L’Acqua nel nostro immaginario”

    Noi,uomini di tutto il globo,pensiamo che i vero oro della terra sia il petrolio,il cosiddetto “ORO NERO”; per il quale scoppiano guerre,lotte e scontri di ogni genere….
    Ma vi posso garantire che non è questo l’elemento di primaria importanza.
    Che cosa si farebbe ,infatti,senza quella risorsa essenziale che è l’acqua?
    Se essa dovesse scarseggiare, le guerre non basterebbero ma soprattutto non servirebbero granchè:dunque il vero bene prezioso terrestre è L’ORO BLU…L’ACQUA…la quale va custodita,mantenuta ,ben curata,perché senza la sua presenza,non c’è rimedio;la popolazione dell’intero pianeta ne sarebbe sterminata!!!
    L’acqua è qualcosa di straordinario … se potessimo stabilire essa in una classifica o meglio in una piramide naturale, senza dubbio occuperebbe il primo posto, in quanto di pregiata qualità,di ottime potenzialità,un vero “imperatore naturale”.
    Per riuscire a capire meglio l’essenza fondamentale dell’acqua per un essere umano voglio far riferimento ad una esperienza personale.
    L’estate di circa quattro anni fa, insieme alla mia famiglia, andai in vacanza in Sicilia, una delle più belle terre italiane.
    Qui all’inizio, fu una vacanza come tante, piena di entusiasmo, allegria e divertimento ma, dopo circa cinque giorni iniziò un vero e proprio cataclisma: le temperature cominciarono ad aumentare notevolmente, la gente, soprattutto le persone più anziane, si sentiva male; gli animali gironzolavano straziati, esasperati con la loro lingua asciutta, in cerca di qualche rimedio… noi ragazzi non avevamo la forza neanche di giocare a beach volley sulla spiaggia…tutto questo sapete perché..?!
    Perché l ’acqua non bastava per soddisfare le nostre giornate, era al limite, tutti ne avevamo bisogno, era richiesta ovunque, giravano miliardi di persone cariche di bottiglie d’ acqua che “svaligiavano” i supermercati, tutti impazziti per il forte caldo e la “risorsa blu” che sembrava non bastare.
    Mi ricordo che come terminavo di bere, la mia gola era di nuovo secca e sembrava che mi si chiudessero le corde vocali, che mi si intrecciassero tra loro; non avevo neanche la forza di parlare!!!
    Ricordo cagnolini morti per i vicoli della città e i pochi rimanenti, che come soluzione alla eccessiva calura trovarono l ’acqua del mare!
    Pensare a queste situazioni può sembrare surreale ma, invece, fu ed è spesso; purtroppo, una crudele realtà!
    Quella volta però vi fu un lato positivo: Ogni bagno in quelle limpide acque del Mar Mediterraneo sembrava paradisiaco… l’ odore delle onde era fresco, il rumore era dolce e delicato, l’acqua accarezzava ogni parte del mio corpo e lo ricopriva del suo fresco sapore; quasi sembrava aprire le vie respiratorie e dar nutrimento, la voglia era quella di invogliarle, di portarmele sempre al mio fianco.
    Questa esperienza, fu un vero strazio per quanto riguarda la carenza d’ acqua durante due interminabili settimane, la scarsità legata alle esigenze “alimentari”.
    Tale vacanza, si è anche rivelata meravigliosa in quanto in quei lunghi, interinati bagni ho potuto apprezzare quanto l’ acqua sia davvero importante e gli spettacoli unici, fantastici che essa ci può regalare!
    Da questa esperienza porto con me perciò, due aspetti dell’“ORO BLU”, ma ciò che veramente ho capito è che una risorsa così significativa non bisogna sottovalutarla e soprattutto occorre farne tesoro perché, se anche può sembrare banale dirlo e soprattutto non ce ne accorgiamo, ricordiamoci che la vita è una sola e per questo va trascorsa al meglio tenendo sempre presente che questo componente cosi semplice e comune è in realtà un dono inestimabile e vitale che una volta terminato porta con se la fine della vita!

  13. NOI E L’ACQUA
    L’acqua nel nostro immaginario
    ACQUA,OMBRA TRASPARENTE DELLA MIA VITA

    Nella mia vita rappresenta relax,salvezza,una paura da superare,spettacolo, divertimento,l’entità fondamentale per la sopravvivenza eppure non sto parlando di mia madre,bensì dell’acqua.
    Questo semplice composto di due atomi di idrogeno ed uno di ossigeno e’ una sostanza inodore,incolore insapore che ricopre il settanta per cento della superficie terrestre(non tutta potabile)eppure sta scarseggiando per il nostro eccessivo uso e spreco.
    La maggior parte degli adolescenti beve due litri di coccola o estatè al giorno ma secondo me,la bevanda più buona e’ l’acqua e inoltre sento che quando la bevo,mi da’ nuova forza,(altro che il doping!),e per questo e’ nel menù di casa mia ogni giorno.
    Penso che,diventato calciatore famoso,farò pubblicità come Del Piero o video sulla difesa dell’acqua come L.Di Caprio o Jay-Z così l’acqua rappresenterebbe anche una forma di guadagno.Fino all’età di nove anni,le prime volte al mare di Civitanova,avevo così tanta paura che rimanevo tutta la giornata sulla sdraia;quando mi avvicinavo alla riva,vedendola “minacciosamente”avvicinarsi a me,correvo con il cuore in gola fino alla sdraia,non importava di chi fosse.In seguito continuavo ad avere contatti con l’acqua solo dai rubinetti e nei documentari in TV;quelle stupende immagini delle Maldive, Cuba,Caraibi…però mi hanno fatto sognare e vorrei viverci da grande .Quest’estate vedendo mio fratello di dieci anni giocare con i gavettoni e divertirsi mi ha reso felice e fatto ricordare i vecchi tempi quando i miei amici mi bombardavano. L’acqua rappresenta anche relax;la doccia quotidiana,oltre all’igiene,mi scioglie le fatiche della giornata e mi fa sentire libero,come rinato.Il mare della Grecia e’ il ricordo più bello;da una collinetta,nei dintorni di Atene,si poteva ammirare l’acqua pulita che rifletteva la luce del Sole:era uno spettacolo della natura!
    Come sempre e’ nel calcio che sento le maggiori emozioni;giocare le partite sotto la pioggia e’ una guerra ,e’eccitante,e’un avversario in più da battere e queste vittorie danno più soddisfazione. L’acqua e’ un diritto di tutti,non e’ di nessuno e spero che tutti,in un futuro prossimo,possano godere di questa risorsa e dono della Terra;L’ACQUA.

  14. L’acqua, risorsa e fonte di vita

    Articolo di giornale

    L’importanza di una goccia

    Lasciare il rubinetto aperto anche se non serve? Meglio di no! Con le abitudini della società, quanti sprechi, purtroppo, si possono compiere…
    Pur essendo infatti la principale fonte di vita, l’acqua non viene considerata come tale. Nella quotidianità non ne possiamo fare a meno:dalla mattina alla sera l’acqua è indispensabile per noi.
    Basti pensare che anche il nostro corpo è costituito in maggior parte da questa risorsa e che nella nostra vita quotidiana ha due principali usi. Infatti, anche se il più diffuso resta quello domestico, che ha avuto il suo boom con il trasferimento della popolazione dalle campagne alle città, non bisogna dimenticare l’uso agricolo. Il 70/80 % delle acque dolci serve all’irrigazione dei campi.
    Nel 1960, però, con la rivoluzione verde, l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti, il disboscamento di molti terreni per renderli coltivabili, ha provocato l’inquinamento delle falde acquifere.
    Ancora oggi, numerose industrie scaricano sostanze nocive in fiumi e laghi, andando ad inquinare le acque superficiali e sotterranee. Gli effetti di questi sovrasfruttamenti si ripercuotono sui terreni e maggiormente sul clima:impoverimento delle terre coltivate intensamente, desertificazione, siccità.
    Purtroppo lo scenario che si apre davanti a noi non è dei migliori. Infatti la desertificazione e la siccità saranno la minaccia per la sopravvivenza di due miliardi di persone.
    L’acqua è una fonte di vita, che tutti quindi dovrebbero avere. La realtà però è completamente diversa. L’ONU(Organizzazione Nazioni Unite) e l’OMS(Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno stimato in quaranta litri di acqua la giorno il diritto minimo all’acqua di ogni persona.
    Gli italiani possono ritenersi fortunati, in quanto la disponibilità di questa risorsa supera i quaranta litri di acqua al giorno.
    In Africa, invece, la situazione cambia radicalmente: la maggior parte della popolazione non ha a disposizione neanche cinque litri di acqua al giorno per usi fisiologici. Ecco perché più di duecento milioni di bambini muoiono per il consumo di acqua insalubre e per le cattive condizioni sanitarie che ne derivano. Con il passare del tempo la disponibilità di questa fonte di vita diminuirà e verrà paragonata al petrolio.
    “L’oro blu” sta diventando una risorsa strategica vitale. La sua rarità e importanza porteranno sempre più a politiche dell’acqua e conflitti internazionali. Già oggi esistono situazioni conflittuali, come per il Nilo. Infatti, il suo percorso si snoda in ben nove paesi, che sono in lotta tra loro per riuscire a sfruttare più acqua possibile.
    La gestione di questa risorsa in tutto il mondo è regolata dal potere delle grandi multinazionali. Anche se l’acqua è una fonte di vita e come tale dovrebbe essere un diritto di tutti, la privatizzazione ha portato il suo costo alle stelle.
    Non ci stiamo rendendo che la situazione sta degenerando; l’acqua sta finendo e molte persone muoiono perché non la possiedono.
    Cosa possiamo fare? Costruire desalinizzatori per trasformare l’acqua salata in potabile potrebbe essere un’idea.
    Ma se vogliamo salvare il nostro pianeta dobbiamo imparare a rispettarlo.
    Non sprechiamo l’acqua perché ogni sua goccia conta.

  15. La grande siccità

    E’ il quattro luglio. Sono esattamente diciotto giorni che i rubinetti non funzionano. Neanche una goccia. A causa del caldo torrido e soffocante, di tre gradi sopra la media stagionale, io e mia madre ci siamo rifugiate in cantina, dove è più fresco. Affacciandoci di fuori, vediamo solo siccità e desolazione; l’avevo detto a mio padre che sarebbe stato meglio non tagliare l’erba, lasciarla alta, così necessitava di poca acqua. E, considerato che ce l’avevano razionata da qualche mese, sarebbe stato un vantaggio, forse i nostri cespugli avrebbero resistito un po’ di più. Ma ora il punto non è che il mio giardino sembra solo un tappeto giallo di argilla screpolata e erbetta avvizzita: ciò che mi preoccupa è che anche noi rischiamo di fare la stessa fine delle piante.
    E’ un bel po’ che gli scienziati alla televisione non fanno che ripetere: “Ve l’avevamo detto!”. Preferiscono crogiolarsi nel piacere di aver avuto ragione piuttosto che cercare una soluzione a questo disastro. Sì, sono nel giusto, la situazione stava peggiorando in modo evidente e le risorse idriche diminuendo drasticamente, eppure molti paesi, Italia compresa, hanno scelto di chiudere gli occhi e far finta di niente invece di interessarsi seriamente ai problemi ambientali.
    Solo qualche giorno fa il premier ha deciso di agire, ma nel modo sbagliato, cioè dichiarando guerra ai paesi nordeuropei, aventi a disposizione numerosi bacini idrici e completamente estranei alla crisi che attraversa mezzo mondo, dall’ Asia all’ Africa, dal Sud America all’ Europa stessa.
    “La grande siccità”, la chiamano così i politici in tv. Mi chiedo come facciano i dipendenti delle reti televisive a voler lavorare sapendo che migliaia, anzi, milioni di persone muoiono di sete. E hanno pure la sfacciataggine di fare le previsioni metereologiche: ma se sono mesi che non vediamo una nuvola! Senza precipitazioni frequenti, il ciclo di auto-rigenerazione dell’acqua sta andando a rotoli. In pochi anni l’effetto serra ha modificato radicalmente il pianeta: venti anni fa, la desertificazione riguardava circa il 40% delle terre emerse, 5,2 milioni di ettari; oggi, nel 2028, tocca il 70% e non calcolo neanche gli ettari perché sono comunque tanti, troppi.
    Il livello delle acque dei mari e degli oceani sfiora i due metri e mezzo al di sopra del normale, con danni incalcolabili per le città costiere; le falde acquifere sotterranee sono ormai prosciugate, i ghiacciai polari sono quasi tutti sciolti e le nazioni più bisognose fanno a gara per accaparrarsi qualche iceberg d’acqua dolce.
    Sembra un’iperbole apocalittica, eppure è la realtà.
    La guerra per l’oro blu infuria da tre anni.
    L’Italia, convinta di avere risorse a sufficienza per almeno dieci anni, se ne era sempre tenuta fuori, dichiarandosi neutrale; l’improvviso e radicale cambiamento DI POSIZIONE potrebbe rivelarsi una cattiva scelta, perché il conflitto in arrivo provocherà sicuramente un ulteriore calo demografico.
    Gli animali randagi ma anche domestici e selvatici, gli anziani, i barboni e i bambini sono già stati decimati dalla sete e dal caldo eccessivo. Le forze lavoro per il futuro si basano sulle idee dei giovani, poiché piano piano diverse aziende in scala mondiale, così come piccole botteghe dietro l’angolo stanno dando forfait..
    Se anche Michele, il simpatico fruttivendolo dietro casa mia, dovesse lasciare il lavoro per rinchiudersi dentro casa come tutta San Severino, mia madre, ne sono certa, andrebbe davvero nel panico. Le è già venuta una crisi isterica quando, la settimana scorsa, mio fratello e mio padre sono partiti volontari per arruolarsi nell’esercito; non credo che resisterebbe ad un’altra batosta del genere.
    Riusciamo ad andare avanti rubacchiando qualche bottiglia d’acqua di qua e di là e talvolta comprando da mangiare, giusto perché sappiamo che Michele ha anche lui bisogno di soldi per vivere. I prezzi sono alle stelle, eppure la gente continua ad assediare i supermercati per aggiudicarsi più vettovaglie possibile.
    Un qualsiasi essere umano necessita di 50 litri d’acqua al giorno per poter avere una condizione di vita accettabile, e 40 litri sono il minimo diritto per ciascuno. L’Italia nel 2008 disponeva di 237 litri giornalieri a persona, ora può a malapena permettersene 7 o 8.
    So di essere un po’ ipocrita, ma adesso mi pento di non aver risparmiato in passato: avrei potuto farmi sempre la doccia invece del bagno, avrei potuto non lavare la macchina con l’acqua corrente ma con il secchio, avrei potuto riparare i rubinetti che perdevano e risparmiare con lo scarico del water, oppure usare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico.
    Quanti sprechi. Ma adesso è troppo tardi.

    Campetella Lucia

  16. “ L’acqua risorsa e forma di vita ”

    “ Madre natura in prognosi riservata, salviamola!!! ”
    “Il terribile inquinamento idrico rischia di far precipitare la situazione della terra, chimici e studiosi al lavoro per salvarla.”

    Come ormai da tempo veniamo a conoscenza dai mass media, dalle scuole e dai vari compressi, penso che il problema acqua sia entrato un po’ nelle case di tutt’ Italia e del mondo. Ora come ora ai tengono spesso conferenze su questo argomento, sia a livello nazionale che provinciale en comunale; infatti anche nella nostra scuola, l’istituto Filelfo di Tolentino; durante quest’ultimo periodo di febbraio, si è messo in atto un progetto sull’inquinamento idrico, che coinvolge professori di scienze e di lettere, per informare gli alunni circa questo problema. Si è discusso del famoso effetto serra, la barriera costituita da aria “sporca” e gas nocivi che ricopre, a mo’ di cappa, tutto il globo terrestre. Questa cosiddetta serra provoca un innalzamento della temperatura, ragione per cui negli ultimi decenni le stagioni hanno avuto un aumento di circa 1,5°C sulla media stagionale e tutto ciò ha dato vita ad una serie di conseguenze, alcune delle quali drastiche.
    Una di queste è la desertificazione; tenendo conto che oggi il 40% del territorio mondiale è deserto, se il sistema umano continuerà così, fra 20 anni il nostro caro oro blu si estinguerà e la nostra vita non avrebbe più senso.
    Non credo che tutti sappiano che la percentuale di acqua dolce a disposizione immediatamente è solo il 2,5%, di cui il 30% fa parte delle falde acquifere, il 60% dei ghiacciai e la restante dei piccoli sistemi idrici.
    Se almeno la gente si informasse un po’ di più, invece di sprecare l’acqua, ci sarebbe meno egoismo, soprattutto verso i paesi poveri del terzo mondo, che non dispongono di acquedotti e i cui abitanti sono costretti a percorrere molti chilometri a piedi per raggiungere il pozzo più vicino, altrimenti non riuscirebbero a vivere. Sapete qual è il motivo per cui muoiono sempre più persone in Africa e Asia?
    Proprio quello: l’acqua. Spesso e volentieri in una famiglia povera che genera almeno 5 figli, uno di loro decede per disidratazione o perché contagiato da qualche malattia del liquido amniotico infettato. Molti si chiedono proprio se è giusto continuare a privilegiarci lasciando morire di sete la maggior parte della popolazione internazionale, ad ogni modo non servirebbe a nulla, poiché ad un certo punto questo preziosissimo bene esaurirà.
    L’effetto più mostruoso di questa alterazione ambientale dopo il degrado paesaggistico, l’alterazione di fauna e flora ittica, è sicuramente la mutazione genetica di ambienti e animali, con la possibilità che avvenga anche per l’uomo;basti pensare agli ortaggi coltivati in un terreno reso pregno dalle acque tossiche e nocive, essi entrerebbero comunque in commercio e muterebbero gravemente il nostro organismo.
    Un modo per rispondere positivamente all’inquinamento idrico, provocato dagli scarichi delle industrie, dall’acqua piovana, da un uso agricolo e domestico non appropriato, esiste: la desalinizzazione. Si potrebbero istallare molti impianti per rendere l’acqua del mare dolce, ma il problema sorge anche qui: questi macchinari sono molto costosi e non vengono messi in funzione adeguatamente.
    Tutto ciò che possiamo fare e ,mi appello soprattutto alle famiglie, è non sprecare l’acqua!
    Ad esempio, se c’è siccità, non irrigate il vostro giardino, mandate gli elettrodomestici con il ciclo economico, chiudete il rubinetto quando non serve e soprattutto fatelo riparare quando perde!
    La nostra adorata madre natura sta peggiorando di giorno in giorno, se non troviamo un rimedio alla svelta, la distruggeremo, vi prego, aiutiamoci a vicenda, salviamola!

  17. “Per voi lo sforzo di riprendere la penna…!”

    Ciao a tutti, mi chiamo Emanuela, sono un’anziana signora ormai giunta all’età di 85 anni; sono vedova, non ho figli, non ho più parenti, ne amici…sono sola….
    Da giovane frequentai il liceo scientifico di Tolentino, dopo di chè, mi laureai in “Designer d’interni” a Roma.
    Avevo molta fantasia nell’arredare interni sempre con grande originalità e singolarità, ma non ero poi così abile nello scrivere e sviluppare testi scritti, per cui, decisi che una volta conclusi gli studi, avrei, come si suol dire, “appeso la penna al chiodo!”.
    Invece, ora, con le rughe in viso, mi ritrovo qui, davanti al mio tavolino alanciare un appello, ad allarmare il mondo, a mettere in guardia tutti, perchè la situazione è davvero drammatica e peggiorerà sempre di più….
    Non abbiamo più acqua.
    La percentuale rimasta è a malapena sufficiente per consentirci di bere tre, e dico tre, bicchieri d’acqua al giorno.
    Non usciamo più dalle nostre abitazioni; cerchiamo il più possibile di non muoverci e non sprecare energie, perchè muoversi significa sudare e sudare equivale a dire aver bisogno di acqua, acqua….acqua che non c’è…..
    Non coltiviamo più piante perchè non possono essere annaffiate.
    Lo stesso vale per gli animali, non c’è possibile neanche avere un gatto, giusto per farci compagnia, perchè non avrebbe niente di cui abbeverarsi.
    L’80% del pianeta è giunto alla desertificazione; non c’è più vegetazione, gli animali e i pesci sono ridotti, per la grande maggioranza, a un mucchietto di ossa e di lische; le calotte polari? E che cosa sono?…Ora ….non lo ricordo neanche più….per via dell’innalzamento dei mari, dovuto allo scioglimento dei ghiacciai, causato sempre dall’aumentare della temperatura, che ha provocato la distruzione di molte città costiere.
    C’è sofferenza e noia, ogni giorno è uguale all’altro, è sempre estate, gli inverni ormai sono solo un ricordo, siamo sempre sdraiati aletto ad aspettare, ad attendere la fine che sentiamo arriverà presto perchè….SENZA ACQUA NON C’E’ VITA….
    Non riusciamo più neanche a dormire, ma viviamo solo con un grande rimorso: quello di esserci considerati superiori a tutto e di aver sottovalutato la natura, alle cui sorti non possiamo sfuggire….
    Se tutti quanti avessimo dato importanza a quelle piccole perdite dei rubinetti, che consumavano inutilmente circa trenta goccioline al minuto e con la quale si sprecavano 200 litri di acqua al mese, ovvero 2400 litri di acqua all’anno forse non saremmo in queste condizioni!
    Se ogni volta avessimo usato gli elettrodomestici solo a pieno carico, evitando di disperdere circa 32 litri di acqua ora non saremmo a piangere per l’acqua che non c’è!
    Se tutti avessimo installato impianti duali, con un tubo in cui passava acqua pulita ed in un altro quella sporca, o avessimo impiantato ad ogni scarico dei water le cassette separate per non consumare 36 litri di acqua tutte le volte non avremmo decretato così presto la fine della vita nel mondo intero!
    Se più regolarmente avessimo controllato lo stato degli impianti idrici, badando eventuali perdite che avrebbero portato ad un risparmio giornaliero del 50% di acqua, forse la nostra amata terra sarebbe ancora in bellissimo giardino!
    Più semplicemente, sarebbe bastato farsi la doccia piuttosto che usare la vasca, o pulire le auto negli aut9olavaggi, invece di lavarle prevalentemente con acqua corrente utilizzando 153 m³ di acqua per una sola auto.
    Se tutti quanti avessimo prestato più attenzione anche ad una sola delle tante precauzioni, ogni famiglia avrebbe risparmiato dagli 8000 agli 11000 litri di acqua in un anno…..e credetemi, viste come sono le condizioni ora, sono tanti davvero!
    E pensare che prima, ogni persona in Italia disponeva di 273 litri di acqua al giorno, nagli Stati Uniti 425 litri, in Francia 150 e nel Madagascar 10, ora come ora con 273 litri di acqua andiamo avanti per quasi un intero anno.
    Dopo tutto in media ogni essere umano necessitava si circa 5 litri di acqua al giorno per soddisfare il prorpio fabbisogno; perchè non ne abbiamo tenuto conto ed abbiamo voluto esagerare nel suo utilizzo?!
    E pensare che l’intero pianeta, agli inizi del terzo millennio, era costituito dal 97,5% di acqua salata e dal 2,5% di quella dolce, oggi più o meno, ricopre solo l’1,5% del globo.
    Purtroppo l’uomo ha utilizzato molta più acqua di quanta il mondo ne disponesse, infatti, siamo costretti a vivere, ancora per poco, in queste condizioni.
    Come dicevo all’inizio, dopo tanti anni, ho ripreso la penna in mano per dare un avvertimento alle genrazioni future, per dire loro di non commettere il nostro stesso errore, di non sottovalutare tutte quelle percentuali e tutti quegli avvertimenti dati dagli scienziati esperti…..E scusatemi se nei concetti sono ripetitiva, ma voglio comunque concludere citando le parole di Jonhatan Lash:
    “Stiamo usando più acqua di quanta la tarra può darci…….”
    Ora, con la speranza che quello che una povera vecchia vi dice abbia almeno sfiorato la vostra sensibilità ed il vostro cuore e sia motivo di riflessione, riporrò la penna nel cassetto, questa volta pre sempre, e vi saluto, ricordando che meglio di così si può, o per lo meno, si poteva vivere…..perchè questa, senza acqua,……non è vita…….

  18. ANNO 2058

    “Mamma, mamma! Dove è andato papa?” chiese una bambina; “ è andato a cercare dei pozzi d’acqua potabile che non sono stati ancora trovati, per permetterci di sopravvivere ancora un po’ di tempo; ma dubito che ne troverà, visto che ci sono molte altre persone che, come noi, ricercano e penso che non ce ne siano più”, e la bambina perplessa replicò:” Ma perché l’acqua del mondo è finita” ,” Perché l’uomo non ha saputo regolarsi ed ha fatto del male al pianeta inquinando l’aria con gas di scarico, l’acqua con dei rifiuti chimici e moltissime altre azioni scellerate, non riuscendo a capire che era questa la risorsa più importante, né l’oro né l’argento, la risorsa di cui abbiamo bisogno per sopravvivere, il mezzo per cui Dio è riuscito a far vivere sia i vegetali che gli animali; non siamo stati capaci di capire che bisognava risparmiarla, non sprecarla, inutilmente come abbiamo fatto per molto tempo. Per questo ora il mondo è un’arida landa desolata e siamo costretti a vivere nell’indigenza cercando ancora qualche pozzo sopravvissuto in qualche zona remota” “ Mamma, mamma oggi alla radio ho sentito che alcuni uomini invitavano chiunque volesse ad andare fra due giorni a Milano all’industria della Purissima sfondare le barricate e cercare di accaparrarsi delle bottiglie di acqua” ma la bambina ancora più confusa le richiese: “ Perché pensano che li ci sia ancora dell’acqua?” e la madre rispose: “Perché gli imbottigliatori d’acqua, appena hanno capito che quella rimasta nel mondo stava per finire, ne hanno fatto un gran rifornimento ma invece di distribuirlo alla popolazione l’hanno tenuta solo per loro stessi sperando si riuscire a sopravvivere di più; così facendo hanno lasciato morire moltissime persone. Le prime sono state quelle dei paesi più poveri che solo prima riuscivano a vivere a stento con dei pozzi, me da quando i grandi industriali se ne sono impossessati, non sono riusciti a sopravivere e sono andati in paradiso” “ E perché gli zii sono andati in alta montagna?” “ perché l’uomo, con l’inquinamento, ha creato un buco nell’atmosfera terrestre, grazie a cui i ghiacci si sono sciolti e hanno fornito ancora un po’ d’acqua per dissetarci, ma secondo me e tuo padre quella è finita”, “ Ciao ragazze mie!” disse il padre “ ho una buona ed una cattiva notizia; quella cattiva è che non ho trovato nessun pozzo e dubito che ce ne siano altri; quella bella è che ho sentito degli uomini che si stanno organizzando per andare sulla costa e costruire un desalinizzatore, cioè un macchinario che serve per rendere potabile l’acqua del mare ed hanno bisogno di braccia forti, quindi partiremo domani mattina insieme a loro”; “ Magnifico caro, ma come pensi che vivremo fino al funzionamento del macchinario?” e il padre rispose “ Ci sono alcuni uomini che vanno a Milano, mi unirò per prendere abbastanza acqua per sopravvivere fino al completamento”; e la madre disse:” va bene, ci fidiamo di te”.
    E così la famiglia cercò di sopravvivere al disastro creato dall’uomo, che ha causato la distruzione del dono più importante per lui:la vita sulla terra.

  19. OGNI GOCCIA CONTA

    L’origine acquatica della vita è stata da sempre riconosciuta da tutte le culture che hanno popolato la terra. Acqua è la pioggia che cade sui campi, è la fonte che disseta, è il liquido amniotico in cui si sviluppa il feto. L’acqua purifica il corpo da malattie e sostanze nocive, permette gli scambi e i commerci che si svolgono sul mare.
    Il 22 marzo si festeggerà la giornata mondiale dell’acqua e quest’anno lo slogan sarà “l’acqua è uguale per tutti”. L’acqua è infatti una delle risorse più preziose per l’umanità. Quella pura è pochissima e mal distribuita: infatti circa un quarto della popolazione globale non ha accesso a fonti idriche pure e ogni anno milioni di persone, di cui la metà bambini, muoiono per malattie dovute alla mancanza di acqua. Tutto ciò è sconvolgente, ma sembra così lontano dalla nostra vita quotidiana. Per la prima volta ho sentito questo problema più vicino a me grazie al progetto “corsi e ricorsi dell’acqua”, che ho seguito insieme alla mia classe. Frequentando una serie di lezioni sulla scarsità delle risorse idriche, sia io sia i miei compagni ci siamo sentiti particolarmente coinvolti da questa problematica, perché il futuro del mondo dipende proprio dall’uso consapevole o meno che faremo di questa preziosissima risorsa .
    Si è parlato di alcuni degli effetti negativi dell’inquinamento sul ciclo dell’acqua, come il global warming o la progressione della desertificazione in zone sempre più ampie del pianeta, o l’eccessivo sfruttamento delle risorse idriche nell’agricoltura e nell’industria. Anche noi, con le nostre abitudini quotidiane, provochiamo a volte un eccessivo spreco d’acqua e non ce ne rendiamo conto, quindi basterebbe un piccolo impegno personale per modificare le abitudini deleterie ed agire in modo consapevole. Io credo che sia proprio un problema di mancata consapevolezza che porta tutti ad agire senza preoccuparsi delle conseguenze. Sappiamo bene che nel Medio Oriente le instabilità politiche sono dovute, oltre che al petrolio, anche alla gestione delle sorgenti di acqua dolce.
    La dottoressa Simona Gregori , l’esperta che ha tenuto le lezioni, ha detto una frase che mi ha colpito molto: “Ogni goccia conta”, intendendo che anche il gesto più piccolo ha il suo valore per un risparmio idrico efficace; dobbiamo mostrare coerenza e coscienza nei nostri comportamenti quotidiani ma, allo stesso tempo, esigere dalle Istituzioni una politica ambientale che tuteli il nostro futuro.

  20. Acqua dolce acqua

    Il sole ardeva alto nel cielo, il terreno era secco e arido, le strade vuote, la città deserta. Avanzava lungo quella via infinita finché non giunse di fronte un bar, stanco per il gran caldo vi entrò.
    In fondo due persone leggevano il giornale, i volti nascosti dalle pagine grigie. Si avvicinò al bancone:
    ”Un bicchiere d’acqua, per favore” chiese “Fa un caldo oggi!”.
    Il barista, cupo in volto, restò fermo, continuando a strofinare un bicchiere in maniera quasi ossessiva .I due sconosciuti alzarono lentamente il capo mostrando le facce stravolte e vuote di chi aspetta la morte.
    ”Che diavolo succede?”.Le parole gli uscirono di bocca quasi involontariamente. Quel silenzio lo turbava, voleva parlare con qualcuno.
    All’improvviso, da un angolo buio della stanza uscì una ragazza che lo osservava con aria felice, guardava il suo corpo sano e ben curato.
    “Seguimi” disse d’un tratto, e si diresse verso un tavolo in fondo.
    Lui la seguì senza esitare.
    “Mi chiamo Emily” esordì lei con un sorriso smagliante.”Il mio nome è Peter… cosa è successo qui?”. “Non dirmi che non lo sai?!” domandò con gli occhi spalancati che quasi gli uscirono dalle orbite.
    ”No” rispose Peter timidamente.
    “E’ da un mese che manca l’acqua”
    ”Com’è possibile? Non è forse una risorsa inesauribile?” chiese, un po’ confuso.
    ”Questo lo dice lei… in questo momento è molto difficile procurarsi acqua potabile, dopo la terza guerra mondiale è del tutto impossibile..”
    ”Terza guerra mondiale?” Peter non credeva alle sue orecchie.
    ”Si proprio cosi… L’acqua cominciò a mancare circa 10 anni fa. Io facevo parte di un’industria di desalinizzazione. I costi però erano troppi, non potevamo permetterci tutte quelle spese, così abbiamo fallito, e come noi, quasi tutte le altre industrie del mondo. L’inquinamento ha reso gran parte dell’ acqua inutilizzabile e dopo la terza guerra mondale la situazione è peggiorata. Dopo la guerra per il petrolio, c’è stata quella per l’acqua, e solo gli stati uniti possiedono sufficienti quantità di acqua potabile, essendovi in America la zona dei grandi laghi. A noi arrivano delle scorte ogni fine settimana, ma con la gestione privata da parte degli americani, i prezzi sono molto alti e non tutti possono permetterselo.
    ”E’ terribile” disse Peter, approfittando di un attimo di silenzio di Emily. ”Come riuscite a sopravvivere?”
    ”La maggior parte della gente qui muore.Mancano cibo e acqua; anche gli animali muoiono. Durante le giornate di pioggia la gente cerca di raccogliere l’acqua piovana in delle cisterne, ma l’organismo necessita di circa 5 litri al giorno e qui , ormai, non piove più da sei settimane.
    Ho visto perfino molte persone bere la propria urina o addirittura cibarsi di altre persone” .
    La voce di Emily era cambiata. Le guance si svuotarono, la sua pelle cominciò a raggrinzirsi e a cadere a brandelli dal suo viso, le mascelle scheletriche si mossero freneticamente , come in preda ad un ictus. Peter se la fece sotto e bagnò il pavimento. Gli altri due individui, ancora più mostruosi di Emily si gettarono ai suoi piedi a leccare la sua urina, mentre Emily tentava di strappargli la carne dalle ossa. Cacciò un urlo di pura paura.
    Aprì gli occhi. Si trovava nella sua stanza, tutto sudato, nelle orecchie sentiva ancora il rimbombo di quell’urlo. Sì alzò, andò in bagno ad asciugarsi il viso e non fu mai stato così felice di vedere l’acqua uscire dal rubinetto. Restò li a guardarla scorrere e in quel momento capì quanto essa fosse preziosa. Sì lavò velocemente e richiuse il rubinetto altrettanto velocemente, in modo da non sprecare quella risorsa fondamentale.

  21. L’acqua:L’unica salvezza per il mondo
    Nell’ anno 2022 le risorse conosciute d’acqua erano completamente esaurite e tutti gli stati del mondo cominciarono a combattere tra di loro per cercare di impadronirsi delle ultime bottiglie d’acqua rimaste nel pianeta. Tutte le forme di vita ne risentirono,alcune cercarono di “modificare” il loro organismo per poter sopravvivere,altre forme di vita si spostarono in altri territori per cercare sorgenti d’acqua, altre morirono per la sete. Alcuni pensarono che questa crisi era accaduta per caso,ma in pochi sapevano che la colpa di tutto questo era soltanto dell’uomo: costruendo industrie e utilizzando l’acqua come discarica inquinando l’unica fonte di vita del mondo e l’eccessivo uso inappropriato ha esaurito tutte le sorgenti. Cosi,per far fronte a questo problema alcuni scienziati si riunirono e cercarono di scovare una soluzione. Alcuni anni dopo,facendo delle ricerche, scoprirono che un modo per riavere l’acqua esisteva,ma era un impresa difficilissima. Esisteva un fiume sotterraneo che si trovava a circa 5000 metri di profondità sotto il fondo di quello che una volta era il mare, e era necessario far saltare la parete rocciosa per far sgorgare l’acqua che avrebbe “ rifornito” tutte le sorgenti. Qualche tempo dopo cominciarono gli scavi, ma si accorse che non bastava una semplice trivella per bucare la parete di roccia e si dovettero utilizzare alcune macchine speciali. Verso la metà del lavoro gli scienziati riuscirono a prelevare una provetta contenente una goccia d’acqua che avevano trovato su di una roccia, analizzandola scoprirono che l’acqua di quella sorgente era contaminata da un alga tossica e per questo motivo dovettero costruire un potente depuratore nel quale avrebbero filtrato l’acqua per poterla rendere potabile. Fecero installare degli altri depuratori nei pressi delle industrie in modo da non commettere lo stesso errore di inquinare l’acqua,e educarono la gente sull’uso dell’acqua necessaria al fa bisogno personale così da evitare gli sprechi. Trivellata la parete rocciosa l’acqua comincio a zampillare fuori dal foro e sgorgando attraverso il depuratore andò a “rifornire” le sorgenti attraverso una fitta rete di canali costruiti dall’uomo Così il pianeta ricominciò a vivere e le persone che lo abitavano compresero la vera importanza dell’acqua come unica fonte di esistenza.

  22. Noi e l’acqua: l’acqua nel nostro immaginario

    Io sostengo l’idea che l’acqua sia un bene e un diritto di tutti e come tale, dovremmo avere nei suoi confronti molto più rispetto.
    Ormai per essa viene sempre più utilizzata l’espressione “oro blu” in conseguenza del fatto che l’acqua non è un bene inesauribile proprio come il petrolio (l’oro nero).
    Essa è sempre stata nella storia della terra la maggiore ricchezza e risorsa, ma oggi rischia di diventare per l’umanità il problema principale, sia per il nord che per il sud del mondo.
    L’uomo si comporta scorrettamente in questa storia, minacciando la salute dell’acqua con l’inquinamento sia agricolo sia industriale e con gli scarichi urbani.
    La sua disponibilità si riduce di giorno in giorno dai consumi troppo eccessivi in tutti gli ambiti, compresi quelli della quotidianità domestica: per esempio quando laviamo i piatti potremmo chiudere il rubinetto tra un risciacquo e l’altro, oppure accendere lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico.
    Io personalmente da piccolo non avevo un buon rapporto con l’acqua, infatti non ho imparato subito a nuotare perché avevo paura dell’acqua alta.
    Ora con il tempo sono riuscito a vincere i miei timori e nel nuoto me la cavo abbastanza bene (anche se ho problemi nel compiere i tuffi).
    Secondo me è un dovere dell’intera società fare un buon uso dell’acqua non sprecandola, essendo questa un bene fondamentale per la vita.

  23. Pochi anni alla rovina
    Aperta la caccia all’ “oro blu”; premio: la sopravvivenza
    La nostra fonte di vita sta scomparendo, non sprechiamola

    I 2/3 della superficie terrestre sono coperti d’acqua; di questa solo il 2,5% è dolce. Essa è distribuita nei laghi e fiumi (0,3%), nei ghiacciai e calotte polari (60%) e nelle falde acquifere (30%), da dove noi preleviamo la maggiore quantità d’acqua. Questa risorsa però, anche se rinnovabile attraverso il suo ciclo, è limitata a causa del riscaldamento globale. Le temperature sono aumentate e l’acqua evapora molto più facilmente. Il cambiamento del clima è causato dall’effetto serra, derivato a sua volta dall’inquinamento atmosferico attraverso la grande quantità di polveri sottili presenti nell’aria. Questa fonte vitale sta perciò diminuendo: i ghiacci si stanno sciogliendo, i fiumi hanno diminuito la loro portata ed essa è sempre più richiesta, soprattutto dai paesi meno sviluppati. In queste zone, anche se presente, mancano i mezzi adatti per poterla utilizzare. Infatti Merzagora in un suo articolo del gennaio 2003 ci riferisce che in Bangla Desh, fino a pochi anni fa, si beveva l’acqua contaminata delle fognature perché non c’erano capitali sufficienti a scavare pozzi di 80 metri anziché 50 per evitare il problema delle radici. Proprio per questo motivo altre documentazioni ci riferiscono che il controllo delle fonti d’acqua potabile potrebbe diventare una delle cause di guerra più probabili. Ma anche adesso tra Siria e Turchia esistono dei forti contrasti per poter usufruire dell’acqua del fiume Eufrate. Oltre alle guerre si aggiunge un’altra conseguenza di questa scarsità: l’acqua, sporca di fango e contaminata quindi da funghi e batteri, è portatrice di gravi malattie e molto spesso anche di morte. Se in questo momento le statistiche affermano che 5000 bambini muoiono ogni giorno per malattie derivate dall’acqua contaminata, nel 2025, quando sarà ancora più scarsa, per queste regioni sarà davvero un dramma. Senza tale risorsa, che è la condizione necessaria della vita, non si cresce, non si produce, si muore. Per attenuare questa diminuzione bisognerebbe limitare gli sprechi, riciclandola quando è possibile e garantendo l’efficienza degli impianti idrici. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di costruire acquedotti paralleli: uno con dell’acqua di prima qualità per uso alimentare, un altro con acqua più scadente per altre destinazioni come quella agricola. Molti non tengono conto dell’importanza della disponibilità d’acqua e si dimenticano che fra qualche anno si combatterà per la sopravvivenza, per questo è importante farne un buon uso. Secondo me questo diritto umano deve essere accessibile a tutti e bisognerebbe investire dei capitali per la sua estrazione, purificazione, distribuzione e recupero anche nei paesi più poveri. In questo modo non solo evitiamo morti inutili, ma, usando correttamente questa fonte di vita, riusciremmo ad averne a sufficienza per tutti.
    Valentina Cernetti

  24. FONTE DI VITA
    “H2O è l’unica formula chimica che tutti conosciamo”,come scrive Ph. Ball in “H2O una biografia dell’acqua”; questo è esatto ma dovremmo affermare che è la risorsa che usiamo di più; soprattutto sprechiamo consapevolmente, come sostiene M. Fontana in “l’acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi”: “l’acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa naturale”; sono d’accordo con Fontana, ma secondo me, in quest’ultimo periodo, l’acqua è la risorsa più sprecata e dimenticata; è una situazione ben visibile, quindi non si può dire FORSE, perché è una situazione concreta.
    La carenza d’acqua è dovuta a diversi fattori come il mutamento climatico collegato alla desertificazione e all’effetto serra, che hanno provocato la diminuzione delle piogge estive e l’aumento della temperatura di 1,5 °C minacciando due miliardi di persone; una cattiva gestione delle acque di scarto; contaminate con sostanze chimiche; sovra sfruttamento delle falde acquifere o opere artificiali, per esempio dighe o canalizzatori che alterano l’ecosistema fluviale, impedendo quindi il normale deflusso con effetti devastanti sugli equilibri del sistema idrogeologico.
    Il problema è che stiamo usando più acqua di quanto la Terra può darci, questo è molto grave perché pensiamo solo ad usare questa risorsa , considerandola inesauribile, il che non è affatto vero, perché a forza di utilizzarla sta diventando limitata, come ci è riportato in “Atti della Giornata mondiale per l’alimentazione 2002”; a mio parere però non è necessario tutelare di più l’acqua oltre alla giornata mondiale dell’acqua stabilita il 22 marzo di ogni anno, perché tutti noi, essendo responsabili delle nostre azioni, siamo in grado di riflettere sulle conseguenze e pensare al nostro futuro, riducendo così i consumi superflui dell’acqua con piccoli gesti quotidiani; per esempio il rubinetto che perde possiamo aggiustarlo o l’acqua che usiamo per la pasta possiamo utilizzarla per lavare i piatti o per annaffiare le piante.
    Questi sono alcuni accorgimenti che tutti potremmo sfruttare per stare più attenti, a meno che ci si voglia far del male da soli, causando una diminuzione d’acqua per tutti; non è assolutamente giusto, perché dobbiamo essere una società capace di controllare gli usi e limitare gli sprechi, se non si vuole arrivare ad una guerra per il controllo dell’acqua come afferma in “La Stampa Specchio 2003”: “Secondo le organizzazioni internazionali, il controllo delle fonti d’acqua potabile potrebbe diventare una delle cause di guerra più probabili nei prossimi anni.”
    Il paese più a rischio è il Medio Oriente, invece per alcuni Stati africani il problema non è la poca acqua ma l’inesistenza di mezzi finanziari per distribuirla alla popolazione.
    Secondo me, una soluzione valida potrebbe essere quella di costruire acquedotti paralleli che vadano ad alimentare funzioni diverse dell’acqua.
    Alcuni dati significativi presi in “La Repubblica 2003” sono: 2,5% dell’acqua del nostro pianeta è dolce, quindi la maggior parte è acqua salata, ciò comporta impianti e soldi da poter utilizzare per questi processi.
    Un altro dato significativo è il 70% dell’acqua utilizzata in agricoltura. Per irrigare i campi, ci sono due modi, quello a pioggia o a goccia, perché l’acqua viene sprecata meno, trovandosi vicino la piantina mentre nella tecnica a pioggia il Sole fa evaporare le gocce e quindi non viene utilizzata al massimo.
    “H2O in molte parti del mondo è marrone,sporca di fango e portatrice di funghi e batteri e quindi di malattie e di morte” sostiene M. Merzagora in “Un patto sul colore dell’acqua”, infatti 2,2 milioni di persone muoiono ogni anno per malattie derivate dall’acqua contaminata,questo perché ci sono delle immissioni di materie contaminanti sia da parte delle attività industriali sia da quelle agricole.
    A mio parere c’è un problema di fondo: il malfunzionamento delle attività, che non si rendono conto di quanto sprecano e inquinano non utilizzando metodi che le portano a risparmiare e a sprecare di meno, come dimostrano questi dati: 20.137 m3 all’anno sono utilizzati per l’irrigazione e solo 5.919 per l’energia, dati presi in “Il Sole 24 ORE,2003”, questo fa capire che si adottano per irrigare sistemi a pioggia, perché quelli a goccia sono più complicati da applicare, in quanto devono essere posti in ogni pianta.
    Secondo me bisognerebbe sfruttare l’acqua che si spreca per l’energia, potrebbe essere una soluzione per le acque di scarto.
    Un rischio è che l’acqua diventi privatizzata, ciò comporterebbe l’accesso a questa risorsa solo per i Paesi ricchi. A mio parere il mercato dell’acqua dovrebbe essere equo, non aumentando le tariffe, non sfruttando eccessivamente le falde acquifere ed eliminando la corruzione nel sistema di ripartizione dei diritti idrici.
    L’acqua è un bene prezioso, limitato e di tutti, non bisogna sprecarla, ma riciclarla. Senza di essa niente può vivere, crescere e produrre, è necessario tenere sotto controllo i dati, non può essere per sempre disponibile se tutti continuiamo a pensare che sia illimitata e a utilizzarla in tutti i modi possibili.
    In futuro l’acqua definita “ORO BLU” non potrà essere sostituita con l’ “oro nero”, quindi è un bene insostituibile,quasi raro.
    Non distruggiamo la nostra vita.
    Silvia Passarini

  25. ACQUA: IL NOSTRO FUTURO IN PERICOLO

    Oggi la causa principale dei conflitti tra i popoli è il potere, in un futuro molto prossimo sarà la sopravvivenza. La società odierna, basata sul consumismo, è alimentata dal petrolio, il cosiddetto “ORO NERO”; senza di esso infatti i paesi ricchi dovrebbero cambiare radicalmente modo di vivere ed abitudini. Tutti sono a conoscenza della carenza del petrolio, che di conseguenza aumenta ogni giorno di valore e prezzo, ma sanno anche che, qualora non dovesse essere più disponibile, una prospettiva di vita ci sarebbe comunque, nonostante i drastici mutamenti di usi e costumi. Il serio problema che da qualche tempo mette in forse la sopravvivenza della gran parte degli esseri viventi sulla Terra è però un altro: la sempre minore disponibilità di acqua potabile. «Destino veramente strano quello dell’acqua: se un essere umano ne è privato solo per pochi giorni, muore.[…] Allo stesso tempo, però, l’acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa naturale.» di M. Fontana, “L’acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi”, Editori riuniti, 1984. come spiegato da Fontana, l’unica causa del problema è proprio l’uomo che, incurante delle conseguenze ha da sempre pensato solo ed esclusivamente al suo benessere cercando la via più breve per raggiungerlo. È importante sapere che l’ONU ha imposto un limite minimo di diritto all’acqua per ogni essere umano di quaranta litri, e che in media un africano ha accesso a dieci litri d’acqua al giorno contro i quattrocentoventicinque di un nordamericano. Questi dati, fornitici da “la Repubblica” del 15 marzo 2003, rendono perfettamente l’idea della quantità d’acqua sperperata dai paesi del nord del mondo che «si sono abituati all’idea che risorse essenziali per la vita e per le attività economiche e produttive, come l’acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre disponibili.», come ci ricordano gli “Atti della Giornata mondiale per l’alimentazione 2002”. In questo campo nulla deve essere dato per scontato, tanto meno dagli abitanti dei luoghi più sviluppati che, al contrario, devono rimboccarsi le maniche, progettare e mettere in atto dei rimedi che non lascino peggiorare la situazione, già abbastanza critica. Infatti, secondo le previsioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità, nel 2025 (tra soli 17 anni) due persone su tre potrebbero non avere sufficienti risorse per vivere. I progetti formulati per ora e destinati ad essere in breve messi in atto sono pochi; ad esempio costruire due acquedotti paralleli nelle abitazioni, uno di acqua potabile ed uno no, destalinizzare l’acqua salata (anche se la qualità non sarebbe ottima ed il processo molto costoso); tutto sta però nel realizzarli, o almeno cercare di farlo. Quel che è certo è che alcuni grandi uomini famosi e carismatici si stanno impegnando e adoperano il loro potere per informare la gente tramite gli influenti media, che in qualche forma arrivano sempre in tutte le case ed all’orecchio di ciascuno di noi. Se ogni persona nel proprio piccolo si impegnasse almeno un po’, di certo ciò aiuterebbe, anche se non a risolvere il problema, sicuramente ad alleviare le conseguenze e cercare di evitare future catastrofi.

  26. TEMA
    Saggio breve
    Destinazione editoriale: fascicolo scolastico di ricerca
    Titolo: H2o : dominio per la vita

    La terra sta attraversando un periodo di declino e, come si è visto nel corso della storia, la sua linea di sviluppo è molto altalenante. Queste fasi sono dovute a molti fattori e uno di questi riguarda ogni individuo della Terra: l’acqua. Essa è indispensabile e inalienabile per la vita del pianeta e non a caso i 2/3 del pianeta è ricoperto da acqua. Oggi gli scienziati fanno molto lavoro per scoprire tutto su questa molecola tanto semplice da imparare quanto difficile nello studio dei suoi aspetti. Nell’ultimo secolo le cose sono cambiate: lo 0,08% soltanto è a disposizione degli umani e questa risorsa, se non rispettato il suo ciclo, è esauribile, mentre come si fa notare in “Atti della giornata mondiale per l’alimentazione 2002” la società contemporanea si è abituata all’idea che “risorse come l’acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre disponibili”. Noi ci rendiamo conto che questa risorsa naturale è divenuta limitata a causa dello sviluppo industriale eccessivo, e richiede il 22% dell’acqua disponibile, e della superficialità degli Stati circa gli sprechi eccessivi. Quest’ ultimo problema riguarda in primo piano l’Occidente e in particolare l’Italia, che deve intervenire per salvaguardare questo bene prezioso e ridurre i fabbisogni idrici ancora alti rispetto al resto d’Europa. Come riferisce M. Marzagora nell’articolo”Un patto sul colore dell’acqua” del 5 gennaio 2003, “ In molte parti del mondo l’acqua è marrone, sporca di fango, portatrice di funghi e batteri, quindi di malattie e di morte”.
    Con questo si capisce che quello che per qualcuno è vita per altri è causa di morte e ciò dovrebbe far riflettere “i potenti” del mondo sviluppato sulla necessità di diminuire i consumi e ridurre drasticamente gli sprechi. Questo problema potrebbe essere risolto anche cercando di distribuire in modo omogeneo l’acqua in tutte le zone del pianeta evitando morti di bambini e guerre per il dominio di questa importante risorsa come accade in Siria e Turchia per l’acqua dell’Eufrate, tra Israele e Libano e in diverse zone dell’Africa,in relazione a quanto ci riferisce” La stampa-Specchio” del 22 marzo 2003. A volte da parte di alcuni c’è scetticismo sulla mancanza dell’acqua, e vengono sottovalutate le conseguenze reali che si potranno verificare in futuro se non si interviene subito. Intanto come riferito in “ Atti della giornata mondiale 2002” l’acqua diventerà sempre più un bene prezioso ed insostituibile, anche raro. In seguito la scarsa quantità di acqua porterà numerose morti ( ogni anno muoiono 2,2 milioni di persone dovute all’acqua contaminata) soprattutto nei Paesi poco sviluppati, come Burundi, Niger, Etiopi, poi ci sarà un drastico cambiamento del paesaggio naturale con l’avanzamento della desertificazione( In Italia il 27% della superficie) e l’estinzione di numerose specie animali e vegetali. Infine la mancanza di acqua porterà un dissesto nell’ equilibrio naturale con il cambiamento climatico e la scomparsa parziale delle stagioni. Alcune di queste possibili conseguenze possono essere evitate con immediati accorgimenti che ognuno di noi prenderà come impegno per il futuro. La prima e più importante accortezza è quella che l’acqua non deve essere sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata, come dice M. Fontazza in “L’acqua, natura, uso, consumo, inquinamenti e sprechi”.
    Siccome l’acqua è un problema affrontabile su scala locale bisogna iniziare dagli sprechi più piccoli, come le perdite delle tubature degli acquedotti o come le inefficienze in agricoltura.
    Poi ci sono gli sprechi evitabili da tutti noi, cioè quelli nell’uso domestico di tutti i giorni in cui ci serviamo del 8% dell’acqua disponibile. Secondo me, se gli individui dei paesi più sviluppati si “ svegliassero tutto il pianeta potrebbe riceverne dei benefici. In conclusione sono d’accordo con quanto riferito in “Atti della giornata mondiale per l’alimentazione 2002” cioè che “ l’acqua non dovrà essere un fattore di incertezza o, nel caso delle catastrofi, minaccia per la popolazione mondiale, anche nei luoghi dove il clima favorevole, le piogge, l’innevamento, l’alternarsi delle stagioni l’hanno resa abbondante”

  27. Allarme acqua! Una semplice formula chimica fondamentale per la vita

    Negli ultimi anni abbiamo notato che una risorsa naturale di vitale importanza è l’acqua.
    L’acqua, come abbiamo potuto trarre dal saggio di Ball edito da “Rizzoli” nel 2000 ,è un composto liquido a prima vista molto semplice, due atomi di idrogeno e uno di ossigeno, ma in realtà sono estremamente importanti per la nostra vita. Infatti l’allarme acqua mette in crisi molte persone, visto che in questo periodo ci sono molti fattori di riduzione di questa disponibilità sul pianeta. Questa crisi è dovuta alle nostre abitudini e all’uso che ne facciamo.
    La maggior parte di essa viene utilizzata in agricoltura,circa il 70%, e per non sprecarla bisognerebbe ripristinare le forme di agricoltura più antiche, utilizzare un buon metodo di irrigazione, un’irrigazione a doccia a bassa tecnologia. La quale conduce l’acqua direttamente alla radice e consente di evitare gli sprechi. In questo modo si potrebbe migliorare la distribuzione irrigua,evitando delle disperzioni per evaporazioni o infiltrazione.
    Il 22% viene utilizzato nell’ambito industriale. Questo uso è molto grave soprattutto per l’impatto inquinante con sostanze e materiali non biodegradabili. Invece in base ai dati tratti dalla “Repubblica” del 2003 l’utilizzo dell’acqua per usi domestici è solo dell’8%. Nelle nostre azioni quotidiane consumiamo molta più acqua del necessario e se continuiremo in questo modo nel 2025,l’acqua potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. Anche dei semplici e piccoli nodi di risparmio potrebbero migliorare la vita a molte persone. Nel Terzo Mondo è difficile da affrontare il punto per la costruzione di un acquedotto. Al contrario dei paesi più ricchi,i quali potrebbero trovare facilmente una soluzione con gli acquedotti paralleli: uno con acqua di prima qualità per l’uso alimentare e un altro con acqua più scadente per altre destinazioni. Tutti noi potremmo riciclare l’acqua per innaffiare le nostre piante, non tagliere l’erba troppo corta, perché quella più altra necessita di meno acqua, mettere uno strato di foglie secche alla base delle piante da giardino per evitare che la terra si asciughi troppo presto e per mantenere l’umidità al suolo. Nel momento in cui è una risorsa limitata e per il futuro è già motivo di preoccupazioni, con delle piccole azioni potremmo migliorare lo sviluppo per la nostra vita,la salute,le città,le campagne,l’agricoltura e per una sana alimentazione.
    Una volta riusciti a diminuire gli sprechi locali,si potrà avere un’acqua meno inquinata dalle contaminazioni e quindi un’acqua pura che potrebbe risparmiare delle malattie o la morte.
    La depurazione deve essere effettuata con un processo biologico a fanghi attivi con digestione anaerobica a bacini combinati in modo che l’acqua utilizzata non sia contaminata. Le acque reflue urbane industriali contengono i residui delle sostanze che l’uomo utilizza e questi residui modificano la qualità dei corpi idrici che le ricevono,ci troviamo di fronte al fenomeno detto “inquinamento delle acque”. Un primo grado di inquinamento è quello che si verifica per cause naturali.Un secondo grado di inquinamento,leggermente più alto, è quello in cui l’acqua, ricevendo dall’esterno sostanze inquinanti, presenta caratteristiche da poter essere depurata naturalmente senza l’intervento dell’uomo. Per finire c’è il terzo grado di inquinamento,che è quello in cui il contenuto delle sostanze inquinanti è tale da non poter essere eliminato naturalmente. A volte può essere riciclate le acque reflue trattate perché sono ricche di nutrienti e possono fornire tutto l’azoto e molto fosforo e potassio per la normale produzione agricola alimentare.
    Rimuovendo le contaminazioni,rendono più pura l’acqua e potremmo risolvere una delle cause che provocano anche la morte. Bosogna riuscire a riflettere sulla carenza d’acqua che è una delle minacce ambientali più serie, e che stiamo usando più acque di quanto la terra può darci.

    Marianna Pierucci

  28. NON TUTTI LO SANNO

    L’acqua è una risorsa ambientale che la terra ci mette a disposizione, è esauribile ma al tempo stesso rinnovabile attraverso il suo eterno ciclo: evaporazione, condensazione, precipitazione, infiltrazione, ruscellamento e traspirazione.
    La distribuzione sulle terre emerse non è del tutto uniforme: alcune parti sono ricche di precipitazioni, bacini fluviali e laghi, mentre alcune aree sono aride, semiaride o addirittura desertiche.
    Il fabbisogno e il consumo di questa risorsa idrica assai importante dipendono da vari fattori: dal numero d’abitanti, dal livello d’urbanizzazione e dal livello di sviluppo economico. Infatti, più alto è il tenore di vita e maggiore risulta il consumo. Nei paesi economicamente sviluppati in cui questa ricchezza è scarsa, se è possibile, sono costruiti impianti di desalinizzazione delle acque marine, dighe per la raccolta, efficienti canalizzazioni per il trasporto e moderni impianti per la distribuzione, in quanto l’acqua è la condizione necessaria, la fonte, la matrice della vita e senza questa sostanza non ci sarebbe alcuna forma d’esistenza sulla terra.
    Gli uomini non si accorgono del bene prezioso che hanno tra le mani, infatti, com’è riportato in “Atti della giornata mondiale per l’alimentazione 2002” la società contemporanea è abituata all’idea che risorse essenziali per la vita e per le attività economiche e produttive, come l’acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre disponibili, ma non tutti sanno che questa fondamentale risorsa è limitata ed in alcune situazioni inizia a scarseggiare. A proposito di questo Fontana afferma che il destino dell’acqua è veramente strano: se un essere umano n’è privato per pochi giorni, muore, senza di essa niente può vivere, crescere, produrre.
    Negli ultimi 50 anni la disponibilità d’acqua è variata sensibilmente.
    Se gli attuali modelli di consumo nei vari paesi resteranno invariati, la situazione è destinata a peggiorare. L’editoriale “La Repubblica” del 15 Marzo 2003, ci fa presente che già oggi un sesto della popolazione mondiale non ha accesso ad acque sicure, il 40% non dispone di impianti igienici adeguati ed ogni giorno 5000 bambini muoiono per malattie causate da acqua inquinata. Si stima che l’80% di tutte le malattie diffuse nel mondo in via di sviluppo sono dovute da acqua non potabile ed impianti igienici non adeguati, su mille e quattrocento chilometri cubi d’acqua sul nostro pianeta, solo, l’0.08% è a disposizione degli esseri umani: altro dato preoccupante è che il 27% dell’Italia è a rischio desertificazione, vale a dire un progressivo inaridimento di una zona di terreno, in precedenza fertile a causa della negativa evoluzione delle condizioni climatiche e dell’impoverimento chimico del suolo.
    A tutto ciò bisogna porre dei rimedi, di questo si occupa una comunità internazionale, il cui obbiettivo è quello di dimezzare entro il 2015 il numero di persone che non dispongono di un accesso sicuro all’acqua potabile. Per attuare una corretta politica delle acque è necessario ridurre gli sprechi nelle reti di distribuzione, sensibilizzare l’opinione pubblica al risparmio e al controllo dei consumi e riutilizzare le acque recuperandole all’uso attraverso processi di riciclo.
    Per richiamare ancora più fortemente il pubblico, i mass-media e i sistemi d’informazione e il 22 Marzo di ogni anno organizzano una giornata a favore dell’acqua.
    RAGAZZI & RAGAZZE….IL 22 MARZO è VICINO….MI RACCOMANDO PARTECIPATE!!
    Beatrice Piantoni

  29. Due atomi di idrogeno e uno di ossigeno:tutta la nostra vita.

    In questi ultimi anni si parla sempre di petrolio. E l’acqua? Chi pensa all’acqua? Questa molecola,che all’apparenza è molto semplice,è fondamentale per la vita di ogni essere vivente nella terra. Approfondendo l’argomento si scoprono vari punti che non vengono presi abbastanza in considerazione. Essendo più del 70% l’uso d’acqua per l’agricoltura, sarebbe appropriato cercare di sprecare il minimo indispensabile. Un esempio può essere il tipo di irrigazione: a pioggia o a goccia. Con il primo metodo indicato si ha un getto d’acqua molto ampio e veloce, ma più della metà usata evapora e non cade nel terreno;con l’irrigazione a goccia la distanza dal terreno è piccola,garantendo l’assorbimento costante del liquido. Anche per quanto riguarda l’uso domestico,come scrive il giornalista Merzagora in un suo articolo del Sole 24 Ore del 2003, ci sono delle situazioni dove si verifica uno spreco continuo di questa sostanza. A chi non è mai capitato di avere uno o più lavandini che gocciolano? Frequentemente questi vengono aggiustati anche a distanza di mesi solo perché il rumore delle gocce crea fastidio. Altro episodio possibile è lo sciacquone del bagno che fa scorrere continuamente l’acqua senza che noi ce ne accorgiamo,creando perdite enormi di questa sostanza vitale. L’uomo si lamenta della scarsità dell’acqua,ma allo stesso tempo la sporca,la inquina;infatti alcune volte i residui di lavorazione delle fabbriche vengono versati in modo illegale direttamente in mare senza passaggi negli impianti di depurazione. Un altro fattore è l’inquinamento atmosferico:i gas di scarico dei mezzi di trasporto e degli impianti di riscaldamento domestici e i fumi delle industrie si combinano con il vapor d’acqua dell’aria e ricadono sotto forma di piogge acide che penetrano nel suolo andando a modificare anche le risorse di questa fonte vitale. La percentuale d’acqua dolce è molto bassa rispetto a quella presente nella terra, e solo pochi paesi industrializzati possono permettersi depuratori o attrezzature specifiche per la desalinizzazione. I paesi del terzo mondo sono più a rischio,perché sono obbligati a bere acqua non potabile:”marrone dallo sporco,piena di fango e portatrice di funghi e batteri e di conseguenza anche di malattie a volte mortali”. A mio parere una causa rilevante dello spreco d’acqua è una mancata informazione di questo problema attualissimo. La gente,quando spreca questa risorsa,forse neanche se ne rende conto,perché non è consapevole di quello che fa. Noi uomini del ventunesimo secolo abbiamo un modo di vivere che non fa riflettere sulle risorse vitali,al contrario su quelle materiali;un esempio banale ma reale: il petrolio. In televisione non si fa altro che parlare di guerre per l’ “oro nero”,del prezzo record che ha raggiunto e del conseguente innalzamento del costo dei carburanti. Ragionando oggetivamente,l’uomo può vivere senza mezzi che necessitano di petrolio e derivati? Sicuramente la risposta è sì,poiché questi oggetti sono stati inventati dall’uomo per comodità. Ma una persona può vivere senza acqua? Altra risposta semplice ed ovvia, il nostro organismo è composto dalla maggior parte di acqua e senza di essa rimarremmo disidratati. Da alcuni dati forniti dal giornale “La Repubblica” ci rendiamo conto del bisogno d’acqua: circa il 40% della popolazione mondiale soffre di carenze idriche, altre 2.2 milioni di persone,tra cui 5000 bambini,muoiono ogni giorno per malattie derivate dall’acqua contaminata e il 27% dell’Italia è a rischio desertificazione. La mancanza di acqua e di piogge è la causa di altri problemi non meno importanti. La siccità della vegetazione crea degli incendi in larghi territori,come abbiamo potuto vedere anche nel nostro perse durante l’estate del 2007 con enormi distese di vegetazione distrutta. Il problema opposto si può verificare con il riscaldamento globale. Ogni anno la temperatura sale notevolmente,causando lo scioglimento dei ghiacci e un innalzamento del livello del mare con un conseguente allagamento delle città costiere. Per cercare di sensibilizzare le persone,tutti i sistemi informativi,nella giornata mondiale dell’acqua stabilita il 22 Marzo, pubblicano libri od organizzano manifestazioni riguardanti queste tematiche. A volte,pensandoci, si rimane stupiti all’idea che un liquido trasparente,senza sapore,odore e colore sia così importante per la vita. In fondo,però,le cose più semplici sono quelle che ti fanno apprezzare ogni giorno di più la possibilità di vivere.
    Ceci Federica

  30. L’acqua: la vera ricchezza dell’umanità
    L’ acqua è senza dubbio il bene più prezioso del nostro pianeta , infatti come cita Ball in “H2O una biografia dell’ acqua” , Rizzoli 2000: “l’acqua […] è la condizione necessaria , la fonte, la matrice della vita”. L’essere umano e tutte le creature viventi, infatti , dipendono dall’ acqua , perché senza di essa non potrebbero sopravvivere. L’ acqua , purtroppo , è poca e mal distributa : solamente il 2,5% dell’acqua del nostro pianeta è dolce e la maggior parte di essa si trova nellle falde acquifere e nelle calotte polari , questo rende difficile poterla utilizzare e talvolta è necessario desalinizzare l’acqua dei mari , ma questo procedimento è lungo e costoso e di conseguenza è possibile applicarlo solamente nei paesi più ricchi . Un altro grave problema è che l’acqua molto spesso viene sprecata , anche involontariamente, dall’ uomo, che la utilizza come se fosse una risorsa inesauribile , sempre disponibile. Le cause degli sprechi sono numerose e delle volte dipendono da perdite delle tubature, da impianti di irrigazione inadatti o semplicemente da distrazione come quando, ad esempio, si lascia il rubinrtto aperto. “Se un essere umano ne è privato solo per pochi giorni, muore” dice Fontana in “L’acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi”, Editori riuniti, 1984. Questa affermazione dovrebbe farci comprendere quanto l’ acqua sia essenziale per la nostra esistenza , perciò dovremmo cercare di trovare dei rimedi agli sprechi : l’ impianto a pioggia potrebbe essere sostituito con l’ impianto a gocce , le tubature dovrebbero essere riparate immediatamente e controllate ogni anno. L’ acqua, inoltre, può essere riutilizzata, ad esempio l’ acqua con cui abbiamo cucinato la pasta può essere usata per lavare i piatti, oppure l’ acqua con cui abbiamo lavato la verdura può essere usata per innaffiare le piante. All’ acqua, però, sono legati dei fatti molto gravi come si può notare nei dati pubblicati in “la Repubblica”, 15 marzo 2003, “2,2 milioni di persone muoiono ogni anno per malattie derivate dall’acqua contaminata” e “500 bambini muoinono ogni giorno per malattie derivate dall’acqua contaminata”. Questo accade soprattutto nei paesi poveri e sottosviluppati, nei quali l ’acqua è sporca e malsana, inadatta per il fabbisogno idrico della popolazione.
    L’acqua è anche oggetto di guerre tra popolazioni confinanti, le quali si contendono i corsi dei fiumi sia per poterla bere
    che per poterci irrigare campi o produrre energia elettrica. Un rischio che si corre a causa dell’acqua è che questa venga
    privatizzata, in tal modo c’è il pericolo che non tutte le persone abbiano accesso a questa risorsa, perché diventerebbe una questione economica e commerciale, mentre, se è lo Stato a gestire la situazione, a ogni persona è garantita sicuramente la quantità di acqua giusta per il proprio sostentamento. Se ci soffermiamo ad analizzare i dati relativi ai fabbisogni idrici dell’ Italia pubblicati in “Il Sole 24 Ore”, 5 ottobre 2003, possiamo constatare che la maggior parte del fabbisogno del nostro paese è irruguo, mentre quelli industriali e civili sono molto più bassi e il fabbisogno di Energia è decisamente inferiore ai tre prcedenti. Ciò dipende certamente dal fatto che uno dei settori poù importanti dell’Italia è quello agricolo. Per quanto riguarda le prosettive dell’acqua, come si afferma in “Atti della giornata mondiale per l’alimentazione 2002”: “L’acqua non dovrà essere un fattore di incertezza o, nel caso di catastofi, minaccia per la popolazione del mondo, anche nei luoghi dove il clima favorevole, le piogge, l’innevamento, l’alternarsi delle stagioni
    l’ hanno resa abbondante”. L’intera umanità, infatti, deve considerarla il bene più prezioso ed insostituibile e perciò deve fare qualunque cosa per garantirla alle generazioni future. L’acqua infatti è la vera ricchezza del nostro pianeta:
    l’ “oro blu” nel futuro diventerà di certo più prezioso del petrolio, l’ “oro nero”, che al giorno d’oggi è considerato fonte di ricchezza e potere. La popolazione della Terra ha bisogno dell’acqua per andare avanti, può benissimo sopravvivere senza il petrolio o altre fonti di ricchezza e guadagno, ma senza l’acqua l’umanità non può vivere e se ci fosse una grandissima quantità di petrolio, ma niente acqua, sarebbe come non possedere nulla che sia veramente importante.
    Samuela Casali

  31. “L’oro blu”: risorsa in esaurimento.

    Il mondo, da un po’ di tempo, sta iniziando ad affrontare un problema che fino a pochi anni fa ci sembrava solo fantascienza e poteva interessare solo le generazioni future: la scarsità di acqua. Infatti, tutti siamo a conoscenza che l’acqua, H2O, è la molecola della vita. Ph. Ball, in “H2O una biografia dell’acqua”( testo edito da Rizzoli nel 2000) spiega come l’acqua sia un bene primario, associato da tutti i popoli alla divinità venerata. Ogni uomo deve usufruire di almeno 5 litri di acqua al giorno per il suo bisogno fisiologico e di 40 litri per il suo bisogno generale. Nei 147 paesi inseriti nel “Indice di povertà dell’acqua” (in “La Repubblica”, 15 marzo 2003) molte persone non riescono a ricevere neanche i 5 litri di acqua per vivere, oppure ricevono acqua sporca o infetta.
    Si calcola che 5000 bambini muoiano ogni giorno a causa di malattie derivanti da acqua infetta. Si pensa che questi problemi riguardino solo il cosiddetto “Terzo Mondo”, ma anche nei paesi sviluppati si possono riscontrare dei problemi riguardanti la scarsità di acqua. Questo problema deriva nella maggior parte dei casi da un uso poco consapevole delle risorse idriche oppure dalla completa noncuranza di queste risorse. Ad esempio, se pensiamo all’acqua che è utilizzata in agricoltura, il 70% di quella disponibile per l’uomo ( in”La Repubblica”, 15 marzo 2003),viene sprecata largamente a causa di un irrigamento che tende a “sovraccaricare” le piante di acqua o a fare in modo che l’acqua evapori prima di giungere terra. Per risolvere questo problema, gli agricoltori dovrebbero utilizzare un sistema di irrigazione detto “a goccia”, ovvero nutrire le piante direttamente alla radice, evitando in questo modo inutili sprechi. Un altro caso di spreco è dato dalla noncuranza verso le tubature degli acquedotti che perdono o, da parte dei cittadini, verso i rubinetti guasti. Nell’uso civile molte sono le soluzioni per risparmiare acqua o per riutilizzarla più volte. Ad esempio l’acqua di cottura della pasta o di altri alimenti potrebbe essere utilizzata per annaffiare le piante del giardino. Queste idee di risparmio possono essere valutate come inutili e inopportune, poiché oggi si pensa che l’acqua sia inesauribile, sempre disponibile. Bisogna quindi migliorare la conoscenza riguardante la scarsità di acqua. Come detto in “Atti della Giornata mondiale per l’alimentazione”, i cittadini non sono consapevoli delle problematiche riguardanti l’acqua oppure pensano siano legate solo ai paesi sottosviluppati. Occorre quindi migliorare i sistemi di informazione e di educazione al risparmio dell’acqua. Secondo quanto riferito nell’articolo presente in “La Stampa-Specchio” del 22 marzo 2003, l’acqua sta diventando il motivo di molte guerre. Alcune aree di crisi si possono riscontrare tra Siria e Turchia, per l controllo del fiume Eufrate. Come una volta per il petrolio si scatenavano delle guerre, così l’”oro blu” potrebbe diventare la causa della maggior parte di conflitti. Io penso che per risolvere questo problema dell’acqua, bisognerebbe innanzitutto garantire alle popolazioni meno sviluppate l’accesso sicuro alle fonti d’acqua per prevenire le morti assurde delle persone innocenti. Si calcola infatti che nel 2025 l’acqua potrebbe essere insufficiente per due persone su tre( M.Merzagora, Un patto sul colore dell’acqua, in “IL Sole 24 ore” 5 gennaio 2003). Inoltre si dovrebbero ridurre gli sprechi d’acqua soprattutto in agricoltura e negli usi domestici. Sono del parere, però, che alcuni scienziati e scrittori siano troppo pessimisti e allarmanti riguardo alla scarsità di acqua, anche se bisogna iniziare ad affrontare questo problema molto seriamente, poiché non riguarda solo noi, ma anche i nostri figli e nipoti.

  32. Problemi in tutto il mondo per la carenza d’acqua
    S.O.S. ACQUA
    Gli studiosi: entro il 2025 due persone su tre non avranno il fabbisogno necessario d’acqua!
    L’acqua è l’elemento fondamentale della vita, il motore del mondo. Purtroppo già da tempo gli studiosi lanciano un “S.O.S. ACQUA” affermando che questa risorsa non è illimitata come si pensa, bensì esauribile. L’inquinamento, l’aumento della temperatura e il sovra sfruttamento delle falde acquifere sono le principali cause. Ma davvero l’acqua non è illimitata? Davvero esiste la possibilità che nel 2025 due persone su tre non abbiano il necessario fabbisogno d’acqua? Purtroppo la risposta a queste domande è affermativa. A confermarlo sono alcuni numeri. Basti pensare che i 2/3 della superficie terrestre sono coperti d’acqua, ma di questi solo il 2,5 % non è salata. L’acqua non salata a disposizione degli esseri umani è solo lo 0,08%, il restante si trova in nevi perenni o ghiacciai. Dell’acqua disponibile il 70% viene utilizzata per l’agricoltura, il 22% per l’industria e l’8% per uso domestico, ma non sono questi i numeri che ci devono far preoccupar, bensì altri. Il 27% dell’Italia è a rischio desertificazione, il 40% della popolazione mondiale soffre di carenze idriche, 2,2 milioni di persone muoiono ogni anno a causa della mancanza d’acqua e 5000 bambini muoiono ogni giorno per malattie derivate dall’acqua. Queste statistiche sono state rilevate nel 2003, ma la situazione in questo periodo non è cambiata. Una domanda che sorge spontanea è come risolvere il problema. Diverse le opinioni a riguardo. Il giornalista Mezzagora su un articolo pubblicato nel marzo del 2003 su “”il sole 24 ore” affermava che “l’acqua è un problema globale, ma è affrontabile su scala locale”. Infatti anche piccoli accorgimenti domestici possono aiutare a migliorare la situazione. Un rubinetto che sgocciola non è solo un fastidioso rumore, ma anche litri e litri d’acqua sprecata. su scala globale uno dei problemi maggiori è la privatizzazione dell’acqua. L’acqua infatti deve essere un bene comune e non uno strumento per il guadagno personale. Con la privatizzazione le persone dovrebbero pagare per un bene che in realtà è nel loro diritto. Differente è l’industrializzazione dell’acqua in cui lo stato procederebbe a migliorarne la qualità e a fornirla in modo equo alla popolazione. Purtroppo non tutti gli stati ne hanno la possibilità. L’africa è l’esempio più eloquente. Essa avrebbe una grande disponibilità idrica, ma non avendo i capitali adatti per estrarla e purificarla si trova a essere uno di paesi con i maggiori problemi legati alla mancanza d’acqua, mentre i paesi più sviluppati, anche se carenti d’acqua, hanno i capitali adatti per costruire apparecchiature o per comprare direttamente il bene primario. Infatti un nordamericano utilizza in media 425 litri d’acqua al giorno mentre un africano soltanto 10. Questa differenza non rivela solo come l’acqua non sia uniformemente distribuita nel territorio, ma anche che chi ha la fortuna di possedere grandi quantità, di solito, le spreca o le inquina. Infatti le acque vengono spesso inquinate dalle industrie e rese inutilizzabili. L’acqua sta diventando sempre più un bene prezioso e fonte di guadagno che causa guerre come con il petrolio. Alcuni esempi di guerre per “l’oro blu” si hanno in Egitto, dove da anni c’è una lotta in quanto il Nilo non nasce proprio in Egitto, e quindi il paese dove nasce vuole l’egemonia su questo fiume. Lotte si hanno anche tra Siria e Turchia, per il fiume Eufrate. Infatti la capitale della Siria soffre da anni di carenza d’acqua, la Siria sta cercando di prendere più acqua dal fiume ai danni della Turchia. Si è risolto invece il conflitto tra India e Pakistan dove l’India ha previsto la costruzione di una diga. Il problema dell’acqua è uno dei principali problemi legati all’ambiente. Da anni le organizzazioni promuovono iniziative al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica. Le cause dei principali problemi ambientali che secondo gli studiosi distruggeranno il mondo, dipendono fondamentalmente dall’uomo. Gli uomini devono essere informati, ma poi è loro compito mobilitarsi per cercare di salvare la situazione.

  33. La corsa all’ oro blu: ora un’ ipotesi, in futuro una necessità

    H2o. Sembra strano che una così piccola molecola sia determinante per l’esistenza di tutte le entità viventi sulla terra. L’oro blu è infatti la principale fonte di sostentamento per l’uomo, le piante e gli animali. Purtroppo però, se i costanti sprechi e i troppo frequenti utilizzi continueranno ad essere tali, il pianeta si troverà nel bel mezzo di una gravissima crisi idrica. Cominciamo con il dire che l’acqua è poca e mal distribuita. Soltanto il 2,5% dell’ acqua presente sulla terra è dolce e i due terzi ne sono situati nelle calotte polari. Essa è però rinnovabile, grazie al suo eterno ciclo di evaporazione, condensazione, precipitazione, assorbimento, ruscellamento e traspirazione, ma non inesauribile, come testimoniano gli atti della giornata mondiale per l’alimentazione 2002. Non tutti sanno infatti che questa preziosissima risorsa è limitata e che in alcuni luoghi comincia a scarseggiare, quando non è assente del tutto. In futuro essa diventerà un bene sempre più raro ed insostituibile, a causa dei continui sprechi e usi sconsiderati che vengono effettuati nei vari campi in cui è utilizzata, soprattutto in quello agricolo. L’uomo impiega il 70% dell’ acqua a sua disposizione per irrigare i campi, il 22% per l’industria e l’8% per gli usi domestici. Purtroppo le inefficienze in campo agricolo e le stupide perdite delle tubature sono, come sostiene M. Merzagora, la causa principale dello stress idrico. Ciò potrebbe essere un problema in Italia, ma in stati come il Bangladesh, Haiti, Malawi, Burundi può diventare un dramma. Bisogna perciò ridurre gli usi sconsiderati, altrimenti l’acqua diventerà la causa scatenante della maggior parte delle guerre nei prossimi anni. Già ci sono stati scontri tra Egitto e Sudan e tese sono le situazioni tra Burkina Faso e Ghana, Israele e Libano. E’ quindi necessario agire per limitare gli sprechi effettuati dai paesi ricchi e distribuire in maniera equa l’approvvigionamento dell’acqua tra tutti i popoli. Stando alle statistiche, un abitante degli Stati Uniti utilizza in media 425 litri di acqua al giorno, mentre un africano 10. Dati agghiaccianti, se si pensa oltretutto che la maggior parte dell’ acqua in Africa è sporca e portatrice di malattie che uccidono circa 2,2 milioni di persone all’anno. Bisogna perciò darsi da fare per poter garantire a tutti delle accettabili condizioni di vita e di igiene, che equivalgono a circa 50 litri d’acqua al giorno. Un primo passo importante sarebbe scavare pozzi profondi 80 metri, anzichè 50, per eliminare radicalmente il problema dell’acqua malsana. Cercare di ridurre gli sprechi domestici riparando le tubature e limitare gli usi nell’industria e nell’agricoltura, contribuirà infine a preservare questa insostituibile risorsa che ci mantiene in vita. L’equazione acqua=vita non è soltanto un dato immaginario, ma una verità che grava sulle popolazioni più povere del mondo e che si sta via via confermando inesorabilmente con il passare del tempo.

  34. Acqua:”oro blu”

    L’acqua è la sostanza più diffusa sulla terra, la fonte, la matrice della vita. Nonostante ciò, questa risorsa è distribuita in modo disuguale nella superficie terrestre come riportato nei grafici pubblicati dalla Repubblica il 15 marzo 2003, i quali dimostrano che le famiglie che abitano nelle zone sviluppate superano abbondantemente il fabbisogno giornaliero ottimale di 20l per persona, invece gli abitanti dell’africa riescono solamente ad ottenere il fabbisogno minimo che è pari a 5l al giorno. Inoltre, come testimonia M. Merzagora, c’è un’enorme differenza sulla qualità dell’acqua usata dagli “occidentali”rispetto a quella usata in Africa, infatti, quella destinata ai più poveri è marrone, sporca di fango e portatrice di funghi e batteri che causa 2,2 milioni di morti l’anno di cui 5000 sono bambini che muoiono ogni giorno.Le cause della futura mancanza d’acqua sono, oltre allo spreco in agricoltura e alle perdite degli acquedotti, esposte da Merzagora, anche l’inquinamento provocato dalle industrie e dall’uso domestico.Infatti l’acqua utilizzata in agricoltura, cioè il 70% dell’uso totale, viene contaminata dai prodotti chimici utilizzati per le culture, sprecata; infatti in molti casi la maggior parte dell’acqua impiegata in agricoltura evapora prima di essere usata, inoltre l’uso indiscriminato dell’acqua causa la desalinizzazione del suolo. L’acqua utilizzata per uso industriale viene inquinata o riscaldata dai processi chimici all’interno delle industrie e poi scaricata nei corsi d’acqua senza prima averla depurata e ciò, oltre a provocare cambiamenti al microclima di quei luoghi può essere nocivo anche per gli uomini. Infine anche nell’uso domestico si possono verificare sprechi o inquinamenti; usando l’acqua senza una necessaria ponderazione e utilizzando detergenti.Inoltre si deve anche considerare che una notevole quantità d’acqua va dispersa a causa dell’inefficienza degli acquedotti. Per il futuro, come esposto negli “Atti della Giornata Mondiale per l’alimentazione del 2002” e l’articolo della “Stampa“ non ci si può aspettare un miglioramento della situazione perché la società non si rende conto che l’acqua e una risorsa limitata che andrà a scarseggiare. Essa diventerà sempre di più un bene prezioso insostituibile e raro, per il cui controllo si arriverà anche allo scontro armato.

  35. ALLARME ACQUA: Ogni goccia conta!

    Ieri, domenica 9 marzo 2008, all’Abbadia di Fiastra si è tenuto un convegno sulla conoscenza e tutela dell’acqua.
    Luogo giusto per questa occasione quello dell’Abbadia perché, oltre ad essere un posto incantevole e rilassante, ospita anche un lago, il quale comunque è una fonte idrica.
    Il tema era l’acqua, sostanza liquida la cui molecola è formata da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno (H2O), che copre i 2/3 della superficie terrestre ed il suo volume totale è di 1.4 miliardi di Km cubi.
    Le risorse d’acqua dolce sono il 2,5% del totale, di queste il 68,9% è sotto forma di ghiaccio o di neve permanete in regioni di montagna, nelle regioni dell’Artico e dell’Antartico e solo lo 0,08%, che corrisponde allo 0,01% di tutta l’acqua sulla terra, è a disposizione degli ecosistemi e degli esseri umani.
    Il 70-80% di quella fruibile è destinata all’irrigazione, mentre il 22% viene utilizzata per usi industriali ed il restante 8% per usi domestici.
    Sono questi i dati disponibili in “La Repubblica”, 15 marzo 2003.
    Cause della riduzione di disponibilità d’acqua sul pianeta possono essere il mutamento climatico, comprendente effetto serra e desertificazione (27% dell’Italia a rischio), che consiste nella diminuzione delle precipitazioni estive (circa del 20%) e nell’aumento della temperatura di 1.5°C; la cattiva gestione delle acque di scarto, contaminate da sostanze chimiche e da scorie; il sovrasfruttamento delle falde acquifere ed infine le opere artificiali di sbarramento dell’ecosistema fluviale.
    La carenza d’acqua è una delle minacce ambientali più gravi, basti pensare che se un essere umano ne è privato per pochi giorni, muore; i Paesi del Medio Oriente sono quelli più a rischio.
    Sono circa 237 i litri disponibili giornalieri in Italia e 165 quelle utilizzati in media al giorno per una famiglia europea, mentre 10 l quelli disponibili in Madagascar e 20 quelli utilizzati in media al giorno per una famiglia africana.
    (Informazioni presenti nell’”Acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi” del 1984 ed in “La Repubblica”, 15 marzo 2003).
    La società si è abituata all’idea che l’acqua sia inesauribile, ma purtroppo non sarà così.
    Al fine di ridurre gli sprechi, soprattutto in ambito domestico, alcuni consigli: riparando un rubinetto che perde 30 gocce al minuto si può produrre un risparmio di 8000-11000 litri all’anno per famiglia.
    Riciclando l’acqua per le cure del giardino, risparmieremmo fino a 10000 litri in un anno; lavando l’automobile senza utilizzare acqua corrente ci permetteremmo di risparmiare 130 l.
    Scegliendo di fare la doccia invece del bagno, risparmiamo dai 20 ai 50 litri ed economizzeremo anche usando gli elettrodomestici a pieno carico e lavando i piatti con l’acqua di cottura della pasta.
    Avendo io stessa usato questo metodo, posso dire che funziona.
    Spunto tratto da “Atti della Giornata mondiale per l’alimentazione” del 2002.
    (Quotidiano)

  36. Una sorella “bagnata”

    L’acqua deve essere considerata da tutti noi, abitanti della Terra, come una sorella, un po’ “bagnata”, ma pur sempre da difendere, trattare bene e, soprattutto, non sprecare.
    Chi in un modo, chi in un altro, tutti la identificano con la famosa formula chimica H2O.
    Si è sempre conosciuta ed è sempre stata argomento di diversi scritti.
    Tuttavia, come scrive Ph.Ball, dietro ad una semplice molecola si nascondono un’infinità di sfide per la scienza.
    Questa risorsa, che in alcuni luoghi è abbondante, in altri è scarsa ed in altri ancora è assente.
    In ogni caso, però, bisogna sempre considerare se è pura o portatrice di malattie e morte: così la pensa anche Merzagora in un suo articolo stampato nel quotidiano “Il Sole 24 Ore”.
    Inoltre Fontana sostiene che nessuno può vivere senza acqua e se non si beve per alcuni giorni si trova la morte.
    Nonostante ciò si continua a sprecare, sporcare e considerare di poca importanza un liquido essenziale.
    Negli “Atti della Giornata mondiale per l’alimentazione” del 2002 si è parlato di questa fonte che si dice “inesauribile”, ma al giorno d’oggi nondimeno comincia a scarseggiare, diventando quindi “esauribile”.
    In futuro sarà sempre più rara, una minaccia per la popolazione, dato quanto è fondamentale per la vita di ogni essere vivente.
    In un breve servizio pubblicato nel giornale “La Stampa” è descritta la situazione tra i Paesi: si stanno creando dei conflitti.
    Tra l’India ed il Pakistan si è raggiunto un accordo con una diga, tra alcuni Stati del Medio Oriente sono scaturiti degli scontri e chissà che non ne usciranno anche delle guerre per possedere anche solo un litro in più di quel bene così prezioso.
    “La Repubblica” ha divulgato alcuni numeri e percentuali per far rendere conto i lettori della rilevanza di questa risorsa.
    Anche se il territorio terrestre da essa occupato è tantissimo, solo lo 0,08% è a disposizione degli esseri umani e viene sfruttata per la maggior parte nel campo agricolo.
    Il 27% dell’Italia è a rischio di desertificazione.
    Nel mondo al 40% delle persone manca l’acqua e a volte, se non manca, causa la morte di altrettanti individui perché contaminata.
    E’ molto evidente quanto “oro blu” sfrutta in più un Paese industrializzato e ricco, rispetto ad uno povero.
    Questo fatto è chiaro anche soltanto all’interno del nostro Stato: le regioni al nord, più industrializzate, hanno bisogno di più acqua di quelle al centro-sud, come si può notare in una tabella ne “Il Sole 24 Ore”.
    A mio avviso questa fonte è veramente indispensabile, e un modo per risparmiarla c’è.
    Il suo spreco è causato dal mutamento climatico, dalla cattiva gestione delle acque di scarto, dal sovrasfruttamento delle falde acquifere e dalle opere artificiali di sbarramento e deviazione.
    Ognuno, nel suo piccolo, può fare qualcosa: chiudendo i rubinetti o utilizzando gli elettrodomestici che funzionano per via dell’acqua solo a pieno carico, ad esempio.
    Si dovrebbero installare impianti idrici duali nelle case ed usare meno oro blu nelle industrie, trovando altre risorse da consumare al suo posto.
    Non si deve pensare che una goccia in più o in meno non cambi niente, perché “La carenza d’acqua è una delle minacce ambientali più serie. Stiamo usando più acqua di quanto la Terra può darci”.

  37. L’ACQUA E’ VITA

    L’acqua è la risorsa più importante, necessaria alla sopravvivenza di tutto: dagli esseri umani ai vegetali all’agricoltura e perfino anche all’industria.
    La molecole dell’acqua è formata da due atomi di idrogeno e da uno di ossigeno.
    La sua formula chimica è H2O ed è l’unica che tutti conoscono, secondo il libro di ricerca scientifica “H2O una biografia dell’acqua”, perché non è solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è anche la fonte fondamentale della vita.
    L’acqua è definita “ORO BLU” perché sta diventando sempre più preziosa, infatti il controllo delle fonti di acqua potabile, come dice un articolo de “La Stampa” potrebbe diventare una delle cause di guerra più probabile nei prossimi anni.
    Questo perché avere il controllo su queste fonti significa garantire alla popolazione la sopravvivenza.
    Ora la crisi più grave è quella tra la Siria e la Turchia, dove il bacino conteso è l’Eufrate, perche Damasco, che è la capitale della Siria, soffre da anni della mancanza d’acqua e sta cercando di procurarsene di più dal fiume.
    L’acqua è uguale dappertutto, solo che in alcune parti del mondo è marrone, è sporca di fango e portatrice di malattie e quindi, come dice Merzagora, è un problema globale.
    Ci sono inoltre molti sprechi locali dovuti all’utilizzo eccessivo e non intelligente di questa importante risorsa, come per esempio il fatto di lasciare i rubinetti aperti mentre ci si lava oppure la mancanza di un controllo per eventuali perdite dei rubinetti.
    Se un essere umano è privato dell’acqua solo per pochi giorni muore, oppure se una zona attraversa un periodo di siccità, migliaia di milioni di persone muoiono di fame, come ci dice Fontana.
    L’acqua è importantissima anche per l’agricoltura, perché senza irrigazione, non cresce niente e di conseguenza non mangiamo e quindi moriamo.
    L’uomo pensa che le risorse essenziali come l’acqua siano inesauribili e siano sempre a portata di mano.
    Invece non tutti sanno che questa risorsa è limitata e in alcune zone già scarseggia.
    L’acqua, come emerge “Atti della giornata Mondiale per l’alimentazione 2002”, diventerà un bene sempre più prezioso e raro.
    Si pensi che solo lo 0.08% di tutta l’acqua della terra è a disposizione per l’uso strettamente personale dell’uomo.
    E dai dati che emergono da uno studio pubblicato su “La Repubblica”, 5000 bambini ogni giorno e 2.2 milioni di persone ogni anno muoiono a causa delle malattie che derivano dall’acqua contaminata.
    Una famiglia africana consuma solo 20 litri d’acqua al giorno a differenza di una canadese che ne consuma 350.
    In Italia, invece, in base ad un articolo pubblicato il 5 ottobre 2003, appare che il nord-ovest è quello che fa più uso d’acqua, mentre le isole ne usufruiscono di meno.
    Quindi l’acqua è vita e senza di essa nulla esisterebbe.

    Del Balzo Francesca

  38. ACQUA: FONTE DI VITA
    In pericolo le generazioni future per la scarsità d’acqua.
    In un periodo in cui la preoccupazione della gente è rivolta per lo più all’aumento del prezzo dell’“oro nero”, sarebbe bene tener presente che c’è anche un’altra sostanza che merita attenzione: l’“oro blu”. Forse alcuni crederanno che questo sia un problema secondario, ma se pensiamo che l’acqua è indispensabile per vivere, dobbiamo assolutamente soffermarci a riflettere.
    Il petrolio è sì, traino dell’economia, ma senza di esso la vita esisterebbe comunque, affermazione che non si potrebbe fare se a mancare fosse l’acqua. Essa è perciò oggetto di contesa, e una probabile causa di guerra per i conflitti futuri.
    Già il 40% della popolazione mondiale non ha la possibilità di usufruire di una sufficiente quantità d’acqua. Il Medio Oriente e l’Africa centrale sono i territori che soffrono maggiormente questo disagio, a volte per la scarsa disponibilità, altre per l’inefficienza dei sistemi idrici e per l’assenza di acquedotti. Secondo la graduatoria del Water Poverty Index (indice di povertà dell’acqua), un africano consuma in media 10 litri di acqua al giorno, contrariamente al bisogno fisiologico che è di almeno 50 litri. Inoltre ci dobbiamo chiedere di che tipo di acqua dispongono gli abitanti dei paesi sottosviluppati. Ogni giorno muoiono migliaia di persone per malattie diffuse dalle acque infette; così questa sostanza non è più “blu”, ma marrone, grigia o nera, per la presenza di virus, funghi e batteri.
    Nei paesi occidentali il problema è ancora relativo, visto che la disponibilità d’acqua attualmente è più che sufficiente. Ma le stime delle organizzazioni internazionali prevedono che anche nelle nostre case incomincerà a scarseggiare; quindi è bene tenere a mente alcuni accorgimenti che nel nostro piccolo possiamo attuare.
    L’eccessivo sfruttamento delle falde acquifere, praticato da vari produttori di acqua imbottigliata, mette a repentaglio la loro capacità di auto-rigenerazione, danneggiando così l’approvvigionamento e tutto l’ecosistema. Per questo è meglio bere acqua dal rubinetto, ignorando il luogo comune secondo il quale questa è qualitativamente inferiore a quella in commercio. Quest’ultima, infatti, durante la fase di stoccaggio subisce delle modifiche alle proprietà di cui gode prima dell’imbottigliamento.
    Per evitare gli sprechi domestici dovremo sensibilizzarci a un uso coscienzioso dell’acqua: non lasciare rubinetti gocciolanti, controllare periodicamente il giusto funzionamento delle tubature, preferire la doccia al bagno, attuare ogni risparmio possibile, memori di quale bene prezioso stiamo usufruendo.

  39. L’acqua, un bene sempre più prezioso.

    Negli ultimi tempi l’attenzione pubblica mondiale si sta focalizzando
    su due problemi che stanno affliggendo il mondo intero: il surriscaldamento globale e l’approvvigionamento di acqua potabile. Le due cose anche se non si direbbe sono strettamente collegate tra loro: infatti il surriscaldamento globale (Global Warming) sta modificando il clima estremizzandolo, eliminando quasi le mezze stagioni e provocando l’inasprimento di fenomeni come alluvioni, catastrofi naturali, siccità e desertificazione. Un esempio pratico è la maggior violenza delle precipitazioni: prima piogge erano meno violente e più durature, negli ultimi tempi invece sono diventate più brevi e concentrate. Questo fatto impedisce all’acqua di penetrare in profondità e raggiungere le falde acquifere per rigenerarle. Inoltre erode la terra e porta via l’humus fertile che si trova sopra. L’acqua oltre che per il surriscaldamento globale sta scarseggiando anche per cause che riguardano più direttamente l’uomo: ad esempio la cattiva gestione delle acque di scarto che sempre più spesso non vengono trattate adeguatamente e si mischiano con le acque potabili destinate ad usi civili. Così facendo si inquina il ciclo naturale dell’acqua che porta anche alla formazione di piogge acide. Altra causa è la costruzione di opere di sbarramento e deviazione di fiumi e corsi d’acqua: queste opere quando sono di grandi dimensioni (come ad esempio la diga sul fiume Yang-Tze) compromettono l’ecosistema del posto, modificano irrimediabilmente la conformazione della zona e creano tensioni sociali fra la popolazione, questa infatti costretta ad abbandonare le loro abitazioni che verrano poi magari sommerse dall’acqua. Il controllo delle dighe e delle grandi opere di sbarramento secondo le organizzazioni internazionali sarà “una delle cause di guerra più probabili dei prossimi anni” come riporta “La Stampa” del 22 Marzo 2003. Già oggi esistono delle situazioni di crisi in Medio Oriente, come quella fra Siria e Turchia per il controllo dell’Eufrate oppure quella fra Israele e Libano per il controllo dell’Ouzzani, le cui acque alimentano una fascia di terreno tra i due paesi. Sembra invece essere risolta la situazione tra India e Pakistan per il controllo del fiume Cheenah. L’acqua potabile presente sul pianeta Terra corrisponde al 2,5% del totale secondo i dati riportati da “La Repubblica” del 15 Marzo 2003. Solo il 30-40% del totale di acqua potabile è da noi utilizzabile, perché il restante è intrappolato nelle calotte polari e quindi inutilizzabile. Di questo 30-40% il 70% è utilizzato in agricoltura, il 22% nell’industria e solo l’8% restante viene impiegato per utilizzi civili. Da questi dati risulta evidente quanta poca sia l’acqua a nostra disposizione, quella che utilizziamo tutti i giorni. L’acqua impiegata nell’agricoltura rappresenta la fetta più importante di quella utilizzabile, ed è anche una delle categorie più soggette allo spreco: infatti l’irrigazione potrebbe essere condotta con metodi più tecnologici, come ad esempio l’irrigazione a goccia, che evita l’evaporazione dell’acqua, riducendone enormemente il dispendio. Secondo M. Fontana nel suo “L’acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi” l’acqua ha un destino veramente strano. Sì perché nonostante sia indispensabile per la sopravvivenza dell’uomo e delle attività ad esso connesse, essa viene “sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse di più di qualunque altra risorsa naturale”. Una famiglia europea consuma in media 165 litri d’acqua al giorno, contro i 20 di una famiglia africana (“La Repubblica” 15 Marzo 2003). Già questo dato fa capire il divario fra le risorse presenti fra l’Occidente ed il Sud del Mondo. In Occidente la società si è abituata a percepire l’acqua come una risorsa sempre presente e a portata di mano, quando invece non si accorge che in alcune parti del mondo sta iniziando a scarseggiare. “Occorre quindi migliorare la conoscenza e la tutela dell’acqua come elemento fondamentale” come scritto negli Atti della Giornata Mondiale per l’alimentazione del 2002. In futuro l’acqua diventerà sempre più preziosa e rara, anche in zone dove il clima favorevole l’hanno resa abbondante, ma ciò che adesso è ancora una supposizione, in zone del mondo come il Bangladesh è già un dramma: fino a 30 anni fa tutti bevevano acqua contaminata dalle fognature, come riporta M. Merzagora nel suo “Un patto sul colore dell’acqua”. Insomma l’acqua nei prossimi anni incomincerà a scarseggiare, ed è quindi di tutti il dovere do non sprecarla e preservarla come una risorsa importantissima.

  40. Il destino dell’acqua, IL SOLE 24 ORE, 10/03/08

    2/3 della superficie terrestre sono coperti d’acqua;
    100 milioni di km cubi d’acqua sul nostro pianeta;
    1,5% dell’acqua del nostro pianeta non è salata;
    0,08 dell’acqua nella terra è a disposizione dell’uomo;
    solo 8% dell’acqua disponibile viene usata per usi domestici, ma a causa dell’acqua contaminata muoiono circa 2,2 milioni di persone all’anno. H2O è la formula chimica più conosciuta nel mondo, perché l’acqua è all’origine della vita, è necessaria per sopravvivere. La difficoltà di approvvigionamento, il declino della quantità, il consumo disattento e lo spreco d’acqua sono motivi di grande preoccupazione nel mondo. Per l’Organizzazione mondiale della Sanità la situazione è in grave peggioramento: nel 2025 “l’oro blu” potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. Secondo ultimi dati, il 17% in più dell’acqua oggi disponibile sarà necessario nel 2020 per dissetare i popoli. In media al giorno un nordamericano utilizza 425 litri di acqua, un africano, una famiglia canadese al giorno utilizza 350 litri d’acqua, una famiglia europea 165, invece una famiglia africana solo 20 litri. Per le organizzazioni internazionali il controllo delle fonti d’acqua potabile potrebbe diventare una delle principali cause di guerra nei prossimi anni. Questi conflitti stanno accadendo anche ora: tra la Siria e la Turchia, dove l’oggetto del contendere è il coso dell’Eufrate; tra Isdraele e Libano, per il coso dello Ouzzani; invece si è risolto il conflitto tra l’India e il Pakistan sulla questione dell’accesso alle risorse del fiume Chenab. La nostra società si è abituata a pensare che molte risorse come l’acqua inesauribili e a portata di mano, ma non è cosi.
    I dati dei fabbisogni idrici dell’Italia mostrano che consumiamo in totale 41982 di metri cubi all’anno: 7940 civili, 7986 industriali, 20137 irrigui e 5919energetici.
    L’acqua è presente in molti antichi miti, in quello della creazione nella Bibbia:”Lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque”, nel Regveda “Tutto era acqua indistinta”.
    I fattori della riduzione dell’acqua a noi utilizzabile sono: la cattiva gestione delle acque, il sovrasfruttamento delle falde acquifere, opere artificiali di sbarramento e deviazioni.
    Oltre a tutti questi fattori si aggiungono i mutamenti climatici ( effetto serra, desertificazione…), che favoriscono la diminuzione delle precipitazioni e l’aumento della temperatura di circa 1,5°C.
    In tutto il complesso di acqua sulla terra solo il 2,5% è dolce e solo il 30% di questo 2,5% è da noi utilizzabile, perché il resto è conservato nelle calotte polari e quindi inutilizzabile.
    Ancora la maggior parte delle persone pensa che l’acqua sia un bene inesauribile, anche se in tutti i notiziari si dice che sta esaurendo; secondo me questa idea dell’acqua inesauribile per la gente è un falso motivo di speranza, le persone si nascondono dietro una maschera per sfuggire alla dura realtà, ma se sempre questa gente che spera che tutto si risolva solo aspettando, non prenderà in mano la situazione e si deciderà a fare qualche cosa, dovremo dire addio per sempre alla vita.

  41. H2O: La vita fatta formula

    Incolore, insapore, inodore, “quella cosa nelle bottigliette che si beve quando si ha sete.
    Questa potrebbe essere una possibile risposta da parte di moltissima gente superficiale alla domanda “cosa è l’acqua”?
    La società moderna ci sbatte in faccia litri e litri di questa risorsa imbottigliata , oltre a darci la possibilità di sprecarla a piacimento, l’importante è che si paghi.
    Così viene allevata una popolazione abituata a vedere questo bene come infinito e a pagamento.
    Nulla di più errato, come è stato detto nella giornata mondiale per l’alimentazione.
    L’acqua, proprio perché considerata illimitata, viene sprecata in modo esagerato, basti considerare il consumo giornaliero di un nordamericano(sopra i quattrocento litri) mentre un africano arranca nei suoi “miseri” dieci.
    E inserisco questa parola tra virgolette per il fatto che negli anni a venire anche un semplice litro potrebbe arrivare a valere moltissimo: molte zone della terra stanno vedendo le loro risorse idriche calare drasticamente a causa di consumi fissi e in aumento quali industria e agricoltura.
    Di conseguenza con l’aumento della popolazione questo bene si ridurrà esponenzialmente, perché no, come scritto nella stampa del 22 marzo 2003, potremo vedere le attuali guerre per il controllo dell’acqua in medio oriente espandersi su tutto il globo.Per esempio il più vistoso conflitto al momento sembra essere quello tra Siria e Turchia che si contendono l’ormai famoso Eufrate, uno dei due fiumi che creano la mezzaluna fertile.
    La prima delle due contendenti cerca di captare più acqua dal fiume per la sua capitale, a rischio di siccità.
    Appunto M. Merzagora nel suo articolo pubblicato su “Il Sole 24ore” dice che nel 2025 probabilmente “l’oro blu”arriverà a scarseggiare o addirittura a mancare a due persone su tre.
    Ma questo a differenza di altri gravi problemi come il surriscaldamento globale si può debellare a partire sai “capillari”.
    Paradossalmente, esclusi quelli più grandi nell’agricoltura, gli sprechi soprattutto quelli a livello domestico e civile sono eliminabili da ognuno di noi: scarichi controllabili del wc, evitare perdite di rubinetti, fare docce anziché bagni, tutto contribuisce.
    D’altronde non penso che ritrovarsi sia con la terra surriscaldata che con scarsità di acqua non sia molto intelligente.
    Ricordiamo che bastano pochi giorni senza assumere questa preziosa risorsa per morire, come dice M. Fontana.
    Anche un’intera zona, durante una siccità prolungata, decade o muore portando con sé molti esseri umani.
    Nonostante la debita sacralità che nutriamo nei suoi confronti, spesso non la rispettiamo, quasi identificando in due modi diversi l’acqua di tutti i giorni e quella che salva magari i protagonisti dei nostri libri, comunicando quel senso di purezza e salvezza, mostrandosi in tutta la sua importanza.
    E’ Citata in molti miti della creazione come scrive Ph. Bell in “Una biografia dell’acqua”, rappresenta quindi anche l’inizio, quello che ci ha creato e ci fa sopravvivere.
    Poi, se non si tratta di ambito poetico, “l’oro blu” è sempre in grado di non deludere, rendendosi a livello scientifico sempre pieno di sorprese e pronto a proporre innumerevoli nuove sfide in laboratorio.
    Detto questo è la coscienza di ognuno che deve concludere il lavoro, sia che siate altruisti o egoisti, basti pensare che come manca ora in Africa, Siria, Bangladesh e India, fra qualche decennio possa mancare anche a noi.
    Siamo così sicuri di volere uccidere chi ci ha permesso e ci permette di esistere?

  42. L’acqua: indispensabile per il futuro

    Come ha detto Ball nel suo libro, l’acqua è dalla notte dei tempi la molecola che ci ha permesso di sopravvivere . Essa è un bene indispensabile senza la quale non dureremmo neanche qualche giorno, come sottolinea Fontana; infatti è lei che permette ad ogni creatura vivente, animali o piante che siano, di crescere e sopravvivere. Senza di essa tutto ciò che vediamo è destinato a seccarsi, annichilirsi e, infine, morire. Però, nonostante questa totale dipendenza che noi abbiamo verso l’acqua, non ci rendiamo conto della sua importanza, Come è stato detto nella Giornata mondiale dell’alimentazione, siamo ormai abituati ad averne a volontà in casa e quindi pensiamo che sia inesauribile. Se, per esempio, il petrolio in futuro dovesse venire a mancare, riusciremmo bene o male ad adattarci, magari cambiando le nostre abitudini, oppure trovando una fonte di energia alternativa, ma l’acqua è assolutamente unica e perciò insostituibile. Da molto tempo si pensa ad una ipotetica guerra per l’acqua, ne parlò per esempio Merzagora cinque anni fa ne “Il resto del Carlino”, il cosiddetto oro blu nel 2025 potrebbe essere insufficiente per ben i due terzi della popolazione mondiale, si parla quindi di milioni di persone destinate a morire per colpa dei nostri sprechi quotidiani. Basterebbero infatti piccoli accorgimenti per risparmiare litri preziosissimi che potrebbero significare la vita di chi purtroppo è nato dove l’acqua scarseggia: per esempio chiudere i rubinetti quando non servono, riparare le perdite, usare gli elettrodomestici sole a pieno carico, preferire la doccia al bagno ecc… Il problema più grave trattando di acqua è sicuramente la desertificazione, causata per lo più dal “Global Warming” [Riscaldamento Terrestre]: infatti i gas inquinanti hanno indebolito lo strato di ozono nell’atmosfera, permettendo ai raggi solari di arrivare sulla Terra con maggior intensità e forza [il famoso buco nell’ozono], in conseguenza i ghiacciai si sciolgono e i vari ambienti si trasformano lentamente ma inesorabilmente in deserti. Altre cause scatenanti sono il sovrasfruttamento delle risorse d’acqua locali e i minerali lasciati da essa sul terreno. L’acqua viene definita un diritto umano, cioè inalienabile. In altre parole è un diritto che ogni persona ha e che, non potendone fare a meno, non può essere né acquistato né venduto come magari si può fare con altre proprietà. Nel mondo comunque ci sono varie dispute riguardo il diritto all’acqua, ne parla “la Stampa” riportando alcuni esempi; come la Siria e la Turchia che si contendono l’Eufrate, l’Israele e il Libano per il corso dell’Ouazzi oppure l’India e il Pakistan riguardo il fiume Chenab. Continuando di questo passo non saranno solo i paesi poveri a dover fare i conti con problemi del genere, ma essi si espanderanno anche negli stati più benestanti, come quelli dell’Europa e dell’America. Dai dati emersi su “La Repubblica” solo il 5% delle risorse idriche è potabile, dato che il 60% di quella piccola percentuale è contenuta nei ghiacciai, ne rimane solo lo 0,08% da utilizzare, sapendo che il 70% dell’acqua a nostra disposizione viene usata nell’agricoltura, quella che rimane per l’utilizzo personale è quindi la sopravvivenza è davvero molto poca. Possiamo notare lo squilibrio della disponibilità idrica persino all’interno dell’Italia, lo ha accertato “Il sole 24 ore”: a Nord il consumo totale è molto superiore di quello del Sud sommato a quello delle isole. Alla luce dei fatti, è assolutamente indispensabile il risparmio delle risorse idriche, per il futuro nostro e per quello dei nostri figli.
    DESTINAZIONE EDITORIALE = rassegna di argomento culturale

  43. L’ACQUA:DATI E PROBLEMI

    Nel nostro pianeta ci sono varie risorse naturali ,ma tra tutte la più importante è l’acqua. Essa costituisce non solo i due terzi di tutta la superficie terrestre ma, come dice Ph.Ball ne “H2O una biografia dell’acqua”, è la condizione necessaria, la fonte, la matrice di vita. Fin dai tempi antichi è considerato il bene più prezioso dell’umanità,per questo è stato oggetto di citazioni da parte della Bibbia e del Regveda e,nonostante poi,essa sia soltanto una molecola semplice ci continua ad affascinare,lanciando soprattutto alla scienza sfide sempre più difficili. Ma,purtroppo le sfide, sebbene più implicitamente, le sta la sciando un po’ a tutti. Considerando che soltanto il 2,5%dell’acqua presente nel nostro pianeta è dolce,possiamo renderci conto che essa non è sufficiente a soddisfare nemmeno i bisogni primari di tutta la popolazione mondiale. Circa il 40% di essa, soffre infatti di carenze idriche dovute sia alla cattiva distribuzione, sia al malfunzionamento degli impianti costruiti per cercare di risolvere o per lo meno migliorare il problema appena espresso. Queste deficienze sono state la causa di conflitti tra alcuni stati che contendono corsi di fiumi, soprattutto nell’est. Secondo “La Stampa”, il controllo delle fonti di acqua potrebbe essere una delle cause di guerra più probabili dei prossimi anni, in quanto già esistono punti di crisi:per esempio il problema tra Siria ed Turchia che contendono il corso dell’Eufrate, oppure quello tra Israele e Libano, per il corso dello Ouazzoni. Ma l’acqua (proveniente da qualsiasi fonte) non sempre è potabile,depurata e sana,in molte parti del mondo anche se la molecola è sempre la stessa,essa è marrone,sporca di fango e portatrice di funghi e batteri quindi di malattia e di morte. I dati stilati da “La Repubblica” ci invitano a considerare questa situazione grave:2,2 milioni di persone muoiono per malattie derivate dall’acqua contaminata e tra queste, cinquemila sono bambini. Una delle risoluzioni espresse dai geologi potrebbe essere quella di scavare i pozzi ad una profondità di 80 metri anziché 50,eliminando così alla radice il problema nel 99%dei casi. Così M.Merzagora esprime le sue opinioni ne”Un patto sul colore dell’acqua”. Ovviamente questo preziosissimo bene oltre che permetterci di soddisfare il fabbisogno corporeo,ci aiuta a vivere ,perché utilizzato in altri campi. Come per esempio nell’ agricoltura ;circa il 70% di essa è impiegata nell’irrigazione di distese oltre che per mettere in funzione i macchinari utili per la lavorazione di quelle terre. Forse è proprio in settore che l’acqua vede il suo maggiore spreco. Per esempio in Italia, in una tabella pubblicata da “La Repubblica”,i milioni di metri cubi l’anno utilizzati per l’agricoltura sono 20.137. Questo dato ci fa riflettere sul fatto che forse noi uomini dimentichiamo a volte l’importanza che essa ha e ne facciamo un uso troppo smisurato ,senza renderci conto di quello che sarà per coloro che verranno dopo,ma anche per noi stessi tra qualche decennio. Non ci rendiamo conto che senza l’acqua niente può vivere,crescere,produrre,e per quanto noi vogliamo spesso ricordare e immolare la sua sacralità, questa viene dall’altro lato continuamente sprecata,sporcata,ignorata,più di qualsiasi altra risorsa naturale. Questi pensieri di M.Fontana,rispecchiano un po’ ciò che tutti pensiamo,le contraddizioni del mondo attuale nell’affrontare emergenze gravi come questa. Riferendoci ancora agli sprechi ci sono anche altri dati che ci portano a pensare:una famiglia europea consuma al giorno 165 litri di acqua,che confrontati ai 425 di un nordamericano e ai 10 di un nordafricano sono comunque nella media. Probabilmente se tutti riuscissero a moderare gli usi,anche se ci sono difficoltà di approvvigionamento,di declino della qualità,di penuria,l’acqua potrà non essere un fattore di incertezza,anche nei luoghi dove il clima favorevole,l’alternarsi delle stagioni,le piogge, l’innevamento l’hanno resa abbondante. Queste parole provenienti dagli “Atti della giornata mondiale dell’alimentazione 2002”,dimostrano che questo problema non va affrontato con la preoccupazione di ciò che avverrà nel futuro. Governi,popolazioni,associazioni e organizzazioni unendosi,potrebbero sradicare le difficoltà locali ora,così da poter un giorno dire:”Ce l’abbiamo fatta”,così da poter dimostrare a noi stessi che siamo in grado di darci e di dare
    almeno per quanto riguarda questa emergenza,un mondo migliore.

    Giulia Tiberi

  44. “UNA RISORSA TROPPO IMPORTANTE PER ESSERE APPREZZATA”

    “L’acqua è l’unica risorsa naturale che interessa tutti gli aspetti della civiltà umana, dallo sviluppo agricolo e industriale ai valori culturali e religiosi radicati nella società”. Queste sono le parole del direttore generale dell’UNESCO, semplici e dirette, ma che ci possono far comprendere l’importanza assoluta dell’acqua. Essa è alla base della vita biologica di un essere vivente. Milioni di anni fa, secondo le teorie di Darwin, le prime cellule si generarono nell’acqua per poi evolversi sulla terra nel corso di lunghissimo tempo, fino ad arrivare all’Homo sapiens sapiens. Il genere umano, dal quel giorno in poi, cominciò a svilupparsi passo dopo passo per giungere, dopo aver affrontato notevoli difficoltà, a costruire grattacieli,dighe e centrali nucleari. L’acqua non è solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è la condizione necessaria, la fonte, la matrice della vita. Questo concetto spesso lo dimentichiamo ed insieme ad esso perdiamo il valore di ciò che ai moderni piace definire “l’oro blu”. La società contemporanea si è abituata all’idea che risorse essenziali per la vita e per le attività economiche e produttive, come l’acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre disponibili. Non tutti sanno, tuttavia, che questa fondamentale risorsa è limitata e, in alcune situazioni, comincia anche a scarseggiare; ciò è parte di un atto della giornata mondiale per l’alimentazione del 2002 che ci ricorda ancora una volta la limitatezza dell’acqua. Essa , oggi, è presente sul nostro pianeta sotto forma diverse forme e nella sua totalità è circa 1400 milioni di Km cubi. Questa grande quantità d’acqua non riesce però a soddisfare il fabbisogno di più del 60% della popolazione mondiale causando 22 miliardi di morti l’anno. Questi dati insieme a molti altri riportati nel quotidiano “ la repubblica” del 15 marzo 2003 sono allarmanti e ci devono aiutare a riflettere su alcune nostre abitudini incivili. Attraverso piccoli gesti quotidiani si può fare molto per salvaguardare questo bene. Nelle nostre case, effettuando controlli alle tubature cercando di recuperare la maggior quantità d’acqua possibile potremmo risparmiarne ogni anno una quantità impensabile. Ognuno di noi nel proprio dovrebbe comportarsi in maniera corretta nei confronti dell’acqua, ha la possibilità di contribuire a eliminare questi sprechi, ma speso la diffusione non omogenea e le perdite d’acqua dipendono da coloro che amministrano la sua gestione. Il valore di questo bene è elevatissimo e i politici di ogni stato cercano di approvvigionare quest’ultimo di acqua e usarla come risorsa economica provocando lotte e scontri. Un esempio eclatante è l’Africa, territorio in cui l’acqua è presente e riuscirebbe soddisfare il bisogno di molta più gente se solo non ci fossero coloro che, trovandosi ai vertici della politica locale possono sfruttare l’acqua come un monopolio per assoggettare intere popolazioni. Questi disagi sono presenti in molti paesi che risentono della siccità per la loro posizione geografica; ciò che è molto preoccupante è il surriscaldamento globale che porterebbe molti territori, naturalmente fertili, alla desertificazione causando problemi seri in gran parte del pianeta. La stampa-specchio il 22 marzo 2003 ci scrive approposito:”secondo le organizzazioni internazionali il controllo della fonti di acqua della acque potabili potrebbe diventare una della cause di guerra più probabile dei prossimi anni”. I potenti che gestiscono il nostro mondo, poiché si sono accorti che questo problema non si può più trascurare hanno cominciato a mobilitarsi e nello scorso 2006 le nazioni unite hanno richiamato l’attenzione sul problema della siccità e desertificazione. Inoltre è stata indetta “la giornata mondiale dell’acqua” il 22 marzo dello scorso 2003; a partire da quella data ogni anno viene usato questo giorno per riflettere sul problema. Dobbiamo sempre ricordare,come scrive M. Fontana nel testo del 1984, l’acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa naturale pur essendo la principale delle risorse naturali. Dovremmo cercare di mobilitarci per non vederla più marrone, sporca di fango e portatrice di funghi e batteri.

  45. “L’acqua l’oro blu ogni istante più prezioso”

    Essendo ormai arrivati nel 2008 ci stiamo accorgendo che l’acqua, con il passare degli anni, sta diventando un bene sempre maggiormente a rischio.
    Essa è l’origine delle prime forme di flora e fauna sulla Terra e l’elemento grazie al quale in miliardi di anni si è sviluppato il nostro pianeta.
    All’acqua è anche assegnato un senso religioso, come scritto in “H2O una biografia dell’acqua”: “lo spirito di Dio aleggiava sulle acque”, citato nella Bibbia.
    Fonte e portatrice di vita è fin dall’antichità ricoperta dei più profondi significati e segreti, tanto che gli esperti non hanno mai smesso di analizzarla e studiarla.
    In fondo, però, se ci si pensa, essa non è altro che una semplice molecola, composta da due atomi di idrogeno ed uno di ossigeno, di cui tutti conoscono la formula chimica.
    Ciò può portare ad una conclusione sbagliata, cioè quella di essere sicuri di conoscere l’acqua in tutti i suoi ambiti.
    “Un patto sul colore dell’acqua “, articolo pubblicato su “Il sole 24 ore”, ci fa riflettere sul fatto che l’acqua è presente in differenti aspetti nelle diverse parti del mondo.
    In Italia ci possiamo ritenere abbastanza fortunati dato che abbiamo a disposizione acqua potabile per tutti, ma, se pensiamo al resto dell’umanità, questa risorsa è veramente rara.
    L’acqua che per noi è dispensatrice di vita, in molti paesi, invece, è portatrice di morte, perché non si possiedono sufficienti risorse economiche per renderla fruibile all’intera popolazione. L’Organizzazione mondiale della Sanità ha supposto che nel 2025 due persone su tre potrebbero non avere disponibilità adeguata di acqua. Per evitare ciò è importantissimo non sottovalutare il problema che se non verrà affrontato seriamente si potrà trasformare in un vero e proprio dramma.
    Infatti, come citato ne “La Stampa – Specchio”, le organizzazioni internazionali
    sostengono che i problemi attuali si potrebbero trasformare in una globale guerra per il monopolio dell’acqua.
    Già adesso si stanno verificando varie crisi tra alcuni paesi, come la Siria e la Turchia che si contendono il corso del fiume Eufrate; è stata presa anche la decisione di costruire una diga in India che, se all’inizio sarà in grado di distribuire l’acqua nelle zone dove ce n’è carenza, porterà alla distruzione dell’ecosistema presente, un danno irreparabile per l’ambiente.
    “Atti della giornata mondiale per l’alimentazione 2002” approfondisce il significato dell’acqua come risorsa esauribile.
    Infatti al giorno d’oggi la maggior parte delle persone è convinta che essa sia illimitata, dato che la sua quantità rimarrà sempre la stessa.
    Queste persone non considerano, però, l’inquinamento provocato da tutte quelle sostanze chimiche sempre più usate che non permettono all’acqua di ritornare pura e potabile.
    Occorre, inoltre, ricordare che essa non dovrebbe costituire una minaccia nei luoghi dove è presente in abbondanza, anzi qui dovrebbe rappresentare un bene prezioso, dato che si ha la fortuna di possederne una grande quantità.
    Stando ai dati de “La Repubblica”, l’acqua copre i 2/3 della superficie terrestre, ma il 97,5% è salata e quindi avrebbe bisogno di costosissimi impianti di desalinizzazione anche se non acquisterebbe le stesse qualità di quella in natura dolce.
    Il 70% dell’acqua è usata nell’ambito dell’agricoltura che ne spreca una immensa quantità possedendo milioni di tubature non perfettamente funzionanti che di conseguenza equivalgono a miliardi di preziosissime gocce perse.
    I grandi rischi ai quali si vanno incontro sono la desertificazione (in Italia si parla del 27%) e la sofferenza delle popolazioni a cui manca questa risorsa insostituibile.
    Esiste un divario enorme tra l’acqua consumata da un africano (in media 20 litri al giorno) e un nord africano (415 litri in più) e questo fa semplicemente rabbrividire.
    Osservando le informazioni fornite da “Il sole 24 ore”, possiamo notare la grande richiesta che un paese poco esteso come l’Italia fa dell’acqua e ci stupiamo a quanta ne dovrebbe richiedere allora un continente esteso come l’Africa.
    L’acqua è un diritto inalienabile dell’uomo e quindi ognuno dovrebbe avere la possibilità di disporne almeno la minima quantità per vivere.
    Concludendo, “senza di essa, niente può vivere, crescere, produrre” (da “L’acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi”) e nessuno deve avere il diritto di sprecarla o ignorarla per la sua importanza vitale.

  46. L’acqua, essenza della vita

    Sembra impossibile, ma ciò che diamo veramente per scontato si sta rilevando sempre di più una catastrofe: la carenza dell’acqua si sta evidenziando considerevolmente.
    Infatti, da dati pervenutici da varie rilevazioni in tutto il mondo, circa il 40% della popolazione mondiale soffre di carenze idriche, e per il 2025 si potrebbe arrivare alla situazione per la quale “l’oro blu” sarà insufficiente per due persone su tre; sembra veramente impossibile.
    Come afferma Bell nella sua opera “H20 una biografia dell’acqua”, essa non solo è la sostanza più diffusa su tutta la terra, infatti due terzi della superficie terrestre sono coperti d’acqua, ma anche l’elemento dal quale si è formato tutto quello che abbiamo intorno a noi e che continua a dare vita e l’acqua è la condizione necessaria, la fonte, la matrice, ed è per questo che è affascinante.
    Eppure, nonostante tutto, dello 0,08% di tutta l’acqua disponibile per gli esseri viventi la maggior parte è utilizzata e sfruttata dai Paesi del Nord; in media un nordamericano usa 425 litri di acqua al giorno, in contrapposizione ai 10 di un africano; infatti, in molte parti del mondo essa è marrone, sporca e portatrice di batteri, come troviamo in un articolo di Marzagora su “Il Sole 24 Ore”, e quindi di malattie, oppure è del tutto assente.
    Le inefficienze e gli sprechi, dove in un Paese benestante ed industrializzato come l’Italia, possono risultare una sciocchezza, mentre altrove sono un vero e proprio dramma.
    Come ripete M. Fontana, l’acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa naturale.
    In un articolo della “Stampa”, invece, si arriva ad ipotizzare che il controllo dell’acqua possa arrivare a sfociare in crisi internazionali, se non addirittura in guerre; già oggi tra Siria e Turchia esistono dei contrasti allarmanti per il controllo dell’Eufrate, come Israele e Libano per lo Ouazzoni o Burkina Faso e Ghana per la supremazia del bacino del Volta.
    2,2 milioni di persone muoiono ogni anno a causa delle malattie derivanti dall’acqua contaminata, ed i bambini ne sono le principali vittime.
    Da una graduatoria del WPI (Indice di Povertà dell’Acqua) i 10 Paesi più poveri sono tutti assolutamente africani, l’Africa è infatti il continente che più di tutti risente della carenza di tale risorsa da sempre.
    Se le persone non arriveranno a limitare gli sprechi per quanto riguarda l’acqua, una guerra mondiale sarà sicuramente inevitabile; anche in Italia, soprattutto al Nord, gli utilizzi sconsiderati sono veramente alti e, strano ma vero, il rischio di desertificazione è minimo ma presente.
    E, come è affermato negli atti della giornata mondiale per l’alimentazione del 2002, in futuro l’oro blu “diventerà sempre più un bene prezioso ed insostituibile, anche raro; l’acqua non dovrà essere motivo di preoccupazione, minaccia per le popolazioni anche nei luoghi dove essa è presente”.
    Salvaguardiamo il nostro futuro.

  47. Redazione di un saggio breve
    “Idrogeno ed ossigeno un’unione vincente ma in grave pericolo”

    Che cosa è l’acqua? Ci siamo mai posti questa domanda, o ,se l’abbiamo fatto, ci siamo fermati a riflettere sul suo “vero” significato e sul suo uso? Come afferma Ball in un suo saggio (H2O una biografia della vita, RIZOLI 2000) H2O è l’unica formula chimica conosciuta da tutti, ma visto che se ne fa un frequente uso, dovremmo essere più informati riguardo questo argomento.
    Senza rendercene conto sprechiamo di giorno in giorno questa risorsa, si rinnovabile ma limitata. L’uomo è consapevole che senza acqua non si può vivere, crescere e produrre ma ne fa comunque un uso errato, perché, come tutte le cose non sono apprezzate quando sono presenti in abbondanza, ma quando scarseggiano.
    I modi per ridurre questo spreco sono molti ma talvolta non adottati per il loro elevato costo. A partire dall’agricoltura, che dovrebbe usare il metodo d’irrigazione “a gocce”, dalle industrie che dovrebbero istallare numerosi depuratori per il riciclo dell’acqua, fino ad arrivare a noi, che nel nostro piccolo uso domestico dovremmo stare più attenti e “tenere stretta” questa risorsa fondamentale, tutti dobbiamo essere uniti per raggiungere un solo scopo: non farla esaurire.
    Anche numerose statistiche ci dicono che nel 2025 “l’oro blu” potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. Nonostante ciò sarà difficile sensibilizzare una società come la nostra, dedita alla comodità, al lusso e al denaro.
    Poche persone ,oggi , sarebbero disposte a fare un sacrificio o una rinuncia per il loro futuro o per futuro dei loro figli.
    Ormai da diversi anni l’acqua è un diritto umano, anche se migliaia di paesi sottosviluppati “muoiono” di sete. In seguito si è deciso di privatizzarla per una maggiore funzionalità e una regolarità di prezzi. Questo dimostra la contraddizione dell’uomo, interessato al guadagno, e la sua poca volontà di volerla conservare.
    Se veramente crediamo nel nostro futuro e nella conservazione dell’acqua dobbiamo per prima cosa impegnarci nel nostro piccolo.
    La maggior parte della popolazione si domanda frequentemente come poter evitare l’esaurimento dell’ H2O. La risposta è molto semplice perché basterebbe un uso corretto, senza sprechi, e intelligente per diminuire il consumo di una buona parte di acqua.
    Un esempio pratico, che potrebbe far ridere, come quello dello sciacquone è necessario per rendersi conto dell’eccessivo consumo:ogni volta che noi “tiriamo” lo sciacquone consumiamo ben otto litri d’acqua. Questo ci fa notare chiaramente che , come ora si fanno guerre per “l’oro nero”, tra non molto si lotterà per “l’oro blu”.
    Coma afferma il quotidiano la Stampa del 22 Marzo 2003, anche paesi in via di sviluppo come la Siria e la Turchia si contendono la acque dell’Eufrate. Questo dovrebbe essere un altro campanello d’allarme. Siccome “prevenire è meglio che curare” , evitiamo di arrivare al punto tale da far scoppiare una guerra.
    C’è bisogno di persone capaci e volenterose al governo per riuscire a tenere buoni rapporti con la altre nazioni e soprattutto la volontà della popolazione di volere un mondo migliore. Bisogna sempre ricordarsi che la natura, se “infastidita” e devastata, può diventare molto pericolosa, quindi impegniamoci e cerchiamo si sprecare meno possibile l’acqua perché, se lo facciamo, è solo per il nostro “bene”.

  48. L’acqua ovvero una risorsa insostituibile.

    “L’acqua non è solo la sostanza più diffusa sulla Terra, ma è la condizione necessaria,la fonte,la matrice della vita” come citato nel documento “H2O biografia dell’acqua”. L’acqua infatti è una formula chimica che tutti conoscono,sin dall’antichità. È inoltre un elemento affascinante che può essere associato alla purezza, alla vita, all’anima, alla maternità e alla giovinezza quando non la si riduce ad un semplice fenomeno di laboratorio, biologico o chimico. Pur essendo una molecola molto semplice a prima vista, è spesso oggetto di sfide per la scienza sempre più difficili. Come il petrolio è considerato oro nero, l’acqua viene considerata oro blu, ma secondo l’organizzazione mondiale della Sanità la situazione peggiorerà nel 2025 e potrebbe arrivare ad essere non più sufficiente neanche per due persone su tre. I fattori di riduzione della disponibilità dell’acqua sul pianeta sono:
    -mutamenti climatici come effetto serra o desertificazione;
    -cattiva gestione delle acque di scarto;
    -sovrasfruttamento delle falde acquifere;
    -opere artificiali di sbarramento e deviazione.
    L’acqua è un problema globale; “in molte parti del mondo è marrone, sporca di fango e portatrice di funghi e batteri e quindi di malattie e di morte” si evidenzia in “Un patto sul colore dell’acqua”. Per evidenziare il problema “acqua” nel mondo si può anche pensare che ciò che in Italia è un problema, in BanglaDesch può diventare un dramma. I paesi del Medio Oriente sono infatti più a rischio. Per alcuni stati africani il problema non è la poca acqua , bensì l’inesistenza di mezzi finanziari per distribuirla alla popolazione. Molti fino a poco tempo fa bevevano acqua contaminata dalle fognature, ma i geologi hanno scoperto che questo potrebbe essere risolto, al 99% dei casi, scavando pozzi, non di profondità di 50, ma di 80 metri. Come ben sappiamo e come viene riportato nell’articolo “L’acqua, natura, uso, consumo, l’inquinamento e sprechi” l’acqua è fondamentale per la vita infatti “senza di essa, niente può vivere, crescere, produrre”. Allo stesso tempo, però, l’acqua spesso è sporcata, sprecata, ignorata e dimenticata più di ogni altra risorsa naturale. È bene capire i principali usi e cercare qualche soluzione: l’uso consapevole può ridurre un risparmio di 8.000-11.000 litri all’anno per ogni famiglia. Per l’uso domestico (8%) i principali rimedi sono: risparmiare i rubinetti, curare il giardino e le piante senza sprecare acqua, usare consapevolmente gli elettrodomestici, riutilizzare l’acqua calda con cui ci si cuoce la pasta per lavare i piatti, risparmiare con lo scarico del water, installare impianti idrici duali e verificare periodicamente lo stato di salute di questo. L’acqua viene anche utilizzata per usi industriali (22%) e in agricoltura (70%). Alcuni dati quantitativi presi da “La Repubblica” attestano che: due terzi della superficie terrestre sono coperti d’acqua, i 2,5% dell’acqua del nostro pianeta sono dolci, soltanto il 30% è a nostra disposizione, mentre lo 0,5% è conservato nei laghi e nei fiumi (soprattutto regione canadese). In futuro ci sarà bisogno del 17% in più dell’acqua di oggi per dissetare i popoli, 40% della popolazione mondiale soffre di carenze idriche e milioni sono le persone che ogni anno muoiono per malattie derivate dall’acqua contaminata. In base ad un tabella del “Il Sole 24 ore” riguardante i fabbisogni dell’Italia (dati in milioni di metri cubi l’anno), l’Italia usa in quantità maggiore l’acqua per un fabbisogno irriguo, e la zona che fa generalmente più uso di questa risorsa è il nord-ovest. Secondo invece un’altra tabella che indica i litri di acqua utilizzati in media al giorno, possiamo rilevare che un nordamericano ne utilizza in maggior quantità. Secondo le organizzazioni internazionali il controllo delle fonti d’acqua potabile potrebbe essere una delle cause di guerra più probabile nei prossimi anni poiché sono già esistenti alcune zone di crisi, come tra Siria e Turchia, tra Israele e Libano. L’India ha invece previsto la costruzione di una diga. Nel documento “Atti della Giornata mondiale per l’alimentazione 2002” vengono esposte alcune prospettive future. La società contemporanea si è abituata all’idea che le risorse essenziali per la vita e per le attività economiche e produttive, come l’acqua, sono sempre disponibili. Non tutti sanno, però, che questa risorsa è limitata e incomincia a scarseggiare. Come citato in questo articolo ribadisco che bisognerebbe migliorare la conoscenza e quindi la tutela dell’acqua come elemento fondamentale esistente in natura e come risorsa per lo sviluppo, necessaria per la salute, per la vita, per l’agricoltura e per una sana alimentazione. Concludo dicendo che in futuro l’acqua diventerà un bene sempre più prezioso, insostituibile e anche raro.
    Destinazione: “Il Sole 24 ore”.

  49. Stesura di saggio breve
    EMERGENZA ACQUA
    Destinazione:rivista scientifica di carattere ambientale

    Un tempo il petrolio era considerato la risorsa più importante del pianeta e per questo motivo veniva chiamato “oro nero”. Oggi l’umanità si sta rendendo conto cha la vera risorsa naturale è l’acqua, “l’oro blu”.
    In un articolo pubblicato nel 2000, Ball scrisse:”L’acqua è la condizione necessaria, la fonte, la matrice”. Questa citazione ci aiuta a capire ancor meglio quanto sia essenziale l’acqua per tutti noi, perché nessuno potrebbe sopravvivere senza di essa.
    Purtroppo questa risorsa sta diventando sempre più scarsa, questo fenomeno è causato dall’inquinamento atmosferico che ha surriscaldato il pianeta. Nel mondo l’acqua è distribuita in modo non omogeneo, infatti abbonda in alcuni paesi come la Finlandia, il Canada, la Groenlandia, la Norvegia, Guyana, Austria, Svezia, svizzera, mentre scarseggia in altri come l’Haiti, Niger, Etiopia, Eritrea, malati, Gibuti, Benin, Ruanda e Burundi. I 2/3 della superficie terrestre sono ricoperti d’acqua e soltanto i 2,5% dell’acqua non è salata, considerando che il 60% d’acqua dolce è situata nelle calotte polari, noi uomini abbiamo a disposizione solo lo 0.08% dell’acqua della Terra.
    Nel 2002 secondo gli Atti della giornata mondiale per l’alimentazione,”La società contemporanea si è abituata all’idea che risorse essenziali per la vita e per le attività economiche e produttive, come l’acqua, siano esauribili,a portata di mano, sempre disponibili”.
    Oggi l’acqua potabile viene adoperata per uso domestico, per l’agricoltura e per uso urbano. Secondo un sondaggio del quotidiano”La repubblica”, stando ai dati del 2003, un nordamericano usufruisce di 425 litri al giorno, mentre un africano di soli 10 litri.
    La prima cifra è esorbitante in confronto alla seconda, infatti nei paesi sviluppati la società compie un uso eccessivo di acqua, mentre nei paesi dell’Africa, i quali sono certamente meno sviluppati e alcune volte per niente sviluppati, l’acqua viene utilizzata per lo stretto indispensabile per sopravvivere. In africa c’è molta disponibilità di acqua sotterranea ma mancano i macchinari per poterla utilizzare, per questo motivo, milioni di persone muoiono perché non riescono a soddisfare il proprio fabbisogno di acqua per sopravvivere che è 5 litri al giorno pro capite. Secondo i dati in “La repubblica” 2,2 milioni di persone muoiono ogni anno per malattie derivate dall’acqua contaminata. Per mancanza di acqua potabile le persone utilizzano per il proprio fabbisogno fisiologico un’acqua contaminata da funghi e batteri che provocano malattie e morte. Sembra assurdo pensare cha da una parte del mondo questa risorsa viene sprecata, mentre nell’altra parte non vi è neanche per la sopravvivenza.
    Tra alcuni paesi è sorto un problema, la contesa dell’acqua. Le popolazioni lottano per avere la supremazia sui fiumi che scorrono nei loro paesi. Molte volte a causa di queste rivalità scoppiano delle tensioni che potrebbero diventare anche motivo di guerre. Il mondo si è accorto che il vero padrone del pianeta non è l’uomo, ma è l’acqua e tutta la natura che la circonda. Oggi si sono trovate soluzioni per attenuare questo grande problema: per primo bisognerebbe ridurre lo spreco di acqua potabile, attraverso la costruzione di acquedotti paralleli, nei quali l’acqua di prima qualità sarà destinata ad un uso domestico, mentre quella scadente verrà utilizzata per altre destinazioni come quella fognario. Ci sono anche altre soluzioni che sembrano superficiali ma se applicate con costanza possono attenuare questo problema; per esempio si dovrebbe verificare che nelle proprie case non ci siano perdite d’acqua, si dovrebbe riciclare l’acqua usata per cucinare e sarebbe opportuno usare lavatrici e lavastoviglie a pieno carico. Questa risorsa può essere salvata attraverso l’inpegno e la bontà di tutte le persone, iniziando a compiere piccoli gesti che poi in futuro avranno buoni risultati. Le persone non si rendono conto che il loro comportamento sbadato e menefreghista, in un futuro non troppo lontano, comporterà disastrose conseguenze.

  50. “No acqua, no vita!” – L’acqua è un bene prezioso che non va sprecato

    Ogni anno che passa l’acqua diviene sempre più preziosa ed importante in quanto scarseggia sempre di più.
    Come ci informa Merzagora nel “Sole 24 ore” nel 2025, questa sostanza, chiamata anche “oro blu” per evidenziare la sua importanza, verrà a mancare per due persone su tre, inoltre, il nostro corpo è formato per il 60% di acqua e quindi stando alcuni giorni senza di essa si muore.
    Già in molte parti del mondo l’acqua è assente del tutto oppure è sporca ed inquinata causando malattie e morte.
    Si conta che 5.000 bambini ogni giorno muoiono a causa delle malattie derivate dall’acqua inquinata e 2.200.000 persone ogni anno per lo stesso motivo.
    Nonostante questi dati, l’umanità continua a sprecare questo bene prezioso anche inconsapevolmente come, tanto per citarne uno, trascurando la perdita del rubinetto.
    Noi tutti pensiamo che risorse essenziali per la vita e per le attività economiche e produttive, come appunto l’acqua, siano indispensabili, facili da ottenere e sempre disponibili. Invece non è affatto così. L’acqua è un bene limitato e come tale deve essere usato.
    Da alcuni dati, presi su “La Repubblica”, possiamo renderci conto di quanta acqua viene usata in più: 70% per usi agricoli, 22% per usi industriali ed 8 % per usi domestici.
    Basterebbe diminuire di poco tutto e l’acqua risparmiata darla alle popolazioni che ne hanno più bisogno in modo da stabilire più o meno un uguaglianza nel mondo.
    Infatti, mentre per noi paesi più avanzati l’acqua è “solo” un problema, per altre parti del mondo, come per esempio Africa oppure Bangla Desh ed altre zone dell’Asia minore è molto più di un semplice problema: è un dramma.
    Basti pensare ai dati forniti da “La Repubblica”, la quale dice che il 40% della popolazione mondiale soffre di carenze idriche e che il 27% di un paese mediamente ricco ed avanzato come l’Italia è a rischio di desertificazione.
    Insomma l’acqua non va sprecata ma utilizzata con intelligenza; bisognerebbe capirlo al più presto altrimenti potrebbe essere troppo tardi.

    • well thats a good thing. my cats are so spoiled if they are asleep any where i cant toch them! they look so pecufall and sweet that i cant bare to move them!

  51. L’acqua è preziosa come l’oro
    L’acqua è una delle risorse fondamentali sul nostro pianeta ed è molto importante perché serve soprattutto a mantenere in vita le persone ed ogni altro essere vivente. Però purtroppo in questi ultimi anni ci sono sempre meno risorse idriche che spesso causano la morte di un grande numero di esseri umani. Come vediamo nei vari documenti che ci sono stati forniti, l’acqua oppure chimicamente h2o è la sostanza più diffusa nel pianeta ed è la fonte della vita. Questa sostanza anche se a prima vista sembra molto semplice, mette continuamente a dura prova gli scienziati che ne studiano ogni sua caratteristica. Si suppone che l’acqua che può esser chiamata anche “oro blu”, perché preziosa come l’oro , in futuro non potrebbe bastare per una semplice famiglia di quattro o tre persone. Nel ”il sole 24 ore” viene detto che l’acqua in molte parti del mondo è sporca a causa del fango ed è anche molto pericolosa perché portatrice di alcune malattie e perfino di qualche infezione, poiché infettata dai funghi e dai batteri. In Europa però il problema dell’oro blu è molto meno evidente in confronto alle regioni africane in ci, per esempio in Bangla Desh, costituisce un vero e proprio dramma. Infatti molti anni fa le persone erano costrette a bere l’acqua contaminata dalle fognature. Molte persone sostengono che l’acqua sia una risorsa inesauribile che è sempre a portata di mano, ma queste si sbaglino dato che l’acqua già in questi anni inizia a scarseggiare e in futuro di questo passo diventerebbe una risorsa preziosa e anche molto rara. L’acqua è una risorsa vitale di massima importanza. Basta pensare che una persona senza una risorsa idrica morirebbe nel giro di una settimana o probabilmente anche meno, una zona colpita da un lungo periodo di siccità, potrebbe portare la morte di milioni di persone. Tra pochi anni l’oro blu potrebbe diventare una delle maggiori cause di guerra. Infatti anche in questi ultimi anni si sono sviluppati dei contrasti fra cui il più grave sembra essere quello tra la Turchia e la Siria poiché quest’ultima desidera entrare in possesso del fiume Eufrate che è una delle più grandi fonti acquifere. Difatti la capitale della Siria, Damasco, soffre della mancanza di acqua da qualche anno e quindi sta cercando di ricavare più acqua possibile dal fiume. Ci vengono riferiti alcuni dati quantitativi dal giornale “la repubblica” in cui si che i 2/3 della superficie terrestre sono ricoperti dall’acqua, 0,08% di tutta l’acqua presente sulla terra è a disposizione degli esseri umani, il 27% dell’Italia è a rischio di desertificazione, il 40% della popolazione mondiale soffre di carenze idriche, mentre i 2,2 milioni di persone e 5000 bambini muoiono ogni anno e ogni giorno per malattie derivate dall’acqua contaminata. Quindi infine possiamo dire da questi parametri che l’acqua costituisce il problema più grave sulla terra in questi ultimi anni. Da altri parametri vediamo che una famiglia africana utilizza in media 20 litri di acqua al giorno a differenza dei 165 litri impiegati da una famiglia Europea. Io penso che l’acqua costituisce la principale fonte vitale per l’uomo e anche a causa nostra ora rischiamo di perderla. L’oro blu per me costituisce una parte fondamentale per mantenermi in vita e trovo poco intelligenti quelle persone che la sprecano inutilmente pensando solo a se stessi senza riflettere sulle gravissime conseguenze a cui può portare. Alcuni esseri umani infatti non rendono conto che sprecando grandi quantità di acqua arrecano la morte di molti bambini e numerose famiglie. Quindi in conclusione l’acqua è una risorsa che non deve essere sprecata e penso che molte persone si rendano conto dei danni che sono causati dalla mancanza di questa sostanza e spero che s’impegnino al massimo per salvare il nostro pianeta e le vite di molti esseri umani.

  52. Il gioiello in “oro blu”
    “Questa mattina sono rimasta 30 minuti sotto la doccia, come mi sono rilassata!”. Spesso, anzi quasi quotidianamente, sentiamo espressioni di questo genere, ma mai nessuno, nell’eseguirle o nell’ascoltarle, collega a questi gesti di relax gravissimi sprechi della nostra unica fonte di vita. Oggi, nel ventunesimo secolo, si è persa quasi in ogni individuo la necessaria sensibilizzazione all’indispensabile uso consapevole di tale risorsa e di un probabile esaurimento di essa. Tutti credono che, mediante il suo interminabile ciclo, l’acqua nel nostro pianeta sia sempre disponibile, tuttavia non è così. Diverse sono le condizioni necessarie affinché noi possiamo continuare a disporre di tale bene. A causa di questa diffusa ignoranza, ciò non si presenta come un’irrilevante emergenza, sono quindi numerosi i gesti come gli scarichi abusivi da parte delle industrie che non sempre riversano le acque reflue con le stesse caratteristiche (medesimo colore, temperatura e composizione chimica) dei fiumi in cui sono destinati. Sono proprio le acque provenienti dagli scarichi urbani e industriali, se non adeguatamente depurate, ad intaccare maggiormente la possibilità di riutilizzo di tale risorsa in un futuro assai prossimo. Mentre però ciò assume in Italia, o in qualsiasi altro Paese sviluppato, l’aspetto di un frivolo problema,per uno stato come il Bangla Desh è un vero e proprio dramma. In ogni Paese in via di sviluppo o sottosviluppato l’assenza del fabbisogno giornaliero d’acqua, di circa quaranta litri (dato stabilito dalle organizzazioni internazionali), ma anche della minima quantità per l’esigenza fisiologica è la causa di numerosissime vittime. Basti pensare che in questi paesi muoiono all’incirca cinquemila bambini ogni giorno per malattie derivate dall’acqua contaminata; questi cinquemila bambini fanno parte del 40% dell’intera popolazione mondiale che soffre di carenza idrica. Le stime dell’organizzazione mondiale della sanità preannunciano un imminente peggioramento della situazione: nel 2025 l’acqua potrebbe essere insufficiente per due persone su tre, decisamente preoccupante! Se si prosegue nel seguente modo, tuttavia,noi italiani no abbiamo certo motivi per rimanere tranquilli e affrontare superficialmente il problema. Difatti il 27% del territorio nazionale è a rischio desertificazione. Nuove tecniche, per evitare la realizzazione di tali stime, vengono gradualmente introdotte nel nostro quotidiano utilizzo, in quello agricolo o industriale, ma molto spesso esse trovano numerosi ostacoli all’attuazione. Primo fra tutti quello di origine economica, come ad esempio per quanto riguarda l’irrigazione dei campi; atto necessario per una buona riuscita della coltura in cui sono però presenti numerose fonti di spreco. Una di esse è l’evaporazione causata dal metodo a pioggia, che potrebbe essere facilmente sostituito da quello a goccia che giunge direttamente alla piantina, ma decisamente più costoso; inoltre l’infiltrazione dei tubi causa la perdita di una quantità di acqua troppo elevata. Altro ostacolo è derivato dalla difficoltà di adottare alcuni sistemi, come le fognature doppie,che implicherebbero l’intera ricostruzione delle abitazioni. Tuttavia questi discorsi riguardano sempre la nazioni più ricche, infatti nelle altre, anche con elevata disponibilità d’acqua, ancora rara è la presenza delle strutture basilari per la sua diffusione. Ball nel saggio “H2O una biografia dell’acqua” evidenza in maniera eccellente quanto essa sia fondamentale per le città, le campagne, la salute e lo sviluppo, ma soprattutto collegata ad ogni nostro minimo gesto, l’acqua, definita come “condizione necessaria, la fonte e la matrice della vita”. Penso quindi che sia indispensabile da parte di ognuno di noi u uso decisamente responsabile, affinché in futuro non si pensi ad essa come un fattore di incertezza,come suggerito durante la giornata mondiale per l’alimentazione (2002).

  53. STIAMO USANDO PIU’ ACQUA DI QUANTO LA TERRA PUO’ DARCI

    “H2o è la formula chimica che tutti conoscono”: già da questa frase di Ph. Ball si capisce come l’acqua sia stata da sempre l’elemento base della vita dell’uomo, sia a livello molecolare (gran parte del nostro corpo è formata da acqua), sia da un punto di vista mistico, simbolico: fin dall’antichità alla semplicità e purezza di essa sono state associate la vita, l’anima, la giovinezza….
    Ai giorni d’oggi purtroppo, parlando d’acqua, non si è più portati a pensare ad un elemento puro e incontaminato che dona vita ma, al contrario, spesso accade che l’acqua sia portatrice di malattie e infezioni, per la maggior parte mortali: ciò viene illustrato da M. Mezagora con “un patto sul colore dell’acqua”, dove si parla appunto della elevata pericolosità di questa situazione. Inoltre la società attuale, come viene spiegato in “Atti della Giornata Mondiale per l’alimentazione 2002”, è convinta che un bene indispensabile come l’acqua, sia sempre presente in abbondanza, mentre in realtà non è affatto così: nonostante l’acqua sia una fonte inesauribile (attraverso il ciclo dell’acqua c’è un continuo circolo di questa nella Terra, anche se situata in luoghi e presente in stati diversi) viene sovrasfruttata. Basti pensare che l’acqua dolce presente nella Terra corrisponde al 25% del totale e di questa il 68.9% si trova allo stato solido, mentre un altro 30% è situato nel sottosuolo: ciò sta a significare che l’acqua disponibile per gli ecosistemi e per gli uomini corrisponde solo all’1% dell’acqua dolce e quindi allo 0.01% del totale.
    Un grave problema è il “Global Warming”, cioè il riscaldamento globale che sta portando conseguenze disastrose un po’ ovunque: desertificazione, inondazioni e alluvioni sono all’ordine del giorno, sembra anche che siano portate ad aumentare.
    Un altro motivo di preoccupazione è dato alla cattiva gestione e dallo spreco in tutti i campi (“…l’acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualsiasi altra risorsa naturale”) sia nell’uso domestico, che in quello agricolo e industriale. Per quanto riguarda il primo si potrebbe risparmiare già molto per mezzo di piccoli gesti come ricordarsi di chiudere bene i rubinetti, usare la lavatrice solo a carico pieno o magari preferendo la doccia al bagno: ciò sarebbe vantaggioso sia da un punto di vista economico che ecologico.
    Parlando invece di uso agricolo, gran parte dello spreco è data dal malfunzionamento delle strutture o, delle volte, dalla totale mancanza di queste; infine l’uso industriale reca danno soprattutto all’ambiente, modificando i corsi dei fiumi e inquinando grandissime quantità d’acqua.
    Oggi stanno nascendo molte guerre appunto per il controllo dell’acqua (come viene spiegato in “La Stampa- Specchio”) e, continuando in questo modo, presto “l’oro blu” arriverà a costare prezzi mai visti prima, ricadendo gravemente sulla generazione presente e futura.
    Ogni anno viene stipulata la “Dichiarazione del diritto inalienabile all’acqua”, una specie di “costituzione” dove è stato deciso che ogni persona ha il diritto ad un minimo di 20 l di acqua al giorno: questa non ha valore legale, ma serve per sensibilizzare la popolazione, soprattutto in considerazione del fatto che un nordamericano in media ne usa 425 contro i 10 di un africano. Infine, sono consapevole del fatto che l’intero globo stia iniziando a mobilitarsi, ma ritengo che debba fare ancora molto se vuole ottenere dei risultati tangibili: se invece si continuerà sul percorso già avviato, presto gli uomini si accorgeranno dei danni irrimediabili ormai compiuti e, probabilmente, sarà troppo tardi.

  54. Un Diritto Inalienabile: L’acqua

    E’ si…….
    L’acqua è, probabilmente, la cosa più necessaria ed indispensabile per l’uomo.
    Basta pensare che il nostro corpo è composto per il 70% di acqua.
    Anche storicamente questo liquido è stato sempre paragonato ad oggetti indispensabile come leggiamo nel libro “H2O una biografia dell’acqua” di Ph. BALL, che riporta l’associazione allo spirito di Dio nella Bibbia e all’origine di tutto nel Regreda.
    Ormai noi la usiamo in ogni nostra azione: nell’industria, nell’agricoltura e per usi domestici. Se d’un tratto non ne avessimo più, il mondo finirebbe in pochi giorni.
    Gli uomini, gli animali, le piante, l’intero mondo è vincolato dalla presenza o no di acqua.
    M. Fontana dice chiaramente nel suo libro: “se un essere umano ne è privato solo per pochi giorni, muore……Senza di esse niente può vivere, crescere, produrre”.
    L’uomo, però sembra non rendersi conto di questo fatto, perché continua a sprecarla, inquinarla ed a renderla inutilizzabile senza ritegno.
    La cosa ancora più grave è che da questo spreco e sovrautilizzo derivano luoghi dove addirittura non c’è più oppure deve è inutilizzabile per le condizioni in cui è.
    “La molecola è sempre H2O ma in molte è marrone, sporca di fango e portatrice di funghi e batteri e quindi di malattie e di morte”.
    Esordisce così M. Merzagora nel suo articolo “ Un patto sul colore dell’acqua”.
    Prosegue poi con una stima impressionante che dice che nel 2025 “l’oro blu” potrebbe mancare per due persone su tre.
    Questo dato è a dir poco spaventoso, perché il 2025 è una data vicinissima e che dovrebbe preoccupare la gente e stimolarla all’unione per far fronte a questo problema.
    E’ necessario migliorare la conoscenza e la tutela dell’acqua in quanto elemento fondamentale in natura e che, se non sfruttato eccessivamente, garantisce un ricambio continuo e una presenza certa. Il sovrasfruttamento delle falde freatiche in un luogo porta direttamente a una catastrofe ecologica: la desertificazione.
    Questo evento non è da sottovalutare, perché crea zone in cui un anno di particolare siccità provoca milioni di morti.
    L’unione di tutto ciò ha portato l’acqua ad essere chiamata “oro blu”.
    Nome che non potrebbe essere più appropriato perché, in futuro, il controllo delle fonti d’acqua potrebbe diventare una delle cause di guerra più probabili.
    Addirittura oggi ci sono Paesi in “lotta” per la supremazia di un fiume o per il controllo di un lago.
    Questo è un breve riassunto di un articolo della Stampa che analizza la situazione attuale e ipotizza quella futura con “l’aggravante” della mancanza di acqua.
    La Repubblica ci fornisce dei dati quantitativi interessanti per la loro gravità.
    Il primo fra tutti è che solo il 2.5% dell’acqua del mondo non è salata, ma solo lo 0.08% dell’acqua terrestre è utilizzabile per l’uomo.
    Altro dato impressionante è la morte di 2.2 milioni di persone all’anno per malattie derivate dall’acqua contaminata, di cui 5.000 bambini.
    Stilata una classifica dei paesi più poveri di acqua gli ultimi dieci sono tutti africani e appartengono ai popoli che noi chiamiamo “del terzo mondo”, che non hanno neanche le risorse per avanzare un progetto di risollevamento.
    Nell’altra tabella possiamo notare come una famiglia canadese consumi diciassette volte di più di una africana che ha la disponibilità di appena 10 litri pro capite al giorni contro i 425 di un nordamericano.
    Il solo 24 ore analizza, invece, la situazione italiana che rispecchia, però, quella europea: la maggioranza dell’acqua viene utilizzata per scopi agricoli, subito dopo vengono gli scopi civili e industriali e ultimo per la produzione di energia.
    Questo trattato è uno dei problemi seri dei nostri tempi che però può essere risolto, prima che si verifichi in tutta la sua gravità. Se ogni paese iniziasse a preoccuparsi dell’eccessivo spreco, credo che la situazione cambierebbe radicalmente!!!

  55. L’ACQUA E’ PREZIOSA

    L’acqua è un bene prezioso e non va sprecato.
    Queste sono le parole che ogni giorno sentiamo dire un po’ dappertutto (a scuola, in TV, anche quando si discute in famiglia…).Ma in verità quasi nessuno, di quelle persone che hanno la fortuna di avere l’acqua a disposizione ogni giorno, si sofferma a riflettere su quest’argomento.
    Spesso questa gente si dimentica del fatto che in alcune zone questa molecola è assente del tutto (40% della popolazione mondiale soffre di carenze idriche), è sporca di fango e portatrice di funghi e batteri, quindi di malattie e di MORTE.(2.2 milioni di persone muoiono ogni anno per malattie derivate dall’acqua contaminata;5000 bambini muoiono ogni giorno per lo stesso motivo – dati forniti dal giornale “La Repubblica!).
    Come afferma lo scienziato Ph. Ball nella sua “H2O una biografia dell’acqua”, questa non è solo la sostanza più diffusa sulla terra (2/3 della superficie terrestre sono coperti d’acqua, ma è la condizione necessaria della vita. Infatti l’acqua ha un’importanza vitale, senza di essa non riusciremmo a sopravvivere, non solo perché il nostro organismo ne ha bisogno e non può farne a meno, ma anche per altri fattori. Ad esempio ci è utile per pulire, per coltivare, altrimenti non avremmo nemmeno da mangiare; “senza l’acqua niente potrebbe vivere, crescere, produrre, ma allo stesso tempo essa viene sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata” questo è quello che afferma M. Fontana. In effetti l’acqua viene sprecata in un modo assurdo, a mio parere. Ad esempio quando ci laviamo i denti, mentre ce li insaponiamo, lasciamo scorrere l’acqua e questo si potrebbe evitare (oppure quando ci laviamo noi). Molte persone quando si lavano preferiscono il bagno alla doccia perché lo trovano più rilassante; può essere anche,a ma personalmente non lo faccio mai il bagno, perché oltre al fatto che non ho mai tempo, soprattutto perché la quantità d’acqua che si spreca è davvero esagerata. Un altro esempio banale che posso fare è quello dei gavettoni: i giovani si divertono a bagnarsi, e l’acqua che usano è acqua potabile, quindi acqua preziosa, e ne sprecano davvero tanta in pochissimo tempo senza considerare il fatto che stanno causando danni al mondo intero. “Solo il 2.5 % dell’acqua del nostro pianeta non è salata e addirittura solo lo 0.08% è a disposizione degli esseri umani” (in effetti, anche i ghiacciai sono fatti d’acqua dolce.)
    Potremmo utilizzare l’acqua che abbiamo usato per lavare le verdure, per innaffiare le piante.
    Ma non siamo solo noi a sprecare questo bene. Voglio dire che anche involontariamente viene sprecata , per esempio nelle perdite delle tubature, se non ce ne accorgiamo, si sprecano litri e litri di acqua potabile.
    Secondo me l’acqua ce usiamo in bagno, mi riferisco a quella dello sciacquone, potrebbe essere sostituita con altra acqua, invece di sprecare grandi quantità di litri d’acqua al giorno.
    Pensando ai paesi più poveri d’acqua, come il Bangla Desh, fino a una trentina d’anni fa la popolazione di questo Stato bevevo acqua contaminata dalle fognature, ma scavando i pozzi a una profondità di circa 80 m, anziché 50, si potrebbe eliminare questo problema (il Sole 24 ore). Ma non solo in Bangla Desh esistono problemi del genere.
    Il problemi della mancanza d’acqua potrebbe diventare una delle cause di guerra più probabili nei prossimi anni. Uno dei casi più gravi è quello tra Siria e Turchia, oggetto del contendere il corse dell’Eufrate, dato che Damasco da anni soffre di penuria d’acqua dal fiume. Inoltre ci sono anche Israele e Libano, in crisi per il corso dello Ouazzani. Il Burkina Faso vorrebbe utilizzare il bacino del Volta come fonte di irrigazione e lo stesso il Ghana per la produzione di energia elettrica (la Stampa- Specchio,22 Marzo 2003).
    Nel giornale “la Repubblica” sono stati riportati dei dati i quali sottolineano in media la differenza di quantità d’acqua che le persone nel mondo utilizzano: un nordamericano utilizza circa 425 litri d’acqua al giorno e un africano ne utilizza solo 10 litri; una famiglia canadese utilizza circa 350 litri al giorno, invece una famiglia africana ne utilizza solo 20 litri.
    Un altro giornale che ci informa sul fabbisogno idrico dell’Italia è Il Sole 24 ORE. Quest’ultimo riporta la quantità di metri cubi d’acqua l’anno che vengono utilizzati, distribuiti in vari settori: per usi civili, industriali, irrigui ed energia con un totale di 41.982 milioni di metri cubi.
    A mio parere, se tutta l’acqua potabile del pianeta venisse distribuita allo stesso modo, non ci sarebbero tutti questi problemi e non ci sarebbero tutte quelle morti che si verificano ora.

  56. Oro blu (rivista informativa)

    Attualmente famiglie di molti paesi industrializzati utilizzano l’acqua come se fosse un bene illimitato, senza preoccuparsi del futuro, delle conseguenze che subiremo.
    Infatti come tutti sappiamo, ma facciamo finta di non sapere, l’acqua presente nel pianeta è in esaurimento e nell’arco di pochi decenni non sarà più sufficiente a due persone su tre della terra.
    Questi non sono dati inventati, ma purtroppo è la realtà che molti ambientalisti e scrittori vogliono farci capire da anni, con articoli e riviste, riguardanti questo grave problema.
    Noi ci comportiamo come se ciò che leggiamo non sia vero e continuiamo ininterrottamente a sprecare acqua.
    Per far riflettere ancora, una volta per tutte, voglio trattare significativi articoli contro lo spreco dell’acqua e delle sue conseguenze.
    Per esempio M.Fontana da”editori riuniti” del 1884 afferma che: se un essere un essere umano è privato d’acqua muore, se una zona attraversa un lungo periodo di siccità migliaia di persone muoiono di fame.
    Senza di essa niente può vivere.
    Come se ciò non fosse importante, come se riuscissimo a vivere senz’acqua, la sprechiamo, la sporchiamo e la ignoriamo.
    Fontana riassume in queste poche righe la situazione in cui ci stiamo mettendo e la sua conseguenza finale.
    Un altro pezzo preso da “il sole 24 ore” di M.Merzagora dice: “la molecola è sempre h2o ma in molte parti del mondo è marrone, portatrice di malattie, o assente del tutto.
    Nel 2025 l’acqua potrebbe essere insufficiente ai 2/3 della popolazione mondiale.
    Anche in questo caso Merzagora ci mette faccia a faccia con il futuro che dovremo affrontare.
    Non voglio continuare ad elencare articoli perché sono sicuro che, se ognuno farebbe un esame di coscienza, capirebbe la grave conseguenza dell’assenza d’acqua.
    Il problema è proprio che la popolazione non si rende conto di quanto sia importante, fino a che non si manifesta su di essa.
    Io vorrei fare un discorso chiaro, che arrivi in modo diretto a voi tutti.
    Per evitare che l’acqua si esaurisca dobbiamo iniziare fin dai più piccoli usi quotidiani.
    Iniziamo dal classico rubinetto che perde: aggiustandolo ci farebbe risparmiare dagli 8.000/11.000 litri d’acqua l’anno.
    Inoltre chiudendo il rubinetto quando non lo utilizziamo cercheremo nuovamente di risparmiare e così in tante piccole altre azioni: il lavaggio della macchina e dei piatti, l’irrigazione del giardino e lo scarico del water.
    Da queste piccole cose si intuisce subito la volontà della popolazione.
    Le autorità più elevate rispetto al cittadino si dovrebbero invece iniziare a installare acquedotti paralleli, uno per acqua di qualità ed uno per acqua più scadente.
    Inoltre bisognerebbe sfruttare meglio le falde freatiche e rispettare i tempi di riformazione, senza esaurirle prima del previsto.
    Spero tanto che questo messaggio sia passato chiaro e che nei prossimi anni riusciremo ad evitare il peggio.
    Ci tengo a concludere con un po’ di negatività che faccia riflettere, inserendo alcuni dati non proprio incoraggianti:
    il 17% in più dell’acqua sarà necessaria, nel 2020, per dissetare i popoli della terra, il 27% dell’Italia è a rischio desertificazione.
    Inoltre il 40%della popolazione mondiale soffre di carenze idriche e 2.2 milioni di persone muoiono ogni anno per malattie derivate dall’acqua contaminata, di cui 5.000 sono bambini.

  57. L’ACQUA E I SUOI PROBLEMI

    L’acqua ai giorni d’oggi è un bene prezioso e non va sprecata.Come si può limitare lo spreco?Basterebbe ad esempio stare attenti all’uso di essa con piccoli gesti come:
     chiudere il rubinetto mentre ci laviamo i denti oppure quando ci facciamo la doccia
     riparare il rubinetto e scarichi vari
     riciclare l’acqua per innaffiare le piante
     tagliare l’erba non troppo corta, perché richiede più acqua
     non usare il WC come secchio
     fare la doccia e non il bagno
     riutilizzare l’acqua della pasta per il prelavaggio dei piatti
     usare gli elettrodomestici a pieno carico
    Non sembrerebbe ma con questi piccoli gesti risparmieremmo più di quanto noi possiamo immaginare.Una delle più grandi conseguenze della povertà d’acqua è la desertificazione, causata soprattutto dalla scarsità di precipitazioni.
    Una gran parte del pianeta è soggetto alla desertificazione, i Paesi più a rischio sono quelli più poveri d’acqua come:Haiti, Niger, Etiopia, Eritrea, Malati, Ciad, Burundi e Randa.
    La mancanza d’acqua potrebbe diventare una delle cause di guerra più probabili nei prossimi anni.
    Infatti già sono emersi alcuni punti di crisi.Uno dei più gravi è quello tra Siria r Turchia, oggetto del contendere il corso dell’Eufrate.Un altro punto di crisi è tra Israele e Libano, per il corso dello Ouazzani, le cui acque dovrebbero alimentare una fascia di territorio al confine tra due Paesi.
    Ogni giorno di media vengono utilizzati i seguenti litri d’acqua:
     un nordamericano 425 l
     un africano 10 l
     una famiglia canadese 350 l
     una famiglia europea 165 l
     una famiglia africana 20 l
    Secondo alcuni dati abbiamo costatato che:
     2/3 della superficie terrestre sono coperti d’acqua
     2,5% dell’acqua del nostro pianeta non è salata
     1400 milioni di km cubi d’acqua sul nostro pianeta
     5000 bambini muoiono ogni giorno per malattie derivate dall’acqua contaminata
     2,2 milioni di persone muoiono ogni anno per malattie derivate dall’acqua contaminata.
    Allora io mi chiedo: Che cosa possiamo fare noi(mondo) per risolvere le cause riguardanti il problema dell’acqua?-Io penso che la risposta sia nella parola “AFFRONTARE”. Affrontare i problemi per risolverli;cercando almeno di limitarli.

  58. L’acqua è stata da sempre simbolo di purezza maternità e vita poiché senza essa nessun organismo nel nostro pianeta potrebbe vivere, ma nonostante questo l’uomo continua a sprecarla e a inquinarla, non le attribuisce il rispetto che merita.La superficie terrestre è ricoperta per due terzi d’acqua, solo il 2.5% del totale è dolce, ma solo una piccolissima parte è a disposizione della popolazione.L’acqua è una risorsadi tipo rinnovabile, infatti cambia forma tramite il suo ciclo, ma è esauribile, e purtroppo, se l ‘uomo non interverrà per evitare i molti sprechi cui l’acqua è soggetta in pochi anni la nostra disponibilità d’acqua scenderà e arriveremo al punto di non aver nemmeno la minima quantità d’acqua necessaria al’organismo. Purtroppo l’acqua è mal distribuita sulla superficie terrestre:ci sono alcuni luoghi come l’America settentrionale e l’Europa che abbondano di laghi e corsi d’acqua mentre in alcuni paesi dell’Africa le popolazioni hanno una disponibilità d’acqua insufficiente per dissetare l’intera popolazione. Alcuni paesi ricchi d’acqua non si preoccupano affatto di risparmiarla e di usarla al meglio, spesso la sprecano, infatti tenendo conto della statistica riportata nel quotidiano la repubblica del 15 marzo 2003 un nord americano ha a disposizione 425 litri di acqua al giorno mentre un africano sopravvive con soli 10 litri al giorno. Secondo me i governi dovrebbero educare la popolazione a evitare inutili sprechi ,partendo dalle cose più banali come ad esempio ricordare di chiudere il rubinetto.
    Opposta è la situazione nei paesi poveri dove la popolazione è costrtta a bere l’acqua contaminata dalle fognature che provoca malattie e morte. I governi dovrebbero costruire impianti di desalinizzazione per utilizzare l’acqua marina e impianti di purificazione, ma spesso questo non è possibile per motivi economici.Un articolo de “la stampa” del 22 marzo 2003 ritiene che secondo le organizzazioni internazionali il controllo per le fonti idriche potrebbe diventare una delle cause di guerra più probabili nei prossimi anni . Sono d’accordo con queste affermazioni, perchè l’acqua sta diminuendo sempre più e gli stati si contenderanno l’”oro blu” rimasto: penso sia meglio tenersi stretta l’acqua che ci rimane e non buttarla via con inutili sprechi.

    DIEGO VALENTINI 2° C

  59. RISCHIO ACQUA
    Se si continua così rimarremo senza (rivista divulgativa)

    In questi anni si sta cercando di prevenire la mancanza d’acqua che si verificherà se si continuerà a sprecarla. Per comprendere meglio questa grave situazione possiamo citare alcuni dati che ci sono arrivati dall’ISTAT:
    – il 27 % dell’Italia è a rischio di desertificazione;
    – 5000 bambini, ogni giorno, muoiono per problemi derivati all’acqua contaminata e sporca:
    – 2,2 milioni di persone muoiono ogni anno per malattie legate all’inquinamento dell’acqua;
    – L’acqua va diminuendo ogni anno, diminuiscono le piogge e sale la temperatura di 1,5 ° C grazie al “signor” effetto serra.
    Bastano questi dati per comprendere la gravità del problema. Anche la scrittrice di libri M. Fontana nonostante l’acqua sia il bene più prezioso che abbiamo, il fatto che senza di essa la vita non ci sarebbe, noi continuiamo a sprecarla ed inquinarla. Volendo parlare anche noi di questo problema possiamo dare a voi lettori un’idea più dettagliata sulla nostra situazione attuale. Noi consideriamo l’acqua, ormai e anche purtroppo, un normale servizio per lavarci, dissetarci ecc., ma non consideriamo che in Paesi come l’Africa essa manca anche per il fabbisogno necessario per vivere.
    Non sappiamo che la differenza tra i litri d’acqua a disposizione ogni giorno per una persona che vive in Italia e una che vive in Africa è di 227 litri e che un abitante italiano ha a disposizione 237 litri d’acqua potabile al giorno contro i 10 litri, incerti nella condizione batteriologica, di un abitante dell’Africa. Con la nostra industrializzazione non abbiamo di certo aiutato a preservare questa risorsa. Grazie alle pompe, che estraggono l’acqua dal sottosuolo in continuazione, le nostre falde acquifere non riescono a rigenerarsi in tempo e pian piano si stanno prosciugando causato dall’effetto serra, causato dal nostro inquinamento e dalle nostre fabbriche, causa il noto GLOBAL WARMING che comporta lo scioglimento dei ghiacci e violente precipitazioni acide. Con il frequente utilizzo delle dighe i fiumi tendono anch’essi a prosciugarsi e di molto rimpicciolirsi. Le nostre fabbriche riversano tutti i loro rifiuti, anche se depurati, nelle nostre acque che diventano sempre più inquinate e inutilizzabili. Ora dobbiamo iniziare a pensare che l’acqua diventerà un bene sempre più prezioso e raro. L’idea di difficoltà di approvvigionamento, il declino della qualità, il consumo non attento e la sua inquisizione devono iniziare a preoccuparci. Cercando di preservare questa possiamo adottare diversi miglioramenti nelle nostre case, ma soprattutto alle nostre abitudini. Il classico rubinetto che perde la gocciolina innocua, spreca 11.000 litri di acqua potabile ogni anno. Abbiamo preso in considerazione l’esempio più banale, ma anche quello più efficace. Possiamo consigliare di installare due impianti d’acqua paralleli:
    uno con acqua pulita e potabile per i rubinetti e uno con acqua più scadente per i water e gli impianti di scarico. Potremmo continuare ancora, scrivendo altre accortezze che uno dovrebbe avere: importante sarebbe evitare il classico rubinetto aperto mentre ci si lava i denti comunque dobbiamo iniziare a usare che l’acqua è “in via di estinzione”.

  60. “H2o” LA FORMULA DELLA VITA
    Acqua: allarme rosso.
    L’ acqua ricopre circa i 2/3 della superficie terrestre ma solo una piccola parte è utilizzabile dall’ uomo.Infatti il 97% è costituita da acqua salata e la restante acqua dolce,è contenuta nei ghiacciai, nelle calotte polari e nel sottosuolo.Si puo facilmente dedurre dunque, che l’acqua a noi disponibile non è infinita,anzi per i nostri comportamenti e a causa delle nostre cattivi abitudini stiamo rischiando di perdere questa fondamentale risorsa naturale,e quindi rischiare di rovinare la vita sulla terra.Inoltre anche fattori come l’ aumento della popolazione e l’inquinamento contrubuiscono all’ emergenza acqua.In questo momento sono i cosiddetti paesi del “terzo mondo” che convivono con queste problematiche: in Africa ad esempio,la disponibilità di acqua potabile, reti fognarie e servizi igienici è ancora molto lontana da uno standard accettabile ed è questa la causa delle continui morti e dei numerosi conflitti.Tutto ciò a noi sembra una realtà sconosciuta,una realtà che mai dovremmo affrontare e non ci rendiamo conto che questo enorme problema è alle porte.Come si può fare??Non occorrono grandi imprese o enormi sacrifici,ma piccoli gesti che seppur apparentemente insignificanti,sono di una grande importanza: chiudere il rubinetto quando è inutilizzato,evitare di utilizzare per molto tempo la doccia e controllare un eventuale perdita dei rubinetti…Bisogna aiutare la nostra terra a sopravvivere e a superare questo grande ostacolo con il nostro impegno,perchè ognuno di noi da solo è insignificante davanti a tutto ciò,ma unendo i nostri sforzi possiamo contribuire alla realizzazione di questo grande progetto cioè salvare la terra…come dice il proverbio,l’unione fa la forza…

  61. “Acqua sinonimo di vita”
    Venerdì 28 marzo 2008 si è svolto ,nelle sale dell’Abbadia di Fiastra , un convegno che ha avuto come argomento l’acqua. Molti personaggi importanti tra politici ,scienziati,studiosi,sono stati invitati a quest’ interessante incontro promosso dalle scuole per rendere più sensibili i ragazzi sul problema dell’acqua. La necessità dell’acqua è stata intuita fin dalle prime popolazioni che si sono sviluppate proprio in prossimità di luoghi in cui questa era presente. L’acqua,è di fatto,il simbolo della vita. Basta infatti pensare alla percentuale,ben il 70%,che costituisce il nostro organismo,agli oltre 2/3presenti sul nostro pianeta ,al fatto che possiamo resistere settimane senza mangiare ,ma pochi giorni senza di essa. L’origine della vita è proprio dovuta all’acqua,in sua mancanza niente può vivere . è chiaramente molto importante,ma tuttavia assistiamo ad una sua progressiva diminuzione. Tra i maggiori fattori di riduzione ci sono i mutamenti climatici, la cattiva gestione delle acque di scarto, il sovrasfruttamento delle falde acquifere e le acque di sbarramento e deviazione che alterano l’ecosistema fluviale. Le risorse idriche che abbiamo a disposizione non sono molte: per la maggior parte si tratta di acqua salata e la desalinizzazione è costosa, disagevole e non produce acqua di ottima qualità. Scomodo è anche l’utilizzo delle calotte polari, che perdi più si stanno sciogliendo. Dato che le risorse non sono infinite, bisogna prendere dei provvedimenti, cercando dei rimedi. Notevoli effetti positivi si avrebbero se cercassimo di ridurre gli sprechi. Il fabbisogno minimo biologico pro-capite è di 5 litri d’acqua al giorno, mentre ne vengono utilizzati ben 50 “ad personam”. L’uso consapevole può produrre un risparmio di 8.000-10.000 litri all’anno per ogni famiglia. La carenza d’acqua è una delle minacce più serie che riguarda dell’intero globo. Quelli più a rischio sono i paesi del Medio Oriente, ma si tratta di una preoccupazione anche dei paesi ricchi, mentre è diverso il discorso per quanto riguarda gli Stati Africani. Il loro problema infatti non è solo la poca acqua, ma l’inesistenza di mezzi finanziari per distribuirla alle popolazioni. Oltre a questo si aggiunge anche il fatto che in molti casi bevono acqua stagnante , inquinata, che porta malattie come il colera o il tifo. Ciò che si può fare per aiutare queste popolazione è contribuire a costruire pozzi, per far si che non ci siano alte vittime perché negate di un loro diritto. Già perché il diritto all’acqua deriva dall’esser parte di un ecosistema e purtroppo non viene distribuita in modo equo in tutto il mondo. A rischio è anche l’agricoltura a causa della diminuzione delle precipitazioni atmosferiche. Soprattutto in alcuni periodi dell’anno in cui c’è forte siccità, sul mercato i prezzi di frutta e verdura lievitano enormemente e ciò è dovuto anche alla furbizia degli agricoltori che approfittano di questa situazione. I dati che vengono forniti sulla situazione idrica del pianeta sono sconfortanti:addirittura si ritiene che nel 2025 l’acqua sarà una rarità, qualcosa di non dovuto, ma ricercato. A conclusione del convegno i ragazzi hanno avuto un dibattito con i personaggi invitati e si sono naturalmente trovati d’accorso sul fatto che bisogna far qualcosa e non rimanere passivi a guardare.

  62. “L’USO E LO SPRECO DELL’ACQUA”
    Venerdì 29Febbraio alle ore16.00 si è tenuto un convegno nelle sale dell’Abbadia di Fiastra, con scienziati, studiosi e politici. Il convegno era aperto a tutti i cittadini della provincia di Macerata che erano interessati al tema:” L’USO E LO SPRECO DELL’ACQUA”.
    L’acqua è un diritto che dovrebbe garantire ad ogni persona 20 litri d’acqua al giorno senza differenze etniche, religiose, di sesso di ricchezza. Senza di essa, niente può vivere, crescere e riprodursi. La terra è ricoperta per circa tre quarti d’acqua i cui bacini maggiori sono gli oceani: Indiano, Pacifico e Atlantico, soltanto il 0,3% e costituito d’acqua dolce(laghi,fiumi)mentre il 30% da falde acquifere. Spesso si è pensato di ovviare alla diminuzione dell’acqua dolce, sfruttando l’acqua salata per mezzo del processo di desalinizzazione che è disagevole, costosa e no di qualità. I fattori di riduzione della disponibilità d’acqua sul pianeta sono:
    1)Mutamento climatico dovuto alla diminuzione delle precipitazioni estive pari a circa il 20%, in tutto il Bacino del Mediterraneo nell’ultimo secolo e l’aumento delle temperature di 1,5 gradi.
    L’anomalia climatica consiste nel fatto che, all’aumento della temperatura non corrisponde un incremento delle precipitazioni, per cui il paradosso climatico attuale e rappresentato da: siccità i inondazioni.
    2)Cattiva gestione dell’acqua di scarto, contaminate con sostanze chimiche e da altre scorie.
    3)Sovrasfruttamento delle falde acquifere oltre la fisiologica e costante capacità di auto-rigenerazione. Le opere artificiali di sbarramento e deviazione alterano l’ecosistema fluviale, impediscono il deflusso regolare delle acque di sedimenti con effetti devastanti sugli equilibri del sistema idrogeologico e del ciclo naturale dell’acqua. La carenza d’acqua è una delle minacce più serie che preoccupa i paesi ricchi, mette a rischio i paesi del Medio Oriente mentre per alcuni stati africani il problema non è la poca acqua, ma l’inesistenza di mezzi finanziari per distribuirla alle popolazioni.
    Infatti l’acqua è sprecata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa naturale. Occorre, quindi, migliorare la conoscenza e la tutela dell’acqua come elemento fondamentale esistente in natura e dell’acqua come risorsa per lo sviluppo.
    Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità la situazione sta peggiorando:nel 2025 l’oro blu potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. Lo stress idrico è, per esempio, spesso causato da sprechi locali: in agricoltura, per deviare a questo problema si dovrebbe ricercare varietà botaniche più resistenti alla siccità, ripristinare coltivazioni tradizionali, migliorerà la distribuzione irrigua evitando la dispersione per l’evaporazione; utilizzando l’irrigazione a goccia che arriva direttamente alla radice della pianta. Per stupide perdite delle tubazioni che sono dovute all’assenza di impianti fognari nei paesi in via di sviluppo a causa di domanda crescente dell’inurbamento; la soluzione sarebbe quella di costruire acquedotti paralleli per poter distinguere l’acqua potabile da quella non potabile. L’uso di elettrodomestici come lavatrice e lavastoviglie dovrebbe essere impiegato a pieno carico. Si dovrebbe preferire la doccia al posto del bagno e si dovrebbero lavare i piatti con l’acqua della pasta che ha una componente sgrassante, maggiore dei normali detersivi. E infine bisognerebbe controllare periodicamente le tubature per eventuali perdite. Negli ultimi anni il consumo d’acqua imbottigliata è cresciuto del 7% dovuto ad un influsso forte della pubblicità che ci ha fatto credere ad una migliore purezza dell’acqua rispetto al rubinetto di casa. L’imbottigliamento rischia di provocare: il prosciugamento delle falde, l’esaurimento dei pozzi, la presenza di materiali di scarto e acque residue rese non potabili per la presenza di sostanze tossiche come il cadmio,il cromo e il piombo. Gli imballaggi producono un accumulo di rifiuti che poi ne richiede lo smaltimento.

  63. Francesca Matteucci 1B

    Cosa sappiamo realmente dell’acqua

    Non è la prima volta che se ne sente parlare, e neanche è un problema sorto da qualche anno, ma soltanto ora ci stiamo veramente cominciando a preoccupare.
    E non a torto.
    Si è parlato ancora dell’acqua al convegno, conclusosi ieri, nelle sale dell’Abbadia di Piastra, dei suoi usi, consumi e sprechi, per ribadire un concetto già fritto e rifritto, ma che forse dovremmo iniziare a prendere più in considerazione.
    Il simposio, della durata di tre giorni, si è aperto con una videoconferenza tenuta dal professor Ball, che ha parlato dell’acqua come matrice di vita, partendo dagli antichi miti della creazione, come la Genesi nella Bibbia o il Regveda, fino ad arrivare a Talete e alla sua dottrina, che faceva dall’acqua la forza generatrice di tutto l’universo. Tema dominante in tutto il suo discorso il fascino che l’acqua, in qualsiasi sua forma, esercita su di noi, anche quando la riduciamo soltanto ad un fenomeno da laboratorio.

    Nel secondo incontro, tenutosi il giorno seguente, Antonio Rossi, professore dell’Università di Padova, ha discusso degli usi quotidiani dell’acqua e di quei piccoli consigli che si possono seguire in casa e in famiglia per ridurne i consumi. Suggerimenti già sentiti, ma mai presi realmente in considerazione, che ora dobbiamo prendere alla lettera se non vogliamo che il carburante principale necessario per la nostra vita si esaurisca proprio sotto i nostri occhi.

    Nel pomeriggio dello stesso giorno un esperto nelle tecniche agricole ha parlato di come anche l’agricoltura risente e risentirà della continua diminuzione d’acqua. Le ripercussioni saranno soprattutto economiche, perché più del 50% della produzione agricola dipende dal tipo di irrigazione.
    Nei paesi più avanzati si sta da tempo lavorando alla stimolazione delle piogge, tecnica messa a punto da un’associazione italiana, che riproduce il processo di formazione delle precipitazioni: piccoli aerei che volando rilasciano particelle di ioduro d’argento, in rado di accelerare il processo di condensazione.
    Potrebbe essere la soluzione al problema che attanaglia l’intero pianeta, ma la domanda sorge spontanea: ci saranno ripercussioni sulla qualità dell’acqua o comunque rischi di intossicazione anche a lungo tempo?

    Nella quarta conferenza, tenutasi nell’ultima giornata di questo convegno, ci si è soffermati sulle prospettive future e sulle tecniche di tutela del cosiddetto oro blu. Sul fatto che, prima di ogni altra cosa bisogna sensibilizzare il più possibile la gente e migliorare la conoscenza di questo elemento fondamentale per la nostra esistenza.
    Il fatto è che è un problema che si può affrontare solo su scala locale e rendersi conto che, mentre in alcune zone come l’Italia o i grandi paesi industrializzati quello dell’acqua è una difficoltà in aumento, in altri luoghi è già un dramma.
    E pensare che basterebbe scavare appena più in profondità per eliminare il problema nel 99%dei casi!

  64. H2O CERCASI

    Nella mattinata di sabato 29 Marzo il professor Ph.Ball ha invitato alcuni studenti dell’Istituto Filelfo a partecipare alla sua conferenza riguardante l’acqua. Oltre a noi liceali nelle sale dell’abbadia di Piastra erano presenti numerosi politici locali, scienziati e studiosi probabilmente più informati di noi, ma ugualmente affascinati dalle parole del professore.
    Ball ha saputo trattare un argomento molto delicato in modo estremamente pratico e soprattutto vicino a noi giovani, che in teoria dovremmo essere i più interessati e coinvolti.
    Il professore ci ha efficacemente fatto notare che solo ora si comincia a sensibilizzare maggiormente la gente comune, ma in molti casi purtroppo è troppo tardi.
    Dobbiamo superare la convinzione che l’acqua, essendo una risorsa fondamentale, sia per questo inesauribile. Troppa gente è convinta di ciò, vedere l’acqua come qualcosa di talmente quotidiano da essere convinti che ci sarà per sempre, proprio per permettere che ciò si realizzi dobbiamo davvero cambiare qualcosa.
    Ph Ball ha mostrato ai presenti alcuni documenti provenienti dall’Africa centrale, dove si è recentemente recato. Ha scelto proprio questa zona del continente per renderci davvero consapevoli di come stanno vivendo in alcune parti del mondo, che forse vediamo molto lontane, ma che fra non molto potremmo vedere più vicine di quanto noi immaginiamo.
    È anche vero che in queste zone non sono presenti alcune tecnologie che ci permettono di avere acqua potabile nelle nostre case, mentre queste popolazioni convivono con acqua sporca di fango e portatrice di malattie e morte, ma d’altra parte dobbiamo riconosce che questa disponibilità d’acqua che abbiamo ci porta a farne un uso improprio.
    Ci ha invitato a fare una profonda riflessione su quanta acqua potremmo facilmente risparmiare, e che invece a volte sprechiamo anche a causa di semplici di disattenzioni. Gocce che scorrono e che probabilmente sarebbero vitali per qualche altra persona dall’altra parte del globo.
    È appurato infatti che ogni essere umano necessita di quaranta litri giornalieri, un’enorme fetta di popolazione utilizza con grande probabilità questa quantità solo per farsi una doccia, mentre un africano ad esempio, non ha a disposizione questa quantità neanche in un’intera settimana.
    Il professore è stato molto diretto perché ci ha fortemente ammonito, tutto ciò è infatti vergognoso. Dobbiamo renderci conto che viviamo in una società talmente contorta e contraddittoria che, pur essendo consapevole che l’acqua è la risorsa fondamentale per la sopravvivenza degli esseri viventi, è anche quella più sprecata, inquinata e dimenticata.
    Procedendo di questo passo l’acqua diverrà l’oro blu nel vero senso della parola, talmente preziosa e rara che, secondo alcuni dati nel 2025 potrebbe essere insufficiente per due persone su tre.
    Ciò a dimostrare che questo “buio” futuro non è poi così lontano, ma al contrario ci riguarda in prima persona.
    È proprio la nostra generazione che si troverà davvero faccia a faccia con questo problema, che probabilmente diverrà insostenibile.
    Basti pensare che già adesso le piogge cominciano a scarseggiare e a risentirne maggiormente è l’agricoltura, tutto ciò si riversa quindi in modo sempre più pregnante sull’economia. In questi anni si è dovuto ricorrere sempre più spesso alla stimolazione delle piogge, di questo passo nel 2025 dove saremo andati a finire!
    Infine Ball si è rivolto specificatamente ai politici locali, invitandoli ad intervenire direttamente sulla società, visto che questo è un problema che si può cominciare a risolvere localmente, questo vantaggio va sfruttato.
    All’uscita di queste sale, abbiamo capito che anche noi possiamo aiutare il pianeta. È proprio su questo punto che il professore ha puntato maggiormente, con piccoli gesti quotidiani possiamo continuare a rendere l’acqua davvero un bene comune, anzi, il bene comune.

  65. Acqua: silenziosa risorsa maltrattata

    Lo scorso sabato si è tenuto all’ abbadia di Piastra un convegno, presieduto dallo studioso M. Fontana e a cui hanno partecipato importanti personalità del settore scientifico e giornalistico, riguardo una delle tematiche che oggi più affligge non solo l’ Italia ma il mondo intero: la scarsità dell’ acqua. L’acqua, che si trova in un quantitativo minimo, distribuito in modo ineguale sulla superficie terrestre, è la condizione essenziale di ogni essere, infatti è risultata essere il luogo dove la vita stessa si è formata, e già i primi popoli erano consapevoli di questo rapporto acqua-vita, tanto che questa risorsa è la protagonista di tutti gli antichi miti della creazione.
    Ma nel convegno è emerso però l’aspetto che più ci è prossimo, ossia quello legato all’utilizzo concreto che facciamo dell’ acqua, come per l’ agricoltura, le condizioni igieniche e la sana alimentazione. E nonostante questa risorsa, come tutti gli elementi essenziali per la vita, sia esauribile e cominci già a scarseggiare, la nostra società sembra non rendersene ancora conto. L ‘ attenzione di ognuno di noi è infatti labile e capricciosa, dell’ acqua ci ricordiamo solo poche settimane all’ anno quando la cronaca offre notizie sulla siccità, il suo valore ecologico ed economico è molto lontano dai nostri pensieri.
    Forse è per questo che si continua a commettere errori nell’ utilizzo di tale risorsa, sia da un punto di vista quotidiano, sia da un punto di vista più generale, a partire dal prezzo. Il mercato infatti presenta l’ acqua potabile ad un coso molto ridotto rispetto a quello dell’ acqua minerale, che è esorbitante! Ed è proprio in questo abisso tra i due prezzi che i nascondono le cause della rarefazione dell’ acqua pulita.
    Questa cattiva amministrazione, che arte dal presupposto che ci sia acqua in abbondanza per tutti, rende inutile ogni forma di razionalizzazione dell’ uso, ma di certo la gestione a livello nazionale non è l’ unica colpevole del declino delle risorse idriche, ognuno di noi infatti, se pur nel suo piccolo, è responsabile di tutto ciò.
    Oggi giorno infatti facciamo un uso spropositato e inutile di acqua, basti pensare che un cittadino dei paesi ricchi utilizza 1700 metri cubi di acqua all’ anno, mentre un cittadino Africano solo 250metri cubo, insomma in parole povere una persona fortunata utilizza 40 litri d’ acqua (che sono la quantità minima per i bisogni essenziali di tutti i giorni) solo per una doccia,mentre gli altri, più sfortunati, con lo stesso quantitativo devono sopravvivere per settimane intere.
    Da tali parole è facile intuire che le maggiori vittime di questo grave problema sono proprio i paesi poveri, dove l’acqua già di per se stessa scarsa, è oltretutto sporca, quindi portatrice di funghi, battei e gravi malattie che portano alla morte. E va anche detto che gli interventi degli ultimi decenni non sono stati di certo incoraggianti, non si è infatti avuta una politica per l’ acqua ma contro l’acqua.
    In conclusione del convegno è stato dunque ritenuto necessario sottolineare l’ emergenza conci ognuno di noi dorrebbe operare, nel suo piccolo, affinché la situazione non degeneri ulteriormente e non metta in pericolo l’ umanità.

  66. ACQUA: L’ORO BLU

    Il giorno 15 marzo nelle sale dell’Abbadia di Fiastra si è tenuto un convegno “Il bene, l’uso e lo spreco dell’acqua” con studiosi, scienziati e politici per sensibilizzare la gente al risparmio dell’acqua e per far afferrare il concetto che questo è un bene primario, una risorsa fondamentale per l’esistenza del mondo.
    Dalla discussione sono stati rilevati problemi e preoccupazioni, appunto, sugli eccessivi sperperi di questa sostanza naturale.
    Tra le tante domande che sono state poste, la più concreta è stata la seguente: “ Se l’acqua finisse, cosa faremmo?”
    Sicuramente la qualità dell’igiene e quindi anche della nostra sanità sarebbe più bassa, perché la pulizia verrebbe a mancare; un altro problema dato dall’insufficienza d’acqua, sarebbero le desertificazioni, in questo caso l’agricoltura e i suoi prodotti si estinguerebbero e noi ne risentiremmo nella nostra alimentazione.
    Già nel VII secolo a.c. c’era chi sosteneva che il principio unitario da cui ogni cosa deriva è l’acqua, costui era Talete: infatti, dichiarava che questo elemento era ciò per cui tutto esisteva e ciò a cui tutto ritornava dopo la fine.
    La quantità minima per soddisfare i bisogni essenziali è di 40 litri al giorno a persona: gli italiani usano 40 litri di acqua solo per farsi la doccia, mentre altri popoli ( coma la popolazione del Bangladesh) la consumano nel giro di alcune settimane, poiché non ne hanno abbastanza.
    L’acqua è una risorsa limitata che diventerà sempre più un bene prezioso ed insostituibile; una causa è sicuramente lo spreco: ogni persona che ha a disposizione abbondanti quantità di acqua ( come gli italiani e comunque le popolazioni dei Paesi ricchi) ne dissipa altrettante per noncuranza, pensando di averne chissà quanta.
    Si è convinti che di acqua nel mondo ce ne sia molta, perché si pensa agli oceani, ma in realtà questi ultimi ci offrono solamente acqua salata, che per essere resa potabile deve subire il processo di dissalazione, molto costoso che non tutti gli Stati si possono permettere.
    Il nostro Pianeta è coperto per il 70% di acqua, ma meno dell’1% è utilizzabile dall’uomo.
    Oggi nel mondo circa un miliardo di persone non ha accesso all’acqua potabile; 2,5 miliardi non hanno servizi igienici adeguati; ogni giorno, circa 6 mila bambini muoiono per malattie derivanti dall’acqua infetta.
    L’acqua pulita e depurata, quindi, non è ancora un privilegio condiviso da tutti, anche se per ognuno è indispensabile.
    Per il risparmio nell’ambito agricolo sarebbe opportuno installare impianti idrici per migliorarne la distribuzione irrigua: ad esempio alcune industrie del settore primario sono fornite di attrezzature per l’irrigazione a goccia che consentono un notevole risparmio d’acqua.
    Infine, il nostro corpo è formato per il 60% d’acqua, quindi, poiché noi in primo luogo ne abbiamo bisogno, cerchiamo di non sprecarne più!
    Per maggiori informazioni visitate il sito:
    http://www.il grillo.wordpress.org

  67. L’ acqua:un problema che a poco a poco sta diventando un dramma

    Ieri 28 marzo, si è tenuto un convegno nelle sale dell’ Abbadia di Fiastra per discutere della grave situazione in cui si trovano le risorse idriche italiane e mondiali. Ad intervenire, per questa occasione sono stati molti scienziati, arrivati da varie parti d’ Europa, studiosi ed importanti esponenti della politica italiana.
    Il primo ad intervenire, Franco Gentile, professore di scienze all‘
    Università degli studi di Camerino, ha tenuto un discorso, citando anche frasi tratte dai libri di Ball e Fontana. Nella sua trattazione dice che all’ acqua dovremmo dare noi tutti la priorità assoluta, in quanto condizione necessaria, fonte e matrice della vita. E poiché senza di essa non potrebbero esserci formen di vita è inammissibile che venga cosi ignorata, sprecata, sporcata e dimenticata. Un altro interessantissimo discorso è stato quello del professor Klamm, che alcuni anni fa iniziò uno studio sulla stimolazione delle pioggie, portato a termine qualche mese fa. In questa occasione ha voluto parlare del lavoro svolto negli ultimi anni, per migliorare la situazione idrica.
    Riportiamo alcune frasi tratte dal suo discorso: “L’ agricoltura italiana può contare sempre di meno sulle pioggie e questa situazione provocherà gravi ripercussioni sull’ economia italiana e mondiale. (…) Alla stimolazione delle pioggie stanno lavorando anche in Israele, ottenendo, tra l’ altro,ottimi risultati, ma noi, negli USA abbiamo basato i nostri studi su un tipo di tecnologia ideata da un’ associazione italiana: ci si avvale di piccoli aerei in grado di volare alla base dei sistemi nuvolosi, rilasciando microscopiche particelle di ioduro di argento, che accelerano il processo di condensazione, trasformando il vapore in pioggia. (…)”
    Una scoperta, questa, che potrebbe risolvere alcuni degli aspetti dell’ emergenza idrica.Si è parlato anche della desalinizzazione dei mari , ma non si è negato che la qualità dell’ acqua che ne proverrebbe non sarebbe mai di alta qualità.
    Inoltre, per fornirvi maggiori informazioni sull’ argomento, abbiamo intervistato un esponente della politica italiana, l’ onorevole Pecoraio Scanio:
    “Lei cosa potrebbe dirci in merito a questo problema, che accomuna tutti gli stati del mondo?”
    “La mia opinione è che affinché ci sia cibo, occorre che ci sia acqua, e per rendere possibile questa cosa,è indispensabile investire per rendere piu efficaci le risorse idriche nazionali.
    Inoltre penso sia sbagliato che le persone continuino a non interessarsi dello spreco idrico pensando che ci sarà poi la desalinizzazione: come si è già detto durante il convegno, la qualità dell’ acqua sarà molto minore. Bisogna vedere l’ acqua come l’ unica risorsa fondamentale per la vita e per lo sviluppo, necessaria per la salute, e per l’ agricoltura in particolare, senza la quale non potremmo avere una sana alimentazione.
    L’ acqua per alcuni stati del Terzo Mondo rappresenta un grave pericolo di morte, che causa malattie come il tifo, il colera e la malaria. Insomma, bisogna darsi da fare per migliorare questa situazione.”
    Dunque ragazzi, noi facciamo affidamento sulle vostre generazioni, affinché un giorno tutti questi problemi si risolvano. A voi il buon senso di salvaguardare il nostro pianeta!!

  68. ARTICOLO PER GIORNALE SCOLASTICO
    ACQUA:RISORSA LIMITATA

    Secondo il convegno tenutosi nelle sale dell’Abbadia di Piastra il 28 Marzo, al quale hanno partecipato professori, scienziati e studiosi nazionali, è emerso un problema fondamentale che riguarda il destino dell’intera umanità: l’acqua.
    Questa sostanza conosciuta anche come H2O o come oro blu è molto importante per il nostro organismo e per tutto ciò che ci circonda, ma sta scarseggiando sempre di più e si suppone che nel 2025 l’acqua potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. La quantità minima d’acqua per soddisfare i bisogni essenziali è di 40 litri al giorno a persona: con circa 40 litri noi italiani facciamo la doccia, invece per alcuni popoli del terzo mondo rappresenta l’acqua di intere settimane. Le persone che non hanno un rubinetto in casa sono 800 milioni e più di 200 milioni di bambini muoiono ogni anno a seguito del consumo di acqua nociva e per le cattive condizioni sanitarie che ne derivano. L’ 80 % delle malattie nei paesi del sud del mondo purtroppo è dovuto alla cattiva qualità dell’acqua. L’Italia è prima in Europa e terza nel mondo per il consumo di H2O; la superano soltanto gli Stati Uniti e il Canada. C’ è un grande allarme sullo spreco, poiché la disponibilità d’acqua dolce sta scendendo. L’acqua si sta avvicinando al petrolio, a causa del suo valore crescente e della sua rarità che porteranno sempre più a politiche dell’acqua e a conflitti internazionali. Le soluzioni prese in considerazione nel convegno e le tematiche d’intervento per gestire al meglio la crescita del consumo dell’acqua sono molte e diverse: è comunque evidente che mancano delle regole mondiali di controllo sulla gestione dell’acqua e la sua difesa come bene comune, patrimoniale e prevale l’approccio di considerare l’acqua un bene da lasciare alla libera regolamentazione del mercato. Alla fine del convegno i rappresentanti che lo dirigevano hanno lanciato un appello ai marchigiani ma che valga anche per tutti gli italiani: ci invita a fare buon uso dell’acqua e di cercare di non sprecarla ; per esempio dobbiamo stare attenti all’uso eccessivo del rubinetto per svolgere le azioni quotidiane o della doccia, e dobbiamo riuscire a riciclare l’acqua: per esempio possiamo usare la stessa acqua, che usiamo per cuocere la pasta, per innaffiare le piante.

  69. L’Oro Blu

    IL 28 febbraio si è tenuto un convegno all’Abbadia di Fiastra; che ha evidenziato numerosi problemi riguardanti l’acqua.
    Infatti questo liquido incolore, insapore ed inodore è il costituente fondamentale degli organismi viventi e di molte reazioni biochimiche. Viene chiamato in diversi modi: Oro Blu, H2O, la Vita ecc…; ma sempre più spesso si tende a considerarlo inesauribile con degli sprechi inutili.
    Ritornando al convegno, in cui sono intervenute cariche politiche e numerosi studiosi, sono emerse differenti opinioni e soluzioni, per attenuare il calo d’acqua terrestre. C’è stato chi addirittura ha preso come modello un tale John Brown, che per oltre un mese non si è lavato e non ha mai tirato lo sciacquone!
    Lo scienziato Xhulio Murja con la sua replica è stato tagliente; sostenendo che tanto valeva andare a vivere con le scimmie. Ci sono poi stati diversi interventi da parte di studiosi e ricercatori che sostenevano di poter ridurre drasticamente i consumi soltanto con un’adeguata attenzione, per esempio controllare sempre il contatore di casa per vedere se ci sono perdite.
    Nel caso del convegno si è andato evidenziando un acceso confronto di opinioni tra politici e studiosi.
    I primi illustravano l’impossibilità di costruire dissalatori, per le enormi spese e per gli scarsi risultati che danno. Gli studiosi dal canto loro sostenevano che occorreva finanziare progetti idrici anziché spendere milioni di euro per le campagne politiche.
    Comunque sia da qualsiasi punto di vista, il problema c’è e bisogna risolverlo.
    L’acqua, la sostanza più diffusa sulla terra, sta calando a dismisura,a causa di diversi fattori di riduzione di disponibilità idrica nel pianeta. Dal mutamento climatico, causato dall’effetto serra e il sovra sfruttamento delle falde acquifere, sono le principali cause.
    “Migliaia di persone muoiono ogni giorno di fame”, questa frase la troviamo quotidianamente, ma non andiamo mai a fondo della questione. Infatti dietro a questi decessi c’è principalmente la mancanza d’acqua.
    Nonostante la tecnologia, non riusciamo ancora a trovare una soluzione, si sono provati addirittura aerei con particelle di argento per condensare il vapore in pioggia, ma non sono stati sufficienti.
    Il convegno non ha raggiunto una soluzione, così come l’intero pianeta fin’ora. Continuando così si potrebbe veramente giungere alla “fine del mondo”.
    E’ curioso notare che oltre 4000 anni fa, secondo il calendario Maya, la fine di tutto era fissata per il 21 dicembre 2012 d.C.
    Mentre l’articolo di Merzagora, pubblicato sul Sole 24ore il 5 gannaio 2003 e diversi studi portano come data finale l’anno 2025, anno in cui dovrebbe gradualmente cessare la vita in seguito all’insufficienza d’acqua.
    Come andrà a finire non possiamo saperlo con certezza, ma la cosa migliore da fare per tutti è cercare di non sprecare acqua.
    Riccardo Pallotta

  70. CRESCENTE PROBLEMA: CONVEGNO SULL’ORO BLU

    “ L’acqua risorsa vitale”: questo è l’argomento del convegno tenuto il 25 febbraio presso le sale dell’Abbadia di Fiastra ; intervenuti alla discussione sono diverse personalità tra scienziati, politici, e studiosi del fenomeno: Fontana, Ball, Corbellini e Merzagora.
    In qualsiasi epoca l’acqua è stata la risorsa fondamentale per qualsiasi essere vivente, sia esso vissuto 1000 anni fa, sia una persona qualunque ai giorni nostri; gli scienziati che hanno partecipato hanno appunto sottolineato molto il fatto che l’acqua sia una risorsa vitale come tutti sappiamo, un elemento che è stato sempre al primo posto, considerato come fautore di vita.
    Come ha detto Ball, nei testi sacri di diverse religioni in principio c’era l’acqua.
    Al convegno non sono potute mancare le critiche sullo spreco dell’acqua, sull’inquinamento di questa fornendoci anche accorgimenti che noi tutti dovremmo attuare per non continuare a creare disagi che si stanno facendo sempre più gravi e che colpiscono tutt’ora non tanto il nostro paese ma le regioni più povere del mondo. Infatti l’acqua, come molti si dimenticano, è una risorsa limitata e noi ne stiamo purtroppo accelerando l’esaurimento: non a caso l’acqua è chiamata “l’ora blu”.
    Noi che vediamo l’acqua come una risorsa inesauribile, non badiamo agli sprechi e a quanto ogni giorno essa venga inquinata: solo non facendo caso ad un rubinetto che perde si sprecano all’incirca 200 litri d’acqua al mese. Ogni giorno le industrie buttano i loro rifiuti con impianti di scarico che vergono nei fiumi e si consideri anche che l’acqua dolce disponibile sulla terra è solo il 2%.
    Questi dati dovrebbero metterci in guardia, ma allarmanti sono anche i dati che ci ha fornito Merzagora, il quale afferma che nel 2025 l’acqua potrebbe esser insufficiente per due persone su tre.
    Molti interventi fatti dalle persone presenti hanno accennato alla possibilità di usare l’acqua del mare depurandola dal sale: ma non hanno considerato i costi di un tale processo, elevati sia per i paesi ricchi sia per quelli poveri, senza contare la qualità sicuramente inferiore dell’acqua.
    Non solo l’industria utilizza molta acqua e ne inquina altrettanta, ma è soprattutto l’agricoltura il settore che utilizza la percentuale più alta d’acqua per le coltivazioni: circa il 70%.
    Questo potrebbe esser considerato naturale poiché ogni coltura ha bisogno d’acqua, ma non è legittimo l’inquinamento che anche qui è presente a causa dell’ utilizzo di prodotti chimici.
    Molto interessante è stata la descrizione di un sistema che stimola la formazione di precipitazioni attraverso ioduro di argento che velocizza il processo di condensazione.
    La soluzione di questo problema dell’acqua potrebbe essere semplice e attuabile a cominciare dai paesi ricchi, se e solo se le persone cominceranno a mettersi in testa l’importanza dell’acqua, e le conseguenze che la mancanza di essa può portare sia la livello sanitario sia al livello vitale: basterebbe guardare i paesi più poveri, nei quali migliaia di persone muoiono di fame e di sete e sono costretti a bere da acquitrini o pozzi di pioggia. Sembra venga detta una banalità quando si dice che l’acqua è una risorsa vitale ed è un diritto, un diritto per tutte le popolazioni del mondo ed è nostro dovere preservarla perché la sua importanza non può essere trascurata, soprattutto quando abbiamo le risorse per evitare l’estinzione di questo elemento.

    Agnese Cusmano

  71. L’ORO BLU: UN BENE PREZIOSO DA PRESERVARE

    L’acqua, senza la quale niente può vivere, crescere e produrre, è al centro di molti dibattiti, vista la sua crescente scarsità. Su questo tema si è svolto il convegno che ha avuto luogo nelle sale dell’Abbadia di Fiastra ieri pomeriggio, con la partecipazione entusiasta di molti. Sono intervenuti nel dibattito scienziati, studiosi di notevole fama, nonché politici con discorsi e punti di vista differenti, ma unanimi nel dire che l’acqua è una preziosa risorsa da preservare. La verità è che il mondo che ci circonda ci pone una realtà ben differente. L’acqua viene sprecata, inquinata e perfino ignorata più di qualunque altra risorsa naturale, come lo stesso studioso Fontana ha ribadito nel corso del convegno. Se ne fa un uso spropositato e incosciente nei paesi più industrializzati, mentre nel resto del mondo è assente o mal utilizzata, a volte persino portatrice di funghi e malattie. M. Mezzagora ha affermato con convinzione durante il dibattito che, per l’organizzazione mondiale della sanità, la situazione peggiora: nel 2025 l’acqua potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. “E’ un problema globale, ma ciò che in Italia è un problema, in Bangladesh può diventare un dramma”. Niente di più vero. C’è un motivo se l’acqua viene ora denominata “oro blu”, proprio come l’oro nero, la risorsa petrolifera limitata che va verso l’esaurimento. E’ un segnale, questo, di cui tener conto. Il problema dell’acqua ha quindi due facce, una peggiore dell’altra. Non solo lo sfruttamento eccessivo e dannoso, ma anche l’ingiusta distribuzione della risorsa tra un paese e l’altro. Non è possibile che in Italia si sia capaci di stimolare la pioggia, mentre in Africa si muore per un bicchiere d’acqua mancante. E’ vero anche che in alcuni stati Africani non manca l’acqua, bensì le risorse per costruire le infrastrutture necessarie. L’organizzazione della sanità ha stabilito che cinque litri al giorno è il fabbisogno minimo giornaliero, ma, come detto, questo non viene ovunque rispettato. L’oro blu è indispensabile per vivere, è una condizione necessaria di cui non è possibile fare a meno. Non a caso ad essa si associa sempre simbolicamente la vita, la purezza, l’anima. Lo studioso P.H.Ball, a tal proposito, ieri ha osservato, nel suo discorso, che in tutti gli antichi miti della creazione in principio c’è l’acqua. L’acqua è simbolo di vita, quindi, ma anche di origine e nascita. E allora perché le nostre industrie, le nostre comunità inquinano questa semplice, ma indispensabile risorsa naturale?Perchè non si preserva con attenzione qualcosa di tanto importante e puro?Distruggere l’acqua, significa distruggere la vita. L’industria è la principale fonte di inquinamento delle acque. Spesso si ignora che questa risorsa sia un diritto umano giuridicamente garantito a chi appartiene a un eco-sistema. Un diritto spesso violato, ma anche un dovere. E’ nostro dovere preservarla e tutelarla, in quanto risorsa fondamentale per la vita. Nei discorsi degli studiosi si è spesso ribadito che in genere si pensa che l’acqua sia inesauribile, disponibile sempre e ovunque. Si ignora che l’uso spropositato che se ne fa non da il tempo all’acqua di rigenerarsi. Diviene così limitata ed esauribile. Del tempo è stato speso, durante il convegno, anche per parlare di cosa succederà in futuro. L’oro blu si avvia a diventare una ricchezza rara e preziosa. E’ sul punto di divenire motivo di scontri e divisioni, soprattutto nei paesi del Medio Oriente, dove già sono scoppiate, nonché un serio problema in ogni zona di approvvigionamento. Gli scienziati hanno spiegato che, nel suo proprio, ognuno può fare un piccolo passo. Si può risparmiare e fare un uso consapevole dell’acqua che, secondo gli studiosi, può produrre un risparmio di 8000-11000 litri all’anno per famiglia. Le istituzioni politiche cosa fanno per frenare o arginare il problema?Per agire prima che sia troppo tardi?Solo quando l’oro blu diventerà una seria causa di preoccupazione e ci troveremo di fronte al fatto compiuto si farà davvero qualcosa?I politici presenti al convegno hanno affermato che si stanno mobilitando per creare nuovi impianti e diffondere il messaggio nelle istituzioni e comunità. Gli scienziati si sono augurati che queste non rimangano solo parole. Al termine della conferenza si è duramente affermata la necessità di un uso più consapevole e una maggiore sensibilizzazione, affinché l’acqua, simbolo e fonte di vita, non lo diventi anche di morte.

    Giulia Alfei

  72. Acqua: un bene di chi?

    Necessaria: sì, l’acqua è un bene necessario per la nostra vita, è un diritto umano e la legge deve regolamentarne l’uso, affinché tutti possano accedervi: ma chi fa parte di questo utopico “tutti”?
    Questo è stato uno dei punti affrontati nel convegno tenutosi ieri, nelle sale dell’Abbadia di Fiastra, per sensibilizzare la popolazione riguardo questa risorsa. Numerosi scienziati e politici sono intervenuti per discuterne apertamente in quanto essa è indispensabile per la vita della popolazione mondiale.
    L’acqua, fin dai miti della creazione, è considerata matrice della vita: basti pensare alla Bibbia, in cui si afferma che “la spirito di Dio aleggiava sulle acque”. Questa affermazione è stata poi confermata a lungo andare dalla scienza che, come ci ha ricordato il professor Magnini durante il suo intervento nel convegno, ha celebrato l’acqua nel 2003 assieme ai cinquant’anni della scoperta della struttura a doppia elica del DNA, proprio per questa sua indispensabilità. Poiché il nostro organismo è costituito in gran parte d’acqua, le nazioni unite hanno stabilito che il fabbisogno fisiologico pro-capite d’acqua debba essere di quaranta litri al giorno. Ma solitamente ne consumiamo molta di più e non certo per necessità: un rubinetto d’acqua che perde, con una frequenza di trenta gocce al minuto, ne spreca duecento litri al mese; anche un semplice scarico mal funzionante ne porta via duemila litri mensilmente. Avete mai pensato che questi problemi sono frequentissimi nelle nostre case? Avete mai provato ad immaginarli in tutte le case d’Europa? Anche in agricoltura se ne spreca altrettanta se non di più, pensiamo che all’agricoltura spetta il 70/80% di tutta l’acqua dolce utilizzata: e se poi vi dicessi che con l’irrigazione a piaggia, tecnica diffusissima, se ne spreca i tre quarti e si porta il terreno alla salinizzazione e a una conseguente desertificazione? Come reagireste? Di certo ora state pensando a dove si trova tutta quest’acqua da sprecare; ha risposto M. Merzagora: l’acqua che noi sprechiamo viene tolta ai paesi del terzo mondo, dove i litri d’acqua giornalieri pro-capite sono solo due, due litri di acqua sporca di fango, stagnante o portatrice di malattia, quando c’è. L’acqua è un bene, afferma il professore, ma un bene raro e per pochi privilegiati.
    Tutti, scienziati e politici, sono preoccupati riguardo “l’oro blu” che presto verrà a scarseggiare. L agente sembra essersi dimenticata della sua fondamentale funzione e quindi è necessario che tutti noi riprendiamo coscienza di quello che ne stiamo facendo e che ci impegniamo affinché non solo il nostro piccolo orticello, ma anche tutto il giardino del mondo venga annaffiato correttamente, continuamente e incondizionatamente.

  73. Da “il Messaggero”, area della posta riservata agli studenti:
    “Acqua: più manca più si spreca!”

    Ieri, 28 marzo, si è tenuta nella sala convegni dell’Abbadia di Piastra una conferenza che aveva come argomento l’acqua, risorsa e fonte di vita; erano presenti molte persone, tra le quali c’era anche il giornalista Merzagora, che ha colpito un po’ tutti i presenti con il suo discorso perché, a seguito di una lunga introduzione fatta dal sindaco Ruffini, ha informato il pubblico sulla grande crisi idrica e a riguardo ha citato un suo articolo del 2003, che aveva pubblicato nel “Sole 24 ore”.
    Egli ha catturato l’attenzione dei presenti con l’affermazione:” nel 2025 l’oro blu potrebbe essere insufficiente per due persone su tre”. È una cosa disarmante , ma reale, perché purtroppo l’acqua è una risorsa che non viene ben sfruttata poiché viene utilizzata al di sopra delle possibilità ke ha di ricrearsi. Infatti il consumo di acqua dolce è aumentato del 700% e la quantità d’acqua disponibile è diminuita del 40%. Lo stress idrico è causato soprattutto dagli sprechi locali, perché basterebbero piccole attenzioni per ridurre la grave crisi idrica come chiudere l’acqua mentre ci si lava i denti, farsi la doccia piuttosto che il bagno, lavare la macchina con acqua normale e non potabile. Sì, perché è stato questo il problema più grave affrontato un po’ da tutti i presenti: l’acqua in molte zone del mondo è scarsissima e sporca, spesso portatrice di gravi malattie come il tifo e il colera , che in paesi sottosviluppati sono portatrici di morte certa, perché non ci sono soldi sufficienti per la cura delle stesse. Per eliminare il problema, il giornalista Merzagora ci informa che i geologi hanno scoperto che “basterebbe scavare i pozzi a una profondità di 80 metri, anziché di 50 circa”. La mancanza d’acqua nei paesi del Terzo Mondo dovrebbe allarmare tutti perché mai come oggi l’umanità ha potuto disporre di tante ricchezze e di ampie possibilità economiche, eppure la maggior parte degli uomini soffre di malnutrizione o di conclamata denutrizione, dovuta anche all’insufficienza idrica. Un bambino dell’India del Sud, ad esempio, è costretto a fare dai 10 ai 15 km al giorno per bere un po’ d’acqua, perciò, una media di oltre 12 km per idratarsi e quindi sopravvivere. Sembra un paradosso se si pensa che i paesi più industrializzati hanno inventato la stimolazione delle piogge, che riproduce in sostanza il processo naturale di formazione delle precipitazioni. Come si afferma nel mensile “Agricoltura”, ci si avvale di piccoli aerei che volano alla base dei sistemi nuvolosi, rilasciando microscopiche particelle di ioduro di argento in grado di accelerare il vapore di piogge che cade al suolo. Tutto ciò mi sembra un po’ troppo esagerato, incoerente,in quanto proviamo a salvare l’ambiente tramite piccoli accorgimenti, ma contemporaneamente siamo noi stessi ad alterare la natura. Io sono del parere che la pioggia debba scendere naturalmente perché è come se noi uomini volessimo cambiare il ciclo naturale dell’acqua. Prima di passare a questi metodi super scientifici dovremmo limitare il consumo idrico, basti pensare che soltanto il 20% dell’acqua viene utilizzato per usi domestici, basterebbe fare un carico pieno della lavastoviglie per abbassare il consumo al 10%.
    Questo uso eccessivo rischia di causare il prosciugamento delle zone umide, l’esaurimento delle falde freatiche e la desertificazione di alcune zone che è gia pari al 40% dell’intera superficie terrestre. Inoltre questo bene così prezioso è in pericolo, soprattutto nei paesi industrializzati, perché si registrano episodi d’inquinamento come scarichi di sostanze pericolose nei fiumi e se queste acque di scarto non vengono depurate la loro emissione finirà nel mare e nel ciclo dell’acqua darà origine alle piogge acide provocando grandi danni alla natura, agli orti e quindi al cibo.
    Per evitare disagi e salvaguardare l’ambiente alcuni agricoltori hanno adottato le tecniche di agricoltura biologica che consentono di prevenire la diffusione di pesticidi nelle falde acquifere. La salvaguardia dell’ambiente è indispensabile proprio perché le previsioni sul cambiamento climatico non escludono sconvolgimenti ideologici di ampia portata che rischiano di comportare inondazioni e la distruzione di molti ecosistemi.
    Bisogna proteggere l’acqua, tutelarla e consumarla in modo produttivo, senza sprechi, perché, nonostante la scienza stia facendo grandi progressi, non credo si in gradi di “costruire” l’acqua artificialmente o chimicamente. In definitiva possiamo dire che “l’acqua lancia alla scienza sfide sempre più difficili” (PH. Ball). Filoni G.

  74. Emergenza acqua

    Lo scorso 13 febbraio, presso le sale dell’Abbadia di Fiastra in Tolentino, si è tenuta una conferenza che ha visto protagonista una delle risorse più preziose della vita: l’acqua.
    Gli studiosi presenti al convegno avevano come finalità quella di creare maggiore interesse e consapevolezza attorno alla risorsa acqua e sviluppare processi sempre più ampi di responsabilizzazione della gestione e dei consumi legati a questa risorsa, facilitando la comprensione degli effetti che hanno i nostri stili di vita collegati al consumo dell’acqua sull’ambiente e sulla sessa salute fisica.
    L’acqua è uno dei composti più diffusi, ma anche il più straordinario di tutto l’universo a noi noto. È una risorsa essenziale per la civiltà umana che tutti, nel corso dei millenni, hanno cercato di imparare a gestire con oculatezza e nel rispetto dell’ambiente. Ma negli ultimi decenni questo equilibrio si è spezzato: l’incremento demografico, l’industrializzazione e lo sfruttamento incontrollato del territorio rischiano di distruggere questo bene primario. Ogni attività umana infatti dipende fondamentalmente dall’uso dell’acqua.
    In Italia, dove in teoria l’acqua non manca, ne abbiamo circa il doppio di quanto considerato necessario. Questo squilibrio tra utilizzo e quantità di risorse disponibili è evitabile, poiché queste ultime non sono insufficienti a sostenere la domanda mondiale, ma solo iniquamente ripartite, in vaste aree, di difficile accesso.
    La questione fondamentale è come coniugare il diritto universale all’accesso dell’acqua con la necessità di una sua gestione più efficiente e meno “sprecona”. È compito della società nel suo complesso garantire il diritto di accesso ad essa senza discriminazioni di razza, sesso, religione o reddito sociale.
    Come già affermato precedentemente, l’acqua viene utilizzata nelle attività pubbliche e private, per usi domestici e produttivi. Ma anche in quest’ultimo campo, quello produttivo, come ad esempio nell’agricoltura, si può contare sempre meno sulle piogge. È vero che ogni anno cadono sulla terra circa 500 000 miliardi di tonnellate d’acqua, ma queste precipitazioni avvengono in maniera disomogenea ed in quantità sempre minori a causa degli sconvolgimenti climatici che il pianeta sta subendo. A tal proposito alcuni tra i Paesi più avanzati al mondo, come gli Stati Uniti e ed altre nazioni meno sviluppate che hanno però adottato tecnologie provenienti da altri Stati stanno tentando la via della stimolazione delle piogge, una tecnologia che riproduce il processo naturale di formazione delle precipitazioni da utilizzare per l’irrigazione.
    Garantire l’accesso dell’acqua per tutti, specie nei Paesi più poveri, diventa dunque, nell’attuale scenario di sprechi e sfruttamento, un compito piuttosto difficile.
    Il cambiamento da parte dei singoli individui e dei governi sarà possibile solo se si è fermamente convinti che l’acqua è un bene di tutti e la possibilità di accedervi è un diritto e non un privilegio.

    Barbara Andreozzi

  75. Conferenza per arginare il problema idrico
    CRISI “ORO BLU”
    A Friastra, nel Maceratese, un convegno per discutere e risolvere l’emergenza legata all’acqua.

    Per il giornale: “Il resto del Carlino”, sezione di Macerata ( cronaca locale ).

    La crisi delle risorse non rinnovabili. Questo l’argomento discusso ieri pomeriggio in una sala dell’abbadia di Fiastra , in occasione di un convegno presieduto da importanti scienziati di fama mondiale, da numerosi politici locali, come Francesco Massi, Giulio Silenzi, e Gian Mario Spacca, ed economisti internazionali, come Vandana Shiva.
    L’obiettivo di questa conferenza è stato principalmente l’acqua , le sue risorse e le conseguenze dei suoi sprechi.
    Piastra è stata dunque luogo di riflessioni sul risparmio energetico ed idrico, beni essenziali per l’umanità.
    Per alcuni paesi la crisi dell’acqua è infatti il blocco di tutta l’industrializzazione, il limite dello sviluppo e causa di milioni di morti annui.
    Durante il convegno hanno preso parola anche diversi opinionisti, come Enrico Mentana e Bruno Vespa per illustrare il pesante problema delle risorse idriche.
    “L’oro blu del XXI secolo”, cosi è stata definita da alcuni, un lusso che oltre il 40% della popolazione mondiale non può permettersi.
    Ismail Serageldin, vicepresidente della Banca Mondiale, nel 1995 affermò che se nel XX secolo le guerre furono combattute per il petrolio, quelle del XXI avrebbero avuto come oggetto del contendere, l’acqua.
    Un’affermazione rivolta a tanti Stati e ripresa ieri durante il discorso di Vandana Shiva, che ha ribadito che in alcuni Paesi mediorientali ed asiatici è gia scoppiata una vera lotta per la sopravvivenza.
    Ed è sempre l’Africa, con le sue guerre intestine e le sue sconfitte, con milioni di persone costrette ad ammassarsi ai pozzi, a rappresentare l’emergenza mondiale.
    L’acqua è la condizione necessaria affinché ogni singolo essere possa vivere, un bene legato alla vita e spesso sfruttato erroneamente e fortemente come qualcosa di inesauribile.
    In numerosi paesi sono già scattate contromisure per il risparmio dell’ ”oro blu”, una ricchezza che a causa dell’inquinamento e del surriscaldamento globale sta scomparendo.
    Il mutamento climatico ed un forte sfruttamento industriale stanno infatti mettendo a dura prova le risorse idriche, ed ogni singola potenza economica, tra cui l’Italia, abusa smisuratamente di questa ricchezza, senza tenere conto del suo possibile esaurimento e della sua crescente rarità.
    Nel corso della conferenza ci sono stati numerosi interventi circa le conseguenza dell’esaurimento idrico.
    M. Fontana, un noto studioso italiano, ha affermato che senza l’acqua, niente può vivere e produrre, e la siccità in molti Stati può essere causa di malattie e morti.
    In Israele, quando il lago Tiberiade scende al di sotto della linea rossa, è motivo di scontri civili e di profonde aridità.
    Al contrario, gli Stati dovrebbero venir sollecitati ad una maggiore cooperazione e all’adozione di maggiori contromisure per il risparmio idrico.
    In base a delle previsioni, nel 2025 solo 1/3 della popolazione potrà usufruire del bene idrico. Una realtà sconcertante, ma a noi vicinissima. I rimedi per ridurre l’effetto negativo del riscaldamento globale devono essere drastici e veloci.
    Una maggiore consapevolezza del consumo idrico è essenziale, nonché una maggiore sensibilizzazione di ogni cittadino.
    Allo sfruttamento dell’acqua è legato anche il problema dell’utilizzo delle risorse idriche. Molti Paesi sviluppati non possono difatti usufruire delle risorse idriche a causa della mancanza di fondi.
    Vandana Shiva ha poi esposto questo problema durante la conferenza, affermando che la soluzione potrebbe essere quella di scavare pozzi più profondi dell’80%.
    Una soluzione irrealizzabile, tuttavia, a causa della povertà dei paesi sottosviluppati.
    Un altro tema affrontato nel corso della seduta è quello della cosiddetta “politica dell’acqua”.
    Negli ultimi anni è nato un vero business per lo sfruttamento dell’acqua, il cui costo non è legato solo alla sua gestione, ma anche al suo uso.
    Tuttavia in Francia sono nate diverse compagnie contro la privatizzazione dell’acqua, poiché bene comune di ogni individuo.
    Alla conclusione di questo convegno sono partiti numerosi progetti contro lo sperpero ed il depauperamento delle risorse idriche.
    Occorre una maggiore depurazione degli scarichi ed un minore sfruttamento industriale.
    Prendendo esempio da ciò che è avvenuto in Israele, dovrebbero sorgere delle compagnie per la distribuzione, la distillazione ed il riutilizzo dell’acqua.
    Il convegno dunque si è concluso positivamente, con i maggiori propositi di tutti coloro che erano presenti, ed i migliori auguri che ciò che si è detto non rimanga solo una voce.

  76. “L’ ACQUA E’ UN DIRITTO, NON DIMENTICARLO”

    Abbadia di Fiastra,
    cinquanta, i litri d’acqua giornalieri consumati da un europeo. Due, i litri a disposizione di un africano.
    L’ oro blu è stato l’argomento del convegno tenutosi ieri, 17 Marzo, all’Abbadia di Fiastra al quale hanno partecipato scienziati, studiosi e anche politici.
    Molti di noi ragazzi forse ancora nono sanno cosa sia quest’oro blu, un diamante o una pietra preziosa verrebbe da pensare, ma non è così. E’ la risorsa naturale che ci fa vivere, ci accompagna giorno dopo giorno, anno dopo anno nella nostra vita: l’ ACQUA.
    Sì, quella risorsa che noi crediamo inesauribile, eterna, che continuiamo a sprecare, senza preoccuparci che forse un giorno dovremo patire per averne qualche litro a disposizione.
    Ieri questo argomento è stato trattato sotto numerosi aspetti: da quello umano a quello scientifico, da quello economico a quello politico.
    Ad aprire il dibattito è stato il giornalista M. Merzagora che ha illustrato problemi legati alla contaminazione e allo spreco delle acque. Ha spiegato come un rubinetto non aggiustato perda duecento litri d’acqua in un solo mese e come concimi e detersivi si vadano a riversare in fiumi e mari.
    Ragazzi, ma avete mai pensato a quanta acqua viene sprecata?a quante volte lasciamo il rubinetto aperto inutilmente mentre ci facciamo la doccia o semplicemente ci laviamo i denti?
    E’ enorme la quantità di cui noi paesi sviluppati ci serviamo a discapito di quelli più sottosviluppati. Ma l’ acqua è un diritto di tutti, donne e uomini, ricchi e poveri, nessuno escluso. E’un diritto di vivere, di non dover percorrere duecento chilometri per procurarsi un litro d’acqua, di vivere ogni giorno senza la preoccupazione di poter morire di sete 48ore dopo. Su questi problemi si è concentrato anche lo studioso M. Fontana esponendo la necessità di questo bene, il suo spreco, la sua sacralità.
    Altrettanti problemi vengono riscontrati nell’ ambito agricolo-economico. Pensare al fatto che il 70% dell’acqua viene utilizzata per le irrigazioni, ci fa rendere conto di come una carenza d’ acqua possa generare uno stop alla produzione, alla vendita e causare un forte danno economico. Se infatti da una parte la scarsità d’acqua è provocata dall’ uso sconsiderato che ne facciamo, dall’altra il “Global Warming” (il Riscaldamento Globale), attraverso una sempre maggiore diminuzione delle precipitazioni, contribuisce all’estensione della desertificazione in varie regioni mondiali. Per cercare di prevenire almeno alcuni dei tragici effetti i paesi più avanzati, come gli Stati Uniti, e nazioni che si avvalgono della tecnologia italiana, stanno lavorando alla stimolazione delle piogge. Questo processo consiste nella riproduzione “assistita” della formazione delle precipitazioni grazie al rilasciamento di particelle di ioduro di argento in prossimità di sistemi nuvolosi.
    Un altro procedimento attuato per poter ricavare una quantità maggiore d’acqua utilizzabile è la desalinazione. L’ acqua salata, infatti, costituisce il 97,5%, mentre quella dolce è pari al 2,5%. La desalinazione potrebbe permettere di risolvere molte difficoltà, tuttavia il suo costo è molto elevato.
    Di certo queste innovazioni potrebbero apportare un valido aiuto, ma mi chiedo perché prima di ricorrere a questi mezzi estremi non venga effettuata un’ educazione ambientale e comportamentale maggiore.
    Se ognuno di noi si impegnasse almeno nel suo privato a limitare il consumo dell’ acqua e la produzione di inquinamento, la situazione potrebbe di granlunga migliorare.
    Nel suo messaggio finale il Presidente della Regione ha invitato tutti noi a non dimenticare che l’acqua è un bene comune, un tesoro da preservare con cura, un nostro diritto…Perciò non lasciamo che l’egoismo e il pensiero di poter usufruire d’ogni cosa che desideriamo c’induca a commettere errori irreparabili, ma ricordiamo che “l’ acqua è l’ origine di tutto” (Talete).

    Larisa Hodor

  77. Articolo per giornale scolastico.
    Impariamo ad utilizzare l’acqua.
    Lo scorso giovedì 27 marzo si è tenuto un convegno nelle sale dell’abbadia di Piastra dal titolo: “ l’acqua, risorsa e fonte di vita”. Il tema era principalmente incentrato sugli usi e sugli sprechi che noi facciamo dell’acqua attualmente, sulla prevenzione degli utilizzi inadatti e sulla tutela di questa risorsa fondamentale per lo sviluppo. Per rappresentare la nostra scuola in questa conferenza il dirigente scolastico Silvio Minnetti ha scelto la mia classe poiché da qualche settimana stiamo svolgendo un progetto proprio sulle risorse idriche. Il convegno era tenuto da scienziati, giornalisti, studiosi e politici ed il primo a prendere la parola è stato M. Fontana.
    Nel suo intervento egli ha parlato principalmente degli usi e degli sprechi di questa risorsa, dicendo che chiunque ne sia privo anche per pochi giorni, a causa sia di periodi di siccità sia di privazioni di altro genere, muore. Niente e nessuno può vivere senza di essa ed è per questo che si devono anche avere degli accorgimenti particolari, sia in scala globale sia soprattutto in quella locale: dapprima nel campo dell’agricoltura, dove si trovano inefficienza e sprechi, che potrebbero essere colmati con una migliore distribuzione irrigua, o con l’utilizzo di nuove tecniche agricole che consentono di prevenire o di limitare la diffusione dei residui di pesticidi e fertilizzanti nelle falde acquifere, ma anche nell’ambito industriale e quotidiano, dove gli sprechi sono soprattutto semplici perdite di tubature, contaminazioni o banali ed evitabili cattivi utilizzi “casalinghi”. Ma l’acqua può essere considerata anche come danno o pericolo o più semplicemente “ con conseguenze non sempre benefiche per l’uomo” (frase estrapolata dall’intervento del giornalista G. Corbellini). A causa anche del passaggio ad una civiltà sedentaria, l’acqua ha iniziato a rappresentare un forte rischio di morte per l’essere umano poiché favoriva spesso il passaggio di malattie o virus soprattutto se sporca e non depurata, oggi problema principalmente del terzo mondo, o poiché intesa come minaccia per la popolazione, ad esempio nel caso delle catastrofi e forti alluvioni. Detto questo però, naturalmente, non si deve intendere l’acqua solamente come pericolo e rischio anche perché è la sostanza più diffusa al mondo, soprattutto è la fonte, la matrice, la condizione necessaria della vita. L’acqua è però una risorsa limitata che in alcune parti del mondo inizia anche a scarseggiare poiché lo sfruttamento eccessivo può causare l’esaurimento delle falde freatiche, il prosciugamento delle zone umide e in alcune zone la desertificazione. La gestione dell’acqua rischia di diventare un grave problema a livello mondiale poiché si nota sempre più l’inadeguato rapporto tra bisogni e disponibilità idrica. Questo squilibrio porta quindi a fenomeni di sfruttamento eccessivo da una parte e di scarsità e impoverimento dall’altra. È necessario quindi continuare a tutelare questa preziosa e fondamentale risorsa adottando una politica adatta e alcune tecnologie particolari come la stimolazione della pioggia. Questa tecnologia è stata brevettata da un’associazione italiana che riproduce il processo naturale di formazione delle precipitazioni. Il tutto consiste nel far volare dei piccoli aerei sotto i sistemi nuvolosi che rilasciano delle piccole particelle di ioduro di argento che accelerano il processo di condensazione e quindi trasformano il vapore in pioggia. L’acqua è fonte della vita e della nostra sicurezza alimentare ed è quindi fondamentale investire per garantire la disponibilità e l’uso efficiente delle risorse idriche. Gli studiosi, i politici e i giornalisti che sono intervenuti nel convegno ci hanno dato un’ampia panoramica della situazione attuale e futura di questa importante e fondamentale risorsa invitandoci a controllare bene l’utilizzo che ne facciamo ed ora quindi siamo noi, tutta l’umanità, che dobbiamo avere il compito di tutelarla.

    Gratani F.

  78. “UN’ ORA IN Più….”

    Domenica due marzo si è svolto all’abbadia di Fiastra un convegno con il titolo “Acqua: vita sprecata…” al quale hanno partecipato studiosi, scienziati, geologi e vari politici locali, tra cui il presidente della provincia di Macerata e il presidente della regione Marche.
    L’incontro è stato alquanto interessante, si è, infatti, parlato di un argomento quanto mai attuale: l’acqua.
    Il convegno si è aperto con un video-documentario riguardante i problemi idrici nelle varie parti del mondo, in Italia ed infine nella regione Marche; nella seconda parte dell’incontro si è aperto un dibattito fra i vari studiosi e scienziati, i quali hanno espresso i loro pareri su come risparmiare l’acqua e su come portare questa risorsa ai paesi che nel 2008 ancora ne sono sprovvisti, hanno falde acquifere inquinate o non hanno mezzi e soldi sufficienti per scavare pozzi ed estrarre acqua.
    Il confronto è cominciato da una provocazione dello studioso M. Fontana, il quale ha espresso il più grande paradosso ora in atto: l’acqua, fonte di vita, senza la quale gli uomini morirebbero, viene sprecata, sporcata e tenuta in considerazione molto meno del dovuto.
    Dopo questa considerazione è intervenuto il grande scienziato Ph. Ball, che ha ribadito l’importanza vitale dell’”oro blu”, citando anche alcuni miti della creazione nella Bibbia o nel Regveda indiano. Proprio dall’acqua come principio di vita ha preso spunto il giornalista Corbellini, il quale ha sviluppato, però, anche la parte negativa riguardante l’acqua, infatti a causa della vita sedentaria questa risorsa si è fatta veicolo di malattie e ha favorito lo sviluppo di virus e parassiti. Il motivo principale per cui l’acqua si è rivelata un’arma a doppio taglio, a detta dello studioso Merzagora, è che in molte parti del mondo i pozzi sono contaminati e con essi anche le fognature e vari corsi fluviali da cui le popolazioni attingono acqua. Merzagora ha, inoltre, confermato che secondo dati ufficiali dell’OMS già dal 2025 l’oro blu potrebbe essere insufficiente per buona parte della popolazione mondiale.
    Il problema idrico, però, a differenza del Global Warming, può essere facilmente risolto a livello locale attuando delle politiche di risparmio.La conferenza, che è durata circa tre ore, ha attirato
    l’attenzione dei molti giovani, che come me erano lì presenti, l’emergenza idrica è un problema serio ed importante che non và sottovalutato o trascurato, soprattutto perché più del 50% della produzione agricola, almeno in Italia, dipende dall’irrigazione ed ovviamente, senza acqua piovana, questo avviene in modo molto difficoltoso.
    I problemi riguardanti l’acqua ci interessano in maniera solo marginale poiché abitiamo in uno stato sviluppato che ha i mezzi e le risorse per creare una solida rete idrica, ma ciò succede solo in una minoranza dei paesi mondiali, basti guardare l’Africa, l’Asia sud-orientale o l’America latina, in cui ancora oggi le persone percorrono chilometri per riempire taniche d’acqua, che spesso e volentieri è inquinata, sporca e quindi non potabile.
    Queste condizioni e queste realtà esistono, non possono essere trascurate, e i paesi sviluppati dovrebbero aiutare quelli che non hanno le possibilità, poiché chi non ha diritto all’acqua è come se non avesse diritto alla vita!!! Le cose, invece, vanno in modo diverso: troppi interessi economici, troppe multinazionali sono subentrati nel “mondo” idrico ed è per questo che nel 2008 c’è chi ancora muore di malaria, di tifo o altre malattie veicolate dalle acque stagnanti e sporche che molte popolazioni bevono.
    La questione posta in tal modo parrebbe irrisolvibile da un singolo cittadino, invece non è così: ognuno di noi può fare qualche cosa! In ogni semplice azione quotidiana si dovrebbe fare attenzione al risparmio idrico: per esempio è meglio farsi la doccia piuttosto che il bagno, oppure per lavare i piatti utilizzare l’acqua usata per cuocere la pasta ecc ecc… Questi sembrano banali accorgimenti che non valgono a nulla, invece è il contrario: sprecheremmo mai un’ora della nostra vita? No… quindi risparmiando acqua è un po’ come se risparmiassimo un’ora della nostra vita!

    Francesca Accogli

  79. LA VOCE DEL PADRONE
    “VOGLIA DI PREZIOSO? E’ L’ACQUA IL NUOVO ORO!”;
    Conferenza all’Abbadia di Fiastra sull’argomento del momento: l’acqua e il suo utilizzo a volte sconsiderato!
    ACQUA:liquido trasparente, inodore, insapore e incolore, composto da idrogeno e ossigeno, presente in natura anche allo stato solido e gassoso(H2O).
    Partecipando al convegno tenuto nelle sale dell’Abbadia di Piastra, domenica 16 Marzo, ho ormai molti dubbi sul fatto che la definizione data dal Garzantini sia corretta e , soprattutto, attuale.
    Sono certa che nemmeno voi, studenti come me, dopo aver letto questo articolo, riuscirete più a guardare, se non con occhio indignato, litri e litri di acqua sprecati per il ricambio obbligatorio del sistema antincendio della nostra scuola, come è avvenuto pochi giorni fa.
    ORE 9:30, ad aprire al convention è l’aspirante senatore Massi, padrone di casa nel vero senso del termine, che approfitta della presenza di così tanti tolentinati, e non, per fare un po’ di propaganda e prospettare un suo futuro impegno in questo campo sul piano locale.
    Sebbene preparato sull’argomento, il politico lascia quasi subito la parola a scienziati e studiosi intervenuti al convegno.
    Il primo a parlare è Ball che, partendo possiamo proprio dire da “Adamo ed Eva”, da un taglio cosmogonico al suo intervento citando la Bibbia e il Regveda, testo indiano, in cui questa semplice molecola, qual è l’acqua, è vista come origine di tutto.Non a caso le più grandi civiltà antiche si svilupparono lungo le sponde dei fiumi, laghi e luoghi con sbocchi sul mare, come ci ricorda il Corbellino in un articolo del 2003, con un interessante parallelo tra DNA e acqua, entrambi simboli di vita.Dimostrando una singolare poliedricità il Corbellino termina inoltre con un argomento filosofico parlando del filosofo Talete, naturalista, che assunse proprio l’acqua come archetipo.
    Non bisogna però dimenticare che l’acqua può anche essere portatrice di morte, veicolo privilegiato per tifo colera o malaria che, nella bonifica dell’Agropontino, spezzò migliaia di esistenze.
    Ma, attenzione, non è necessario tornare così indietro nel tempo, basta aver letto l’articolo di Merzagora, sempre del 2003 pubblicato su “IL SOLE 24 ORE”, per sapere che in Bangla Desh fino a 3 anni fa bevevano acqua contaminata dalle fognature, quando sarebbe sufficiente scavare pozzi di soli 30 metri in più di profondità per averne di pura.Ovviamente è scontato quanto sia mortale la mancanza di acqua.Inoltre é emerso nel 2006, durante l “year of deserts and desertification”, che deserti e zone prospicienti quelle aride costituiscono il 40% del pianeta, 40% in cui vive la maggioranza della popolazione, la più povera e priva di risorse finanziarie sufficienti a costruire acquedotti o semplicemente delle pompe che evitino chilometri e chilometri di cammino ai bambini che, invece di procurarsi l’acqua, potrebbero andare a scuola e costruirsi un futuro migliore.
    Secondo dati forniti dall’OMS(organizzazione mondiale sanitaria) ogni persona avrebbe diritto e, soprattutto, bisogno di 5 litri di acqua al giorno per l’alimentazione, un rubinetto che perde spreca al giorno 5 litri di acqua potabile, e di 50 litri per un’igiene ottimale, quanti litri avrà riversato sul piazzale della nostra scuola, come fosse pioggia, l’idrante del sistema antincendio?
    Se pensate che già ora la situazione sia sufficientemente disastrosa state tranquilli, secondo l’OMS, come riporta sempre il Merzagora durante il convegno, nel 2025 l’acqua, l’oro blu, sarà insufficiente per due persone su tre e, per molti, causa di un’ipotetica Terza Guerra Mondiale in concomitanza con l’altro oro, stavolta quello nero, il petrolio.Lo “stess idrico” è si dovuto a livello globale al mutamento climatico del Global Warming, diminuzione delle precipitazioni estive e aumento delle temperature, alla cattiva gestione delle acque di scarto, al sovrasfruttamento delle falde acquifere, erroneamente considerate inesauribili, come emerge dagli Atti della Giornata Mondiale per l’Alimentazione del 2002, citati dai geologi locali intervenuti a Piastra, all’utilizzo di opere artificiali di sbarramento e deviazione, che alterano l’ecosistema fluviale ed il sistema idrogeologico, ma bisogna considerare il problema anche a livello locale ed agire di conseguenza.
    Soprattutto in seguito alla Rivoluzione Verde, molti paesi basano la loro economia sull’agricoltura che sfrutta il 70-80% delle risorse idriche, basti pensare all’Italia, dove il 50% del valore lordo della produzione agricola dipende dall’irrigazione e i 2/3 del valore delle esportazioni consiste in prodotti che provengono da territori irrigati, secondo i dati forniti dalla rivista “Agricoltura” del 2002, basterebbe dunque controllare maggiormente gli impianti per evitare sprechi.
    In conclusione mi domando e vi domando:se l’acqua è un bene così prezioso e fondamentale per ogni forma di vita, come possiamo permettere che venga sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata più di ogni altra, come si chiede anche il Fontana?
    È proprio questa la domanda con la quale si è concluso circa alle 13:30 l’incontro perché il futuro dell’acqua è interamente tappezzato da incognite.
    Cosa fare per migliorare?Rilasciare microscopiche particelle di ioduro di argento per accelerare il processo di condensazione potrebbe essere un’idea?Non lo so.
    Per lasciarvi con il sorriso vi dico questo: se Marylin Monroe fosse vissuta nel III millennio non avrebbe cantato “Diamonds are a girl’s best friends” ma “Waters are a girl’s best friends”(le acque sono i migliori amici di una donna)!

  80. S.O.S. acqua

    Lo scorso 29 gennaio si è tenuto, nelle sale dell’Abbadia di Fiastra, nei pressi del comune di Tolentino, un convegno con scienziati, studiosi e politici che hanno illustrato un progetto, trattando un argomento molto delicato e importante hai nostri giorni: l’ACQUA.
    L’acqua è una risorsa naturale, diventata un bene economico prezioso la cui gestione però rischia di diventare un grave problema al livello planetario.
    Sempre più spesso infatti si rileva l’inadeguatezza tra i bisogni e le disponibilità geografiche e stagionali dell’acqua.
    La popolazione del pianeta inoltre è triplicata nel corso di questo secolo e il consumo mondiale di acqua è aumentato del 70%. Dal 1970 la quantità dio acqua disponibile per ogni essere umano è diminuita del 40% e due abitanti su cinque hanno problemi in materia di approvvigionamento idrico.
    Questo squilibro comporta fenomeni di sfruttamento eccessivo e di degrado delle riserve, a volte persino episodi di tensione tra utilizzatori in competizione o tra Stati diversi. Inoltre, anche quando l’acqua abbonda, si registrano episodi d’inquinamento e di sprechi che compromettono l’approvvigionamento, gli equilibri ambientali e le qualità della vita di tutti i cittadini.
    A livello europeo il 54% dell’acqua è consumata dall’industria, il 26% dall’agricoltura ed il restante 20% è utilizzata per usi domestici; ed è proprio in questi settori che l’inquinamento non ha mai smesso di degradare la qualità dell’acqua in Europa. Questi danni compromettono gli ecosistemi e costituiscono una minaccia diretta per la salute delle popolazioni.
    Ad esempio nell’agricoltura, malgrado l’uso più limitato di pesticidi e di fertilizzanti, la loro concentrazione rimane stabile nelle acque sotterranee perché l’infiltrazione degli agenti inquinanti nelle falde freatiche avviene molto lentamente.
    Come hanno anche esposto i realizzatori del progetto, la situazione è preoccupante perché queste falde costituiscono il serbatoio di due terzi della popolazione europea e il loro ripristino, in caso di danni gravi, richiederebbe decenni.
    Rappresentano una minaccia anche gli scarichi industriali riversati direttamente nei fiumi e nei mari, o che arrivano indirettamente ai fiumi e ai laghi attraverso le precipitazioni.
    È importante affermare che i prelievi effettuati dall’uomo non possono ignorare i vincoli imposti dal ciclo naturale dell’acqua, anche se purtroppo molto spesso è questo che avviene.
    Lo sfruttamento eccessivo rischia di comportare il prosciugamento delle zone umide e persino la desertificazione di alcune regioni.
    Infine, anche cambiamenti climatici, come l’effetto serra, causato dall’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera, hanno gravi ripercussioni sull’assetto idrico del pianeta. Nelle regioni aride infatti comporteranno un aumento annuo della temperatura con conseguente calo delle precipitazioni del 10% circa.
    Invece, nelle regioni a clima freddo e temperato, porteranno un aumento delle precipitazioni nel periodo invernale o a una loro diminuzione del 20-40% nel periodo primaverile.
    La gestione sostenibile delle risorse idriche richiede quindi un notevole impegno nel campo scientifico e tecnologico che non può realizzarsi senza una cooperazione tra i ricercatori. Si tratta infatti di conoscere i meccanismi complessi del ciclo naturale dell’acqua, di valutare i mezzi per la tutela delle risorse e preservarne la qualità, di elaborare tecnologie di controllo e di depurazione adeguate ed economicamente vantaggiose; infine lottare contro gli sprechi. In tutti questi settori l’Unione Europea finanzia progetti ambiziosi realizzati in collaborazione con associazioni di vari paesi.
    Poiché poi le acque sotterranee costituiscono una priorità fondamentale nella gestione delle risorse idriche, vari progetti europei studiano i problemi relativi all’inquinamento dell’acqua dovuto all’agricoltura, all’urbanizzazione e all’industria, proponendo soluzioni per la tutela, il ripristino e la gestione delle riserve. Alcune ricerche, sempre finanziate dall’Unione Europea, offrono ai vari operatori le conoscenze e gli strumenti per far fronte a questa situazione.
    È possibile infine ottenere anche buoni risultati con soluzioni estremamente semplici, infatti se gli scarichi del WC ad esempio utilizzassero sei litri invece che nove, il consumo domestico diminuirebbe del 10%.
    Per concludere, bisogna quindi che la società raggiunga una maggiore consapevolezza sulla questione acqua come”oro azzurro, causa oggi di problemi economici sociali e chiaramente politici.

    Marta Mietti

  81. ACQUA:SENZA DI ESSA NON C’E’ VITA…EPPURE CE NE DIMENTICHIAMO!

    Tolentino. 29/03/2008
    Proprio ieri all’Abbadia di Fiastra si è tenuto un convegno con la partecipazione di celebri scienziati, studiosi e politici per discutere di un problema che sta allarmando sempre di più la nostra nazione:EMERGENZA ACQUA!
    Interessante è stato il dibattito che si è svolto con toni anche molto accesi, proprio a significare che questa è una questione che non deve essere ignorata, come purtroppo è stato fatto per molti anni.
    E’ sempre lo stesso copione…Quando la società si abitua ad un bene essenziale per la vita pensa che essa sia inesauribile, sempre a portata di mano, dimenticando però che tutto ha un limite e che l’acqua è una risorsa che deve essere tutelata.
    E’ evidente che l’acqua sta diventando un bene sempre più prezioso ed insostituibile e dobbiamo far sì che non diventi un fattore di incertezza e di minaccia, anche nei luoghi dove essa è abbondante.
    Al convegno il noto scienziato Ball ha affermato che “l’acqua non è solo la sostanza più diffusa della terra, ma è la condizione necessaria, la fonte, la matrice della vita”.
    In tutti i miti della creazione, dalla Bibbia al Regveda, a Talete, come aggiunge Corbellini, l’acqua è sempre stata ritenuta il principio di tutte le cose e, come il DNA nell’immaginario collettivo è ritenuto “il simbolo biologico della vita”, così l’acqua è “una condizione indispensabile per la vita”; ed anche quando la riduciamo alla sua sola formula (H2O) essa continua comunque ad affascinarci.
    Ha perfettamente ragione, però, il giornalista Merzagora, che è intervenuto dicendo che anche se la formula dell’acqua è la stessa in tutto il mondo, in alcune parti di esso è di un colore diverso, è di quel colore che purtroppo porta alla morte chiunque ne beva anche una sola goccia…E’ marrone, piena di funghi e batteri.
    Il mio collega ci ricorda anche che proprio questo fatto, che ora in Italia è un problema, in Bangla Desh può diventare un dramma, per questo noi ci appelliamo alla società, poiché forse con i nostri articoli, che sono niente in confronto a questi problemi, possiamo trasmettere ai lettori quanto sia importante questo oro, o meglio, “ORO BLU”.
    Durante il convegno è stata fata menzione della stimolazione della pioggia, ultimamente riaffermata da parte dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale; questa tecnologia riproduce il processo naturale delle precipitazioni, avvalendosi di piccoli aerei che, volando alla base delle nubi, lasciano particelle di ioduro di argento che accelerano la condensazione e trasformano il vapore in pioggia.
    E pensare che basterebbe così poco…L’acqua potrebbe diventare un bene di cui noi potremmo andare fieri se solo avessimo l’attenzione di riciclarla, di usare lavapiatti e lavatrici solo a pieno carico, di annaffiare orti e giardini solo di sera…
    Capisco che questi consigli sono gli stessi che ci ripetono da anni e anni; e comprendo che siamo vittime di un mondo frenetico, sempre più in movimento e diventa difficile trovare il tempo per tutte queste accortezze, ma ci dovremmo soffermare un attimo a pensare al futuro, a quello dei nostri figli…Possiamo lasciare loro un mondo privo della risorsa che può dare loro la vita?

    GIULIA SANCRICCA

  82. Acqua: il simbolo biologico della vita

    Il giorno 27 dello scorso mese si è tenuto un convegno presso le sale dell’Abbadia di Fiastra riguardo l’acqua e la sua importanza per la vita dell’uomo.
    In questa conferenza, in cui erano presenti degli studiosi e dei rappresentanti del centro d’educazione ambientale CEA valle dei grilli e dell’ELCE, sono stati invitati a partecipare anche i giovani tra i 15 e i 18 anni.
    Lo scopo di questo colloquio è stato di far comprendere sia ai giovani sia agli adulti l’importanza dell’acqua e la necessità di salvaguardarla.
    Infatti, la società contemporanea si è abituata all’idea che le risorse essenziali per la vita, come l’acqua, siano inesauribili e sempre disponibili; In realtà questa risorsa è limitata ed in molte zone comincia a scarseggiare, perciò occorre migliorare ed investire per la disponibilità d’acqua per tutti.
    Durante la conferenza, Fontana ha evidenziato che se un essere umano è privato dell’acqua anche per pochi giorni muore, e che se una regione attraversa un lungo periodo di siccità, spesso ne esce devastata.
    Attualmente la siccità e la desertificazione minacciano la sopravvivenza di quasi due milioni di persone e le regioni aride o semi- aride del pianeta sono quasi il 40% della superficie emersa della Terra, spiega la rappresentante del “CEA”.
    Uno dei più gravi fattori di riduzione della disponibilità d’acqua sul pianeta è il mutamento climatico, tra cui l’effetto serra e la desertificazione; Sono, infatti, diminuite le precipitazioni estive ed allo stesso tempo aumentate le temperature di 1,5 gradi C°. Altri fattori di cui si è parlato sono sia la cattiva gestione delle acque di scarto, contaminate con sostanze chimiche e da altre scorie, sia il sovrasfruttamento delle falde acquifere oltre la fisiologica e costante capacità di auto- rigenerazione, sia le opere artificiali di sbarramento e le deviazioni che alterano l’ecosistema fluviale e che impediscono il deflusso regolare delle acque e dei sedimenti con effetti devastanti sugli equilibri del sistema idrologico e del ciclo naturale dell’acqua.
    “Stiamo usando più acqua di quanto la Terra può darci” dice Jonhatan Lash.
    Le Nazioni Unite recentemente hanno fissato che il diritto minimo all’acqua è di 40 litri, anche se l’organizzazione mondiale della società (OMS) afferma che al di sotto della soglia di 50 litri l’anno si può già parlare di sofferenza per mancanza d’acqua.
    Nonostante questo, in molte parti del mondo l’acqua è sporca di fango e portatrice di malattie, come il tifo ed il colera, oppure è del tutto assente, spiega Merzagora, e moltissime persone oggi vivono ben al di sotto di questi 40 litri. Questa è una preoccupazione relativa, almeno per ora, ai Paesi del Medio Oriente ed alcuni stati Africani che non hanno mezzi finanziari per distribuire acqua alla popolazione.
    Il problema dell’acqua è collegato direttamente all’agricoltura e poiché questa può contare sempre meno sulle piogge, si sta adottando un metodo che riproduce essenzialmente il processo naturale di formazione delle precipitazioni.
    Questa tecnologia (stimolazione della pioggia) richiede dei piccoli aerei che volano alla base di sistemi nuvolosi, trasmettendogli microscopiche particelle di ioduro d’argento per accelerare il processo di condensazione.
    Per tutti questi motivi impariamo a salvaguardare l’acqua fin dalle cose più semplici, poiché ogni goccia conta, esattamente come ogni goccia di sangue. Infatti non è una coincidenza se, dice Corbellini, il 2003 oltre ad essere stato l’ anno della vita è stato dedicato anche all’ acqua, che è il simbolo biologico di quest’ ultima.

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